Il Milan vive una situazione complicata e non riesce a trovare soluzioni di fronte a una cessione che viene continuamente rimandata. Tra i calciatori che vengono spesso messi in evidenza proprio per questa ragione c’è Carlos Bacca, pezzo pregiato da cedere per autofinanziare una campagna acquisti che al momento rimane bloccata. La squadra rossonera si trova in difficoltà e non riesce a trovare delle soluzioni, con un momento di gestione che è diventato veramente complesso. Staremo a vedere se nella settimana che inizia domani ci saranno delle novità. I tifosi sono i primi che si aspettano che si sblocchi la situazione perchè vedono che si rinforzano le altre squadre con diversi club che tra l’altro stanno provando a prendere diversi calciatori proprio del Milan.
Il futuro del Milan è pieno di interrogativi: Fininvest e la cordata cinese non sono ancora al momento della firma sul preliminare di vendita e i tifosi devono accontentarsi delle voci che preannunciano una svolta per la prossima settimana. Il calciomercato si è bloccato dopo l’arrivo di Gianluca Lapadula, dunque i tifosi si sentono smarriti tra voci e indiscrezioni. Mancano certezze, servono punti di riferimento. Lo stato d’animo dei tifosi si riflette inevitabilmente sugli abbonamenti per la prossima stagione. Il malumore è testimoniato dai dati sulle tessere finora vendute: come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, i numeri al momento sono top secret, ma pare che siano in linea con quelli dell’anno scorso e questo non è un segnale positivo, considerando il clima che si è respirato nel corso della scorsa stagione. Poteva essere l’estate della svolta per il Milan, ma l’intera vicenda relativa alla cessione del club rossonero rischia di rivelarsi un boomerang. La trattativa, dunque, dovrà essere sbloccata quanto prima.
La cessione del Milan sembra sempre più vicina. Questione di giorni, probabilmente sette, poi arriveranno certezze e soprattutto un nuovo proprietario. Nicholas Gancikoff, uno degli advisor della cordata cinese che sta trattando con Fininvest, è al lavoro in Cina per tornare a Milano con delle risposte. Il futuro dell’operazione è, dunque, nelle mani degli avvocati, che stanno sistemando le ultime clausole, e soprattutto dell’attuale patron Silvio Berlusconi. Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, la decisione del presidente rossonero è strategica. Restare al comando del Milan o cedere per oltre 700 milioni di euro? Proprio il legame con il club rossonero porterà Berlusconi al via libera per la cessione, perché è al momento l’unica strada percorribile per rilanciare il Milan. Quando verrà firmato il preliminare di vendita? Si parla di inizio agosto, ma la storica svolta potrebbe arrivare entro domenica 31 luglio, entro cioè il termine della prossima settimana.
Una nube di incertezze copre il cielo del Milan mentre si avvicina una settimana importante – e forse decisiva – per la sua storia. Sono contrastanti le voci riguardanti la trattativa tra Fininvest e la cordata cinese per la cessione del club. Da un lato viene evidenziata la fretta degli acquirenti, che vorrebbero mettere la firma sul preliminare anche in settimana, dall’altro si parla di un possibile nuovo rinvio. La cordata cinese si starebbe già sfaldando e, infatti, Nicholas Gancikoff, che rappresenta l’advisor che sta rappresentando i cinesi, si sarebbe recato in Cina proprio per puntellare la composizione del consorzio. La situazione è complessa e non si riflette solo sul mercato, perché, come riportato da Tuttosport, la situazione di stallo si ripercuote anche sulla divisa sociale di rappresentanza: il contratto con Dolce&Gabbana è scaduto, quello con Armani non è stato ancora definito e, quindi, i giocatori alla partenza per la tournée americana si sono presentati con abiti propri. I tifosi non possono dunque che sperare in una svolta imminente per la cessione del Milan.
Le ultime indiscrezioni sull’avanzamento delle trattative per la cessione del Milan hanno fatto ulteriormente preoccupare i tifosi rossoneri, spaventati che dopo cos’ tanto tempo, l’affare possa concludersi con un nulla di fatto. Secondo però alcuni l’avvento nella cordata di industriali cinesi motivati a acquistare la totalità del Milan dell’imprenditore Sonny Wu potrebbe essere provvidenziale per la chiusura del contratto di cessione. L’imprenditore Emiliano Niccolai, intervistato in esclusiva da la Gazzetta dello Sport, ha così descritto il profilo di Wu, spiegando i retroscena dell’interessamento del manager cinese al Milan: “Mi ha chiesto se mi piacesse il calcio, ma ovviamente non ho immaginato dove volesse arrivare. Però posso dire che Sonny Wu è una persona con estrema visione e carisma, vede molto avanti, ha unaura importante”. Sonny Wu quindi potrebbe essere il nome giusto per arrivare finalmente alla chiusura della questione cessione in casa Milan, magari entro fine mese o nei primi giorni di agosto.
Difficile fare un punto sulla situazione della cessione del Milan in questi giorni: sono ancora moltissimi i punti ancora avvolti nel mistero e il timore dei tifosi del Milan per il futuro del club rossonero è alto. Secondo le ultime indiscrezioni della cessione del Milan pubblicare questa mattina da Tuttosport non offrono notizie confortanti. Secondo il quotidiano torinese la cordata cinese che si era fatta avanti per acquistare la maggioranza o la totalità della società di Milanello si sarebbe sfaldata, spaventata dai conti in rosso del Milan. al momento Nicholas Gancikoff, adviser dei cinesi sarebbe corso in Cina proprio per puntellare una strada che in realtà sembra già in via di dismissione. Tale situazione potrebbe far slittare ulteriormente la firma del contratto preliminare, sempre che l’accordo alla fine si riesca a chiudere. Molte aziende infatti legate alla Repubblica Popolare si sarebbero alla fine dileguate dall’affare, lasciando solo alcuni imprenditori a voler continuare a procedere con la trattativa per la cessione del Milan. Staremo a vedere…
Tira brutta aria in casa Milan: tanti rimpianti e tante incertezze offuscano il futuro del club rossonero, ancora impegnato nella questione della cessione della maggioranza o della totalità della società di Milanello. Secondo le ultime notizie sulla cessione del Milan, la cordata cinese starebbe facendo grosse pressioni sul club perchè si concluda in fretta l’accordo di cessione della totalità delle quote societarie, mentre Berlusconi attende ulteriori garanzie sui nuovi compratori. Filippo Inzaghi, giocatore che ha fatto la storia del club rossonero, dopo la deludente esperienza sulla panchina del Milan è stato intervistato dai microfoni di sky sport a proposito di quanto sta succedendo alla società di Via Aldo Rossi: “I tempi cambiano e bisogna adattarsi, chiaramente cè malinconia. Mi auguro solo che il Milan torni ai fasti di un tempo. I tifosi sono stati abituati bene, hanno vissuto anni fantastici e stanno soffrendo. Se penso al Milan mi viene in mente Berlusconi…”. il binomio Milan-Berlusconi sembra essere assai forti e sono molti coloro che non vedono di buon occhio questa cessione, affare che però ormai sembra in dirittura d’arrivo.
Sono ore di grande tensione a casa Milan: in questi giorni dovrebbe chiudersi l’affare per la cessione del club rossonero in mano alla cordata di industriali cinesi rappresentati dai due adviser Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff. Secondo le ultime indiscrezioni pubblicate questa mattina dalla Gazzetta dello Sport, i cinesi starebbero facendo grosse pressioni sul Milan e su Silvio Berlusconi perchè si arrivi il prima possibile alla firma del contratto preliminare di cessione, prevista, secondo la rosea entro i primi di agosto. Troppi ritardi e incertezze su questo affare hanno rose la società rossonera molto invisa ai tifosi del Milan, che sperano che le vicende societarie si risolvano presto e nell’interesse del club milanese, decisamente opaco nelle ultime stagioni di campionato. Al momento Gancikoff è in Cina per continuare l’opera diplomatica con gli investitori e si spera riesca a tornare a Milano per portare a berlusconi le assicurazioni che il patron del Milan attende per poter finalmente abbandonare la società nelle mani dei cinesi.
Sono ancora molti i punti di grande incertezza sull’affare per la cessione della maggioranza o della totalità delle quote societarie del Milan di Silvio Berlusconi alla cordata di industriali cinesi interessati all’acquisizione. Solo pochi giorni fa sono emersi i primi nomi dei protagonisti di questa cessione, che purtroppo sembra ancora lontana dall’essere conclusa. In attesa di conoscere maggiori dettagli su questa annosa vicenda andiamo a scoprire prima qualche dettaglio in più su uno dei grandi protagonisti di questa vicenda, l’investitore cinese Sonny Wu, presentato attraverso le parole dell’imprenditore Alfredo Bacci, intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Bacci stima molto Sonny Wu come si evince dalle sue dichiarazioni: “ un uomo maledettamente intelligente, molto molto quotato alla Borsa di Hong Kong, rampante è un buon aggettivo per lui. Soprattutto, ha intuizioni geniali: si vede che sa dove vuole andare. Sembra dunque che il nuovo nome collegato alla cessione del Milan sia un uomo d’affari in gamba che potrebbe fare del bene al Milan. Staremo a vedere…
Continuano le voci che riguardano la cessione del Milan con la maggioranza che potrebbe passare nelle mani di un’importante cordata cinese con Silvio Berlusconi che rimarrà comunque come presidente onorario. Tra i tanti che si sono espressi su questa tanto agognata cessione del Milan c’è anche il giornalista Fabio Ravezzani direttore di TeleLombardia. Questi tramite il suo profilo ufficiale di Twitter ha sottolineato: “Un pensiero affettuoso va a tutti quelli che si erano irritati quando io in passato avevo suggerito di fare attenzione alla cessione del Milan ai nuovi cinesi che volevano il Milan”. La situazione è abbastanza complessa e bisognerà cercare di agire con cautela nell’attesa che si possa arrivare finalmente alla concretizzazione della cessione del Milan che potrebbe portare il Milan all’inizio di una nuova era. – Sulla cessione del Milan continua ad essere difficile avere le idee chiare. I colpi di scena si susseguono a ritmo praticamente quotidiano, almeno a livello di indiscrezioni perché a livello ufficiale le notizie scarseggiano. L’unica certezza è che il tempo passa e il Milan continua ad essere a metà del guado, cioè del possibile passaggio dalla storica proprietà di Silvio Berlusconi alla cordata di imprenditori cinesi rappresentati da Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff, della quale solo negli ultimi giorni sono emersi i nomi principali (Sonny Wu e Steven Zheng). Insomma, è ancora difficile decifrare quale potrà essere il futuro del Milan; per provare a capirci qualcosa di più possono aiutare anche i messaggi sui social network da parte dei giornalisti che stanno seguendo più da vicino le vicende della cessione del Milan. Ad esempio il giornalista Pasquale Campopiano, che su Twitter ha scritto che secondo lui l’unico motivo che potrebbe giustificare altri rinvii è che Fininvest vuole ancora vendere e Gancikoff non ha ancora gli investitori giusti. Da queste parole si potrebbe ipotizzare che la cordata non è ancora completa: notizia che ai tifosi del Milan dovrebbe causare una certa inquietudine…
Con la cessione del Milan non ci si annoia mai. L’ultima notizia che sta girando in queste ore è quella di un possibile ritorno in gioco di Mr. Bee, cioè del broker thailandese Bee Taechaubol, che per molti mesi era stato in pole position per acquistare il Milan dalle mani di Silvio Berlusconi prima di venire sorpassato (tanto per continuare ad usare una metafora motoristica) dalla cordata cinese guidata da Sonny Wu. Secondo quanto riferisce il portale ilcalciomagazine.it, però, per Mr. Bee ci sarebbero ancora speranze, perché a Berlusconi piace molto la sua educazione, la sua caparbietà nel continuare ad inseguire la possibilità di acquistare il Milan e soprattutto – inutile negarlo – il fatto che l’offerta economica che a suo tempo era stata presentata da Bee Taechaubol è più alta delle cifre di cui si parla oggi per i cinesi. Naturalmente però un ritorno di fiamma con Mr. Bee farebbe saltare le tempistiche della trattativa con i cinesi e si sa che dopo il 31 luglio ci potrebbe essere una rottura se non si arriverà nel frattempo alal firma del preliminare di vendita.
Per la cessione del Milan questi sono giorni decisivi. L’abbiamo già scritto tante volte negli ultimi giorni: domenica 31 luglio sembra davvero il termine definitivo per la firma del preliminare di vendita, se nulla accadrà entro fine mese si potrà davvero pensare che clamorosamente potrebbe saltare questa tanto sospirata cessione del Milan. La palla dunque passa al patron Silvio Berlusconi, che oscilla tra la volontà di vendere per rifare grande il Milan e il desiderio di essere invece ancora protagonista di un tentativo di rinascita, magari attraverso il progetto del Milan giovane e italiano, pallino dell’ex Cavaliere. Dubbi anche legittimi se si considera il fortissimo legame tra Berlusconi e la squadra rossonera, che per il presidente non sarà facile lasciare se davvero si concretizzerà la cessione del Milan, ma è evidente che dall’altra parte i cinesi guidati da Sonny Wu non vogliano più perdere ulteriore tempo: insomma, ancora pochi giorni per sciogliere i dubbi, poi Berlusconi dovrà prendere una decisione definitiva.
La cessione del Milan continua ad essere un tormentone con ben poche certezze. Fra queste, una non è certamente positiva per i tifosi del Milan: finchè non si risolverà la vicenda societaria, il mercato rossonero è di fatto bloccato. Questo perché Fininvest ha deciso di non dare più soldi: la finanziaria del gruppo di Silvio Berlusconi ha bloccato gli anticipi per finanziare movimenti di mercato del Milan che avrebbero permesso di agire in attesa dei soldi cinesi che Sonny Wu e soci dovrebbero portare, di conseguenza si potrà comprare solo a seguito di cessioni (Carlos Bacca?). C’è anche la questione della co-gestione di ogni singola trattativa e contratto, che vengono gestiti insieme da Adriano Galliani e Nicholas Gancikoff, ma tutto sommato non è questo il problema: se non ci sono i soldi, non si può fare molto. Ecco perché la firma del preliminare di vendita del Milan, possibilmente nel più breve tempo possibile, diventa necessaria anche sotto questo punto di vista…
Manca poco alla firma del preliminare di vendita che sancirà la cessione del Milan alla cordata cinese rappresentata dall’advisor Sal Galatioto. Le indiscrezioni sulla presenza di Sonny Wu e Steven Zheng nel gruppo degli investitori non sarebbero servite a placare i timori dei tifosi, ma anzi avrebbero agitato ulteriormente le acque, perché non si tratta di acquirenti con le disponibilità economiche, ad esempio, di Robin Li e Jack Ma, a capo di superpotenze cinesi. Non è da escludere che facciano parte della cordata, ma i tifosi hanno già manifestato il loro malessere: il timore è che si tratti di un fondo costituito da imprenditori interessati a ricostruire il Milan per poi rivenderlo tra qualche anno per guadagnarci. Come evidenziato da Tuttosport, Sonny Wu non accende l’entusiasmo dei tifosi del Milan perché non rientra nella lista dei 400 uomini più ricchi della Cina nella classifica stilata da Forbes.
La cessione del Milan dovrebbe davvero essere giunta a un punto decisivo. Infatti le ultime indiscrezioni, rilanciate anche dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, dicono che la cordata cinese di Sonny Wu e soci abbia ormai perso la pazienza: chiedono a Silvio Berlusconi di firmare il preliminare di vendita entro domenica prossima (31 luglio), altrimenti la cessione del Milan potrebbe davvero saltare, in modo clamoroso. Non dovrebbe essere un problema perché Berlusconi (come potete leggere più diffusamente nel paragrafo sotto) pare essersi definitivamente convinto a cedere il Milan, però sembra che ci sia un vero e proprio aut-aut: non è più tempo di ripensamenti, o si chiude entro la fine del mese oppure i cinesi potrebbero salutare. Doveroso ricordare che il closing (cioè il definitivo passaggio di consegne) avverrebbe solo ad ottobre, ma in ogni caso è fondamentale che la prima firma arrivi entro settimana prossima.
La cessione del Milan urge come il pane: il Milan ha bisogno di una ristrutturazione della squadra e della riorganizzazione della società, ma per far partire la rivoluzione bisogna prima cedere il club ai cinesi guidati da Sonny Wu. La trattativa tra Fininvest e l’advisor Sal Galatioto per la cessione del Milan prosegue, non senza intoppi. Ne ha avuti anche Jaap Kalma, membro dell’area commerciale del Milan: «Ci sono state delle difficoltà nel prendere delle decisioni strategiche. Purtroppo i risultati della squadra non hanno aiutato la parte commerciale, con alcuni degli sponsor che, negli ultimi anni, hanno iniziato ad essere gradualmente più ansiosi, ha dichiarato il dirigente ai microfoni di Bloomberg. I risultati sportivi, dunque, si ripercuotono su quelli commerciali, ma questo circolo vizioso in cui è incappato il Milan può essere interrotto dalla cordata cinese. Si lavora alla bozza del contratto: la firma sul preliminare per la cessione del Milan dovrebbe avvenire il 31 luglio. Ormai il presidente Silvio Berlusconi ha deciso di vendere il Milan ai cinesi, per cui non ci saranno ulteriori rinvii. Negli ultimi giorni il patron rossonero è finito nel mirino: molti si sono chiesti, infatti, perché non abbia anticipato una somma per gli investimenti sul calciomercato, recuperandola poi dopo la cessione del Milan. La spiegazione, però, è semplice: Berlusconi è scottato dall’esperienza della scorsa estate, in cui ha investito 90 milioni di euro sul mercato pensando che Bee Taechaubol facesse poi il suo ingresso in società. Così non è andata e ora non si parla più di cessione della maggioranza, bensì dell’intero pacchetto azionario del Milan.