70 a 68. Sommando i gol realizzati nellultima stagione (Europei esclusi) dai tridenti dattacco di Portogallo e Francia la differenza è di solamente 2 reti a favore dei portoghesi. Gran parte del merito è di Cristiano Ronaldo, che ha registrato lennesima stagione illogica siglando ben 51 gol in 48 presenze. Ad Euro 2016 CR7 è anche diventato il primo giocatore nella storia del calcio a segnare in quattro edizioni diverse degli Europei, inoltre ha raggiunto proprio un francese, Michel Platini, nella classifica marcatori della fase finale a quota 9. In questa graduatoria si è inserito di prepotenza anche laltro numero 7 della finale, Antoine Griezmann, che ai suoi primi campionati continentali ha già firmato 6 volte il tabellino dei marcatori. Con lAtletico Madrid Le Petit Diable ha segnato invece 32 volte tra Liga spagnola e coppe; a rimpinguare il bottino del tridente francese contribuisce Olivier Giroud, che tra una critica e laltra ha messo dentro 24 gol nellultima annata con lArsenal (16 in Premier League), mentre Dimitri Payet ha aiutato il West Ham con 12 reti. Il totale come detto fa 68, ma lattacco del Portogallo arriva a 70 considerando i 12 gol Nani con il Fenerbahçe e i 7 di Joao Mario con lo Sporting Lisbona. Per quanto riguarda lo score di Euro 2016, la nazionale lusitana ha segnato 7 reti mentre la Francia 13, una in meno rispetto alle 14 delledizione 1984 (vinta in casa) che rappresentano il record della Nazionale Bleu ad un Europeo. La squadra di Deschamps sta beneficiando dellottimo lavoro di squadra tra i tre attaccanti titolari: Giroud accetta di arretrare per difendere palla e giocare di sponda spalle alla porta, favorendo gli scatti delle altre punte o dei centrocampisti; il centravanti dellArsenal rimane comunque una minaccia soprattutto nelle situazioni di calcio da fermo, spesso ben gestite dal destro educato di Payet che sa pennellare in area cross tagliati su misura. Griezmann è il David Guetta dellattacco francese, in grado di cambiare ritmo ed aprire la difesa avversaria palla al piede. Il reparto offensivo del Portogallo fa riferimento a Cristiano Ronaldo, che in nazionale gioca da vero e proprio centravanti; Nani ha libertà di movimento ma si sta facendo trovare pronto anche allinterno dellarea, come ha dimostrato con il gol del 2-0 al Galles. Joao Mario parte come esterno di centrocampo e può puntare il fondo per il cross oppure accentrarsi per dialogare con Ronaldo.
Analizzando le probabili formazioni di Portogallo-Francia, a centrocampo si prevedono diversi duelli chiave. Sarà interessante vedere se il pallino del gioco sarà preso in mano da una delle due squadre o se rimbalzerà dalluna allaltra. Il portoghese Danilo Pereira potrebbe recitare un ruolo importante per determinare il baricentro della sua squadra: solitamente tende ad agire più basso e vicino ai difensori centrali, che possono appoggiarsi a lui per scambiare la palla in fase dimpostazione; nella finale di Saint-Denis dovrà fare attenzione a non rimanere schiacciato nella propria trequarti, per non aprire buchi nella fascia centrale del campo. Adrien Silva ha scalzato Joao Moutinho dallundici titolare e salvo imprevisti sarà riproposto dal primo minuto: al ventisettenne dello Sporting Lisbona sarà richiesto un giro palla rapido e verticale allorchè possibile, per mettere in movimento i vari Joao Mario, Nani e Renato Sanches se non direttamente Cristiano Ronaldo. Il giovane Sanches incrocerà le vie di Paul Pogba oppure Blaise Matuidi e in entrambi i casi si prospettano scintille, tra giocatori di grandi capacità atletiche; lo stesso Renato Sanches potrà alloccorrenza stringere la propria posizione permettendo a Joao Mario di allinearsi agli altri due attaccanti, di modo da formare un 4-3-3 che potrebbe costringere la Francia più sulla difensiva. Discorso analogo per la formazione transalpina, che dal 4-2-3-1 di partenza può ripiegarsi in un 4-3-3 o anche in un 4-4-2 con Moussa Sissoko e Payet sulle fasce. Dei due centrocampisti di partenza Matuidi sarà quello con le maggiori incombenze difensive, ma anche Pogba dovrà tenere un occhio dietro di sé per non lasciare sguarnita la propria trequarti. Non dimentichiamo però che tutti i discorsi tattici del caso possono venire spazzati via dalle giocate risolutive dei singoli o di squadra: in questo senso la Francia sembra avere qualche colpo in canna in più rispetto al Portogallo, anche se unoccasione così decisiva come la finale degli Europei potrebbe bloccare linventiva dei giocatori a favore di una maggiore prudenza.
5 le reti incassate dal Portogallo ad Euro 2016, mentre la Francia ne hanno incassate 4. A livello difensivo entrambe le formazioni hanno raggiunto unottima solidità anche se la Francia tende forse a concedere qualche occasione in più. Andando ad analizzare le probabili formazioni, ll Portogallo spera di recuperare completamente Pepe per la finale di Euro 2016: pur nei suoi eccessi di aggressività il centrale del Real Madrid rimane importante per la retroguardia portoghese, anche perché in grado di dare una mano anche in fase dimpostazione. Al suo fianco José Fonte, un marcatore vecchio stile che può soffrire negli spostamenti più veloci ma finora ha sbagliato poco. Le alternative in formazione per il pacchetto centrale sono più che consolidate: Bruno Alves (34 anni e appena acquistato dal Cagliari) e soprattutto Ricardo Carvalho (38) sono probabilmente allultimo valzer con la nazionale, ma in una gara secca ed importante come la finale degli Europei possono far valere la grande esperienza. Spicca il terzino Raphael Guerreiro, spesso ospite fisso nella metacampo avversaria. La difesa francese è comandata da Laurent Koscielny che sta offrendo un ottimo rendimento; anche laltro centrale Adil Rami non ha demeritato nel corso degli Europei, ma dopo la squalifica che gli ha fatto saltare i quarti Deschamps gli ha preferito il più giovane Samuel Umtiti, che ha risposto bene giocando con grande attenzione anche nella semifinale contro la temibile Germania, pur priva di un centravanti di ruolo. I terzini vanno a memoria o quasi: Bacary Sagna si sta facendo valere in fase difensiva ed offre anche qualche buona discesa con cross, Patrice Evra si fa ancora preferire a Lucas Digne nonostante la carta didentità indichi 35 anni. Di seguito potete leggere gli ultimi aggiornamenti sulle probabili formazioni di Portogallo Francia
Nato il 15 febbraio 1988 , il portiere Rui Patricio rappresenta un punto fermo per la sua nazionale con cui ha debuttato nel 2010. In questi Europei ha incassato 5 gol di cui solo 1 nei tre turni da dentro o fuori. Rui Patricio è stato particolarmente importante nei quarti di finale contro la Polonia, quando ha neutralizzato il rigore dellavversario Blaszczykowski permettendo poi a Quaresma di realizzare il tiro decisivo. A livello di club il ventottenne portoghese ha sempre giocato nello Sporting Lisbona, dalle giovanili fino alla prima squadra, in Nazionale maggiore invece conta 48 presenze prima della finale di Euro 2016. Di due anni più grande è lestremo difensore della Francia Hugo Lloris, da quattro stagioni al Tottenham. I Galletti doltralpe viaggiano con il miglior attacco di Euro 2016 (13 gol segnati) ma devono ringraziare anche il loro portiere, che sin dalla fase a gironi si è fatto trovare pronto sfoderando parate importanti e comandando la retroguardia con autorità. Nato e cresciuto calcisticamente a Nizza, Lloris si è traferito al Lione nel 2008: con lOlympique ha vinto una Coppa e una Supercoppa di Francia ambedue nel 2012. Al 2008 risale anche il debutto con la nazionale Bleu: il gettone nella finale di Euro 2016 sarà per lui il numero 80 con la selezione maggiore. La sfida di Saint-Denis tra Portogallo e Francia racchiude anche il confronto a distanza tra due portieri in cerca di consacrazione a livello continentale e mondiale: sia Rui Patricio che Hugo Lloris si possono comunque considerare tra i migliori interpreti europei.
Entrambe le formazioni adottano schieramenti elastici, che possono variare a seconda della situazione di gioco. Sia per il Portogallo che per la Francia però la base fissa è rappresentata dalla difesa a quattro: il Portogallo punta molto sulle avanzate dei terzini e in particolare di Raphael Guerreiro, che dalla sinistra sa scodellare cross invitanti. Cedric Soares tende a rimanere più bloccato anche perché sulla sua verticale si sposta spesso Nani, che può allargarsi verso destra per ricevere palla e provare ad inventare qualcosa. In ogni caso il modulo base della formazione portoghese è il 4-4-2 in cui Renato Sanches e Joao Mario partono come esterni di centrocampo: uno dei due può avanzare nel ruolo di trequartista dietro le due punte, ridisegnando lassetto in un 4-3-1-2. Per sostenere le avanzate dei terzini uno dei centrocampisti centrali, William Carvalho o Danilo Pereira, arretra tra i due difensori centrali formando un 3-4-3 in una variante tattica ormai molto in voga. Per la sua Francia Didier Deschamps sembra aver scelto il modulo 4-2-3-1 come quello di base: molto importante il lavoro di Moussa Sissoko che parte dalla fascia destra ma arretra spesso per aiutare la fase difensiva, permettendo così a Pogba di sganciarsi in avanti e sfruttare il suo estro offensivo. A prescindere dal modulo i giocatori francesi operano un costante movimento da centrocampo in su: Matuidi si spende molto in fase di pressing, mentre Griezmann svaria su tutto il fronte dattacco anche per non offrire punti di riferimento agli avversari, vedremo se il ct portoghese Santos deciderà di marcarlo a uomo. Anche Payet si sta sacrificando allindietro: la sua collaborazione con Evra sarà importante per non sguarnire il lato sinistro quando il terzino sarà chiamato alle diagonali difensive.
Entrambi gli allenatori potranno giocarsi dei jolly nel corso della finale, in base alla situazione di punteggio. Il Portogallo ad esempio ha in Ricardo Quaresma una sorta di talismano: lala oggi al Besiktas ha risolto gli ottavi di finale con la Croazia realizzando il gol decisivo nei tempi supplementari, poi nel turno successivo ha firmato il rigore decisivo chiudendo la lotteria contro la Polonia. Con Quaresma in campo il ct Fernando Santos può passare al tridente dattacco o comunque ad un assetto più offensivo; se ci sarà da difendere il risultato invece il mister potrà fare ricorso ai centrocampisti per intasare la trequarti difensiva. William Carvalho ad esempio appare il giocatore ideale per un compito del genere, a meno che Santos non decida di schierarlo dal primo minuto. La carta da scoprire invece è Rafa Silva, ala classe 1993 dello Sporting Braga: finora si è visto poco o nulla, chissà che non possa essere la mossa a sorpresa di Fernando Santos. Passando alla Francia il primo jolly a disposizione di Didier Deschamps è Kingsley Coman, attaccante tecnico e veloce in grado di dare una scossa subentrando a gara in corso. Se i transalpini dovessero trovarsi ad inseguire Coman rappresenterà probabilmente la prima opzione cui fare ricorso, per provare ad aprire la difesa avversaria e mettere in difficoltà i terzini portoghesi nelluno contro uno. NGolo Kanté invece sembra il giocatore ideale da inserire in situazioni di vantaggio: la sua capacità nei contrasti e le ottime qualità fisiche lo rendono utilissimo in un gioco dattesa e ripartenza, spesso impiegato dal Leicester di Ranieri di cui il venticinquenne centrocampista è un pilastro fondamentale. Quanto al jolly non ancora scoperto si può indicare in Anthony Martial: convocato per Euro 2016 nonostante i soli ventanni, non è ancora riuscito a recitare una parte da protagonista in questo torneo.
Pochi come detto i dubbi di formazione per il ct portoghese, ancora meno quelli dellallenatore francese Didier Deschamps. Nei quarti contro lIslanda e nella semifinale con il Galles, il commissario tecnico della Francia ha proposto lo stesso undici titolare con Samuel Umtiti in difesa al posto di Adil Rami; per la finale di Euro 2016 il ct dovrebbe confermare il giovane centrale ex Lione, appena acquistato dal Barcellona, al fianco di Laurent Koscielny che invece non ha saltato una partita di questi Europei. Così come i terzini Bacary Sagna e Patrice Evra, punti fermi della formazione francese al pari del portiere Hugo Lloris. Il centrocampo è passato a due giocatori, Blase Matuidi e Paul Pogba: a farne le spese è stato NGolo Kanté retrocesso al ruolo di prima alternativa. Di contro Moussa Sissoko, che aveva cominciato il torneo tra le riserve, è diventato una pedina importante partendo dalla fascia destra. I tre tenori dellattacco invece sono sempre stati intoccabili: le scelte di Deschamps hanno fatto discutere fino alla vigilia degli Europei ma poi si sono rivelate vincenti. Se Antoine Griezmann era preannunciato come uno dei grandi protagonisti di Euro 2016, Dimitri Payet è stata una scommessa vinta dal ct della Francia, così come Olivier Giroud che non partiva come il centravanti più sponsorizzato.
Pochi i ballottaggi per la formazione titolare della nazionale lusitana. Riguardano ad esempio i terzini: a destra Cedric Soares è favorito su Vieirinha, questultimo potrebbe però essere privilegiato per la maggior vocazione offensiva. A sinistra invece non è in dubbio il posto di Raphael Guerreiro, che si è imposto come uno dei migliori interpreti nel ruolo durante Euro 2016 relegando in panchina Eliseu. Un dubbio anche a centrocampo: il ct Fernando Santos dovrebbe confermare la coppia composta da Danilo Pereira e Adrien Silva, titolare nella semifinale con il Galles. Non mancano però le alternative: William Carvalho rientra dalla squalifica, Joao Moutinho è più di una semplice alternativa mentre André Gomes aveva cominciato gli Europei da titolare, per poi scivolare tra le riserve. Intoccabili invece Renato Sanches e Joao Mario, che possono agire sia sulla fase che in posizione centrale consentendo al mister di cambiare modulo a gara in corso. Per capo e coda della formazione invece non ci sono dubbi di alcun tipo: in porta gioca Rui Patricio, davanti Nani e ovviamente Cristiano Ronaldo.
Gli Europei 2016 sono arrivati alla partita finale. Domenica 10 luglio allo Stade de France di Saint-Denis si affrontano il Portogallo allenato da Fernando Santos e la Francia di Didier Deschamps: calcio d’inizio alle ore 21:00, a dirigere la finale di Euro 2016 sarà l’arbitro inglese Mark Clattenburg. Dopo aver superato a fatica la fase a gironi, con il terzo posto nel gruppo F, il Portogallo ha eliminato la Croazia negli ottavi di finale (1-0 ai tempi supplementari), Polonia nei quarti (5-3 dopo i rigori) e il Galles in semifinale (2-0): la Francia invece aveva vinto il gruppo A e poi ha battuto in sequenza Irlanda (2-1), Islanda (5-2) e Germania (2-0). Ora la finale: prima di passare alla probabili formazioni di Portogallo-Francia diamo un’occhiata alle quote per il pronostico della partita.
Nonostante gli Europei 2016 si giochino in territorio transalpino, per la sfida finale il Portogallo è indicato nel tabellone come la squadra di casa. I lusitani sono però sfavoriti dai bookmaker: per esempio SNAI valuta il segno 1 per la vittoria portoghese a quota 4,65, mentre il segno 2 per l’affermazione “esterna” della Francia è abbassata a quota 1,95. A metà strada il segno X per il pareggio tra le due formazioni nei tempi regolamentari (previsti nel caso supplementari ed eventualmente anche rigori), opzione quotata 3,15 da SNAI. Under a quota 1,47, Over 2,55, Goal 2,15 e NoGoal 1,65.
Il ct portoghese Fernando Santos ritrova il centrocampista William Carvalho, che ha scontato il turno di squalifica, e salvo imprevisti anche il difensore centrale Pepe che non ha giocato in semifinale a causa di un problema ad una coscia. Pepe riprenderà il suo posto nella coppia difensiva davanti al portiere Rui Patricio, completata da José Fonte; terzini Cedric Soares a destra e Raphael Guerreiro a sinistra. A quattro anche la linea di centrocampo, con Joao Mario e Renato Sanches confermati sulle fasce e Danilo Pereira in coppia con Adrien Silva in mezzo. Davanti l’insostituibile Cristiano Ronaldo in coppia con Nani, quest’ultimo autore di 3 gol ad Euro 2016.
Senza squalificati nè infortunati, Didier Deschamps può riproporre la formazione migliore. Il commissario tecnico francese non dovrebbe discostarsi dal 4-2-3-1 proposto sia nei quarti contro l’Islanda che nella semifinale con la Germania. Davanti al portiere Hugo Lloris la ‘parte fissa’ è Koscielny, sempre presente finora, quella variabile riguarda Adil Rami e Samuel Umtiti che sono in ballottaggio: il primo è partito titolare, il secondo ha giocato dall’inizio la semifinale. A centrocampo Matuidi e Pogba, larghi sulle fasce Moussa Sissoko e Payet, tra le linee il capocannoniere del torneo Griezmann (6 gol ad Euro 2016) e davanti Giroud.
Portogallo (4-4-2): 1 Rui Patricio; 21 Soares, 4 Fonte, 3 Pepe, 5 Guerreiro; 10 Joao Mario, 23 Adrien Silva, 13 D.Pereira, 16 R.Sanches; 17 Nani, 7 C.Ronaldo
In panchina: 12 A.Lopes, 22 Eduardo, 6 R.Carvalho, 2 B.Alves, 11 Vieirinha, 19 Eliseu, 14 W.Carvalho, 8 J.Moutinho, 15 André Gomes, 20 Quaresma, 18 Rafa Silva, 9 Eder
Allenatore: Fernando Santos
Squalificati: nessuno
Diffidati: B.Alves, C.Ronaldo
Indisponibili: nessuno
Francia (4-2-3-1): 1 Lloris; 19 Sagna, 21 Koscielny, 22 Umtiti, 3 Evra; 15 Pogba, 14 Matuidi; 18 Sissoko, 7 Griezmann, 8 Payet; 9 Giroud
In panchina: 16 S.Mandanda, 23 Costil, 4 Rami, 13 Mangala, 2 Jallet, 17 Digne, 5 Kanté, 12 Schneiderlin, 6 Cabaye, 20 Coman, 11 Martial, 10 Gignac
Allenatore: Didier Deschamps
Squalificati: nessuno
Diffidati: Evra
Indisponibili: nessuno
Arbitro: Mark Clattenburg (Inghilterra)