Il Roland Garros 2016 si chiude con Novak Djokovic che per la prima volta iscrive il suo nome nell’albo d’oro del torneo e, come abbiamo già detto, completa il Grande Slam avendo vinto tutti i quattro Major nel corso della carriera. Ha impiegato otto anni Djokovic per ottenere questo risultato, da quando ha vinto gli Australian Open nel 2008; ce ne ha messi meno Roger Federer (tra il 2003 e il 2009), ancora meno Rafa Nadal che dal primo Roland Garros (2005) agli Us Open 2010 ha impiegato poco più di cinque anni. Per Djokovic è lo Slam numero 12 della carriera: raggiunge una leggenda come Roy Emerson (anche lui ha completato il Grande Slam) che però ha vinto tutti i suoi titoli prima dell’era Open. Nella classifica All Time Djokovic è quarto: i 14 Major di Nadal e Pete Sampras ora sono ad un passo, per i 17 di Federer potrebbe volerci più tempo e non è detto che arrivino (Nadal, che sembrava destinato a superare lo svizzero, si è improvvisamente bloccato). Djokovic dunque è uno degli otto tennisti ad aver vinto almeno 10 Slam (dobbiamo nominare anche Bjorn Borg e Rod Laver entrambi a 11, e Bill Tilden con 10); nessuno in era Open ha ancora vinto almeno due volte tutti i Major, gli unici a centrare questo obiettivo sono stati i due australiani Emerson e Laver (ma anche il favoloso mancino, che ha completato due volte il Grande Slam di calendario, sei di questi successi li ha ottenuti prima del 1968). In campo femminile Margaret Court Smith, Steffi Graf e Serena Williams hanno vinto almeno tre volte tutti gli Slam; Martina Navratilova e Chris Evert hanno concesso almeno il bis. Djokovic è primatista di vittorie agli Australian Open, con 6 (le stesse di Emerson); a Wimbledon proverà a prendersi il quarto titolo, come solo Federer, Sampras e William Larned (7), Bjorn Borg (5) e Rod Laver (4) sono riusciti a fare.
La finale del Roland Garros 2016 è appena terminata e Novak Djokovic è il nuovo campione degli Open di Francia. Finalmente il serbo ce l’ha fatta: conquista il Grande Slam di calendario con un anno di ritardo (nel 2015 perse una finale in cui era strafavorito qui a Parigi) ma finalmente entra nel ristretto club di giocatori che possono dire di aver vinto tutte le quattro prove Major del tennis mondiale. Gli Slam di Djokovic sono ora 12, e il Grande Slam di calendario è ancora possibile: restano da giocare e vincere Wimbledon e Us Open, ma se il serbo è questo l’impresa è un po’ più vicina. La finale di oggi è stata la prova di come alla distanza il serbo, numero 1 del mondo ininterrottamente dal 7 luglio 2014, sia praticamente imbattibile sulla lunga distanza: nel primo set Andy Murray si è preso il vantaggio grazie alla tattica, facendo muovere Djokovic in lungo e in largo e chiamandolo a rete con lob e palle corte. Nel secondo e nel terzo la stanchezza per le maratone nei primi due turni e, soprattutto, la fatica mentale nell’affrontare Gasquet e Wawrinka, si è fatta sentire; Murray ha ceduto praticamente di schianto, perdendo tutti i punti importanti e non riuscendo mai a contrastare un Djokovic che per contro ha preso fiducia riuscendo a dominare. Nel quarto set lo scozzese ha provato a rimanere attaccato nel punteggio a Djokovic, ma quando ha subito il break nel settimo gioco si è capito che non c’era niente da fare; lo spirito combattivo di Murray ha comunque generato un break a 15, forse anche perchè Djokovic pensando di aver già vinto ha mollato per qualche istante. E’ stata questione di minuti in ogni caso, e di due match point annullati prima che lo scozzese si fermasse in rete; Murray perde l’ottava finale di un Major, la seconda consecutiva; Djokovic finalmente può alzare al cielo di Parigi l’unico grande torneo che ancora gli mancava, e ora punta al poker a Wimbledon e all’oro olimpico.
La finale del Roland Garros 2016 sta prendendo una piega ben precisa. Novak Djokovic domina: nel terzo set il tennista serbo ha lasciato appena due game a Andy Murray e soprattutto non gli ha mai concesso respiro sul campo. Un set che il serbo ha chiuso alla terza occasione utile, sul proprio servizio, dopo che ancora una volta era salito 5-1 con due break di vantaggio; la sensazione è che in questo pomeriggio agli Open di Francia Murray abbia finito la benzina e non abbia più la fiducia di inizio match, quando gli riusciva tutto o quasi e Djokovic sbagliava molto di più. Andare ora a riprendere questo Djokovic, capace di perdere solo tre game in due set e di elevare il suo rendimento sulle prime, diventa davvero dura; il serbo ha sì concesso quattro palle break a Murray nel corso del terzo parziale, ma le ha annullate tutte. Allo scozzese, se vuole raggiungere il quinto set, serve un’inversione di marcia: l’inizio (un tentativo di recupero su un lob finito a rete, quasi senza forza per alzare la palla da terra) non è dei migliori…
Tutto in equilibrio nella finale del Roland Garros 2016. Non si è fatta attendere la reazione di Novak Djokovic che, soffrendo un po’ più di quanto il risultato lasci intendere, scrive 1-1 sul tabellone del punteggio. Un Djokovic ancora piuttosto impreciso (ci sono 7 errori gratuiti anche in questo set) ma che riesce a giocare il suo tennis, impedendo a Andy Murray di prendere il comando delle operazioni e anzi costringendolo a forzare oltremodo (9 errori non forzati) e aprendosi il campo a ripetizione, tanto che i vincenti sono 11 solo in questo set. Un Djokovic che capitalizza al massimo le occasioni create, concedendo una sola palla break a Murray; lo scozzese però non la converte e perde l’occasione di rimanere agganciato, subendo un secondo break che lo manda sotto 1-5 e cedendo poco dopo. Adesso siamo in parità e il terzo set potrebbe essere decisivo: l’inerzia della finale agli Open di Francia tira dalla parte di Djokovic, ma Murray non è giocatore che lasci per strada le sue opportunità e che ceda facilmente. Staremo a vedere dunque come precederà questo match a Parigi.
Il primo set della finale del Roland Garros 2016 è dello scozzese. Vantaggio non troppo combattuto per il numero 2 del mondo, che per il momento è riuscito a fare la sua partita; favorito da un Djokovic che sta penando tantissimo con il servizio, tanto da aver vinto soltanto 2 degli otto punti giocati sulle sue seconde, e che in questa domenica sta sbagliando tante cose che solitamente non sbaglierebbe (13 errori gratuiti in un set sono un’enormità per il numero 1 del mondo). Murray però sta mettendo grande pressione al suo avversario: ha 14/19 quando riesce a mettere la prima in campo ed è già salito 4 volte a rete, vincendo tre punti. A fare la differenza le quattro palle break procurate (due convertite) e un ottimo 13/27 sui punti giocati in ricezione. E’ ancora molto lunga, ma intanto agli Open di Francia Djokovic è sotto nel punteggio.
Per il momento la finale maschile del Roland Garros 2016 è un monologo dello scozzese, o quasi. Murray sa bene quanto Djokovic sia pericoloso quando si prende un vantaggio iniziale; meglio sorprenderlo subito, ma il piano partita del numero 2 del mondo rischia di saltare subito quando Djokovic si prende un break di vantaggio al primo game del match. Qui Murray reagisce benissimo: sale 0-40 e alla terza occasione buona fa il controbreak, poi conferma il servizio e strappa nuovamente il servizio a Djokovic volando sul 3-1. Un Djokovic stranamente falloso; Murray per il momento gioca in grande fiducia e riesce addirittura a portarsi sul 4-1 alla seconda pausa del primo set. Un vantaggio rassicurante che lo proietta ad avere un vantaggio interessante sul numero 1 del mondo. I due si conoscono troppo bene per accettare scambi da fondo in attesa di un’accelerazione o dell’errore del primo; arrivano palle corte dall’una e dall’altra parte, nel tentativo di variare tatticamente l’impronta della finale. Per ora ci sta riuscendo Murray, vedremo cosa succederà in seguito.
Prende il via la finale del Roland Garros 2016. C’è un dato che fa riflettere sulla rivalità tra i due coetanei (nati a una settimana di distanza): questa è la settima finale Slam che giocano uno contro l’altro, la seconda consecutiva dopo quella agli Australian Open. Soltanto Roger Federer e Rafa Nadal si sono incrociati più volte, 8; Djokovic e Murray raggiungono in questa speciale graduatoria la rivalità Djokovic-Nadal a quota 7, due volte in meno si sono sfidati in finali Major Andrea Agassi e Pete Sampras e Ivan Lendl e Mats Wilander. Come andrà oggi agli Open di Francia? Sarà il dodicesimo titolo Slam per Djokovic, che così completerebbe il Grande Slam in carriera, o il terzo per un Murray che non festeggia da Wimbledon 2013? Non ci resta che affidarci al Philippe Chatrier dove il clima sugli spalti è già incandescente, e lo sta diventando anche in campo: la diretta del torneo di singolare maschile al Roland Garros 2016 sta per cominciare…
, finale maschile del Roland Garros 2016, si avvicina. Per Novak Djokovic questa finale rappresenta, per il secondo anno consecutivo, la possibilità di completare il Grande Slam. Vale a dire, vincere tutte le prove Major. Djokovic ha finora vinto Australian Open (6 volte), Wimbledon (2 volte) e Us Open (3 volte); lo scorso anno arrivò alla finale del Roland Garros ma la perse, da grande favorito, contro Wawrinka. Allora mancò il Grande Slam nell’anno solare, centrato nella storia solo da Don Budge e Rod Laver (due volte per l’australiano); oggi può chiudere il cerchio e diventare l’ottavo giocatore a centrare questa impresa. Gli altri sono Fred Perry che completò il Grande Slam nel 1935; Roy Emerson (1964), Andre Agassi (1999), Roger Federer (2009) e Rafa Nadal (2010). Come Federer, a Djokovic manca il Roland Garros; lo svizzero dovette aspettare la clamorosa eliminazione di Nadal contro Soderling (che battè Roger l’anno seguente), per Nole il calo fisico dello spagnolo (ritiratosi quest’anno per un problema al gomito) può aprirgli le porte dell’impresa. Tra le donne sono invece in 10 ad aver completato il Grande Slam: in era Open Margaret Court nel 1970 (ma era già la seconda volta), Billie Jean King (1972), Chris Evert (1982), Martina Navratilova (1983), Steffi Graf che impiegò solo due anni e nel 1988 centrò il Golden Slam (quattro Major e l’oro olimpico), Serena Williams (2003) e Maria Sharapova, che lo ottenne proprio all’Open di Francia nel 2012. Prima del 1968 ce l’avevano fatta Maureen Connolly (Grande Slam di calendario nel 1953), Doris Hart (1954) e Shirley Fry (1957) oltre alla Court Smith che vinse i quattro Major nel 1963.
Manca poco ormai all’inizio della finale maschile del Roland Garros 2016, andiamo allora a leggere le principali dichiarazioni rilasciate da Novak Djokovic ed Andy Murray al termine delle rispettive semifinali che li hanno promossi alla partita che assegnerà il titolo dell’Open di Francia. Il numero 1 del mondo si è detto molto soddisfatto della netta vittoria contro Dominic Thiem: “E’ stata la mia miglior partita del torneo, mi sono messo nella posizione in cui avrei voluto essere all’inizio. Ma con Andy sarà un massacro fisico”, resta cauto sulla finale in cui cercherà ancora una volta il primo successo a Parigi. Murray invece al Roland Garros non era mai nemmeno arrivato in finale – aveva due semifinali consecutive agli Open di Francia – e dopo avere battuto il detentore Stanislas Wawrinka ha affermato: “Una finale che significa tantissimo per entrambi, perché nessuno di noi sa quante chance avrà di vincere qui nei prossimi anni. Sarà una cavalcata durissima”.
Si avvicina la finale maschile del Roland Garros 2016 che metterà di fronte Novak Djokovic ed Andy Murray. Sono naturalmente tantissimi i precedenti fra il tennista serbo e quello britannico, limitiamoci allora a quelli in finale nei tornei del Grande Slam. A Parigi sarà la prima volta, ma in totale questa sarà già la settima finale fra Nole ed Andy negli appuntamenti più prestigiosi del calendario del tennis. Nei sei precedenti il bilancio è di 4-2 per Djokovic, ma è anche vero che Murray ha vinto proprio contro il serbo gli unici due Slam della sua carriera, cioè l’Us Open 2012 e Wimbledon 2013. Djokovic può comunque sorridere pensando agli altri quattro precedenti a lui favorevoli, che sono curiosamente tutti relativi all’Australian Open, il torneo in cui Murray è arrivato per più volte in finale, ma senza mai riuscire a vincerlo, anche per “colpa” delle vittorie del numero 1 del mondo nel 2011, 2013, 2015 e anche quest’anno.
Oggi si gioca la finale maschile di singolare al Roland Garros 2016 e si giocheranno il titolo del prestigioso torneo del Grande Slam di Parigi i primi due giocatori del ranking mondiale Atp, Novak Djokovic ed Andy Murray. Alla vigilia della partita ci ha però colpiti un numero davvero impressionante: un tennista britannico mancava dalla finale dell’Open di Francia dall’ormai lontanissimo 1937, addirittura prima della Seconda Guerra Mondiale, dunque 79 anni fa. Allora fu Bunny Austin, che però perse contro il tedesco Henner Henkel per 6-1, 6-4, 6-3. Per trovare una vittoria di un suddito di Sua Maestà bisogna tornare al 1935, quando Fred Perry si impose su un altro tedesco, Gottfried von Cramm, con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-1, 6-3. Quella di Perry è stata la seconda vittoria di sempre di un britannico al Roland Garros, preceduta solo dal successo di H. Briggs nel 1891, cioè nella prima edizione del torneo.
Al Roland Garros 2016 siamo arrivati alla finale maschile, ultimo atto del secondo torneo stagionale del Grande Slam di tennis, l’unico che si disputa sulla terra rossa, gli Open di Francia che hanno luogo da oltre un secolo nella capitale Parigi. Questo torneo è stato tormentato dalla pioggia e ha riservato diverse sorprese, a partire da rinunce o ritiri per infortuni: l’ultimo atto è però degnissimo, anzi il migliore possibile dal momento che metterà di fronte il serbo Novak Djokovic e lo scozzese Andy Murray, i primi due della classifica mondiale Atp e di conseguenza anche prime due teste di serie del torneo parigino. Appuntamento alle ore 15.00 di oggi pomeriggio per la finale, naturalmente sul Campo Centrale Philippe Chatrier.
Novak Djokovic vivrà oggi una giornata importantissima per la sua carriera: infatti il Roland Garros è l’unico torneo del Grande Slam che ancora manca alla sua collezione che fino a questo momento comprende sei Australian Open, tre Wimbledon e due Us Open. Insomma, per entrare definitivamente nel mito manca solo Parigi, che però sembra maledetta per Nole visto che già tre volte è arrivato in finale ma l’ha sempre persa. Nel 2012 e nel 2014 due sconfitte contro Rafa Nadal, che invece del Bois de Boulogne è il re, poi il dolorosissimo k.o. di dodici mesi fa contro Stanislas Wawrinka in una finale che vedeva Djokovic grande favorito. Ora il serbo ci riprova: finora solo sette tennisti hanno vinto tutti i tornei dello Slam nella loro carriera, Djokovic ovviamente vuole entrare nel gruppo per poi provare a conquistare il Grande Slam vero e proprio – cioè la vittoria dei quattro tornei nello stesso anno.
Andy Murray è il secondo finalista: anche lui non ha mai vinto il Roland Garros e ha la grande occasione di precedere il suo quasi ‘gemello’ (sono entrambi nati nel mese di maggio 1987) che sicuramente gli ha negato tante soddisfazioni in una carriera comunque di altissimo livello per il tennista scozzese, capace di conquistare lo Us Open del 2012 e Wimbledon nel 2013, senza dimenticare naturalmente l’oro olimpico di Londra 2012 e la Coppa Davis 2015. A dire il vero Murray fino a quest’anno a Parigi non aveva mai raggiunto nemmeno la finale e d’altronde la terra rossa è stata una superficie molto ostica per lui per diversi anni: la tendenza ha iniziato a cambiare l’anno scorso con il successo nel Masters 1000 di Madrid (primo grande successo sulla terra nella sua carriera) e quest’anno sta andando ancora meglio, con la recente vittoria nella finale degli Internazionali d’Italia al Foro Italico di Roma proprio contro Djokovic e adesso la prima finale parigina, di nuovo con il serbo dall’altra parte della rete.
La diretta tv del Roland Garros 2016 è affidata ai canali tematici Eurosport ed Eurosport 2, dunque sarà disponibile sia su digitale terrestre che su pay tv del satellite; per gli abbonati a quest’ultima, ci sarà anche la possibilità di attivare il servizio di diretta streaming video grazie all’applicazione Sky Go, che non comporta costi aggiuntivi e permetterà di assistere ai match anche su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone, mentre per quanto riguarda Mediaset Premium l’analoga applicazione è Premium Play. Essendo ormai giunti alla finale, il programma è certamente più semplice: appuntamento alle ore 15.00 su Eurosport. Non mancate inoltre di consultare le pagine ufficiali del torneo: il sito Internet www.rolandgarros.com e i corrispettivi account sui principali social network, che trovate agli indirizzi facebook.com/RolandGarros e, su Twitter, @rolandgarros.