-La cessione del Milan ai cinesi potrebbe provocare un terremoto ai vertici della società rossonera che non è escluso coinvolga anche Adriano Galliani. A confermarlo, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Milan Vincenzo Montella, è stato lo stesso amministratore delegato dell’area sportiva che, come riportato da Milannews.it, ha assicurato la sua presenza nei quadri dirigenziali soltanto fino all’eventuale closing della trattativa:”Certamente rimarrò amministratore delegato del Milan in ogni caso fino al closing. Quando sarà avvenuto questo passaggio valuteremo cosa fare. È l’assoluta verità. Non mi preoccupa cosa succederà ad ottobre, ma cosa succederà a luglio e ad agosto. Il mio impegno è totale e assoluto fino al closing, che è previsto possa avvenire fino alla fine di settembre. Ma qualche cosa da fare magari la troverò“. Galliani ha aggiunto che il rapporto con Silvio Berlusconi sarà decisivo ai fini di una sua permanenza o di un addio ai colori rossoneri:”Qualunque decisione sarà concordata con il presidente Berlusconi, con cui ho un legame per la vita. Sono 37 anni che sono legato a lui. Tutto quello che io farò sarà concordato con Berlusconi. Ma adesso veramente io non ci penso“.
-La cessione del Milan, nel caso in cui dovesse davvero concretizzarsi come fatto intendere da Silvio Berlusconi all’uscita dell’Ospedale San Raffaele sarebbe frutto, fra le tante componenti in gioco in una trattativa di questo calibro, anche dell’impegno profuso da parte dell’advisor statunitense Sal Galatioto. Quando Berlusconi annunciava la probabile vendita del Milan alla cordata cinese, come spiegato da La Gazzetta dello Sport, a New York erano le cinque del mattino; subito dopo aver letto le dichiarazioni del presidente rossonero, Galatioto ha capito che era il momento di schiacciare il piede sull’acceleratore e si è precipitato in aeroporto per prendere un volo che lo portasse a Milano. In questi giorni, infatti, si gioca la partita decisiva per il futuro della trattativa e per quello del Milan: Sal Galatioto, da intermediario esperto in affari di questo tipo lo ha compreso e per questo non lascerà Milano fino alla firma del preliminare. Per il closing ci sarà tempo: adesso, l’importante è chiudere un’intesa di massima e mettersi al riparo da eventuali ripensamenti, dettati dal cuore rossonero di Silvio Berlusconi.
-La cessione del Milan ai cinesi sembra seguire un iter spedito: a breve, probabilmente nella prossima settimana, verrà firmato l’accordo preliminare che, se tutto andrà bene, porterà al closing previsto per il mese di settembre. Ma cosa avverrà in questi 2 mesi di “transizione”? E chi assicurerà le parti in causa nel caso di una rottura delle trattative. A spiegarlo è La Gazzetta dello Sport, secondo cui sarebbe stata concordata una penale bilaterale da 100 milioni di euro che dovrebbe essere pagata dal soggetto che dopo la firma del preliminare decidesse di tirarsi indietro. Sia per l’attuale dirigenza rappresentata da Silvio Berlusconi, che per quella nuova dal sapore orientale, sarà bene dunque cercare di vincere tutte le remore sulla trattativa prima della firma del preliminare, fissata secondo molti entro la prossima settimana (per alcuni la data giusta potrebbe essere il 12 luglio), per evitare di pagare una penale pesantissima.
Nella cessione del Milan da Silvio Berlusconi agli imprenditori cinesi anche l’organigramma societario rossonero subirà delle modifiche. Abbiamo già accennato al ruolo di Adriano Galliani che, come ha riportato anche il Corriere della Sera in edicola oggi, manterrà un ruolo importante nell’area tecnica. In particolare per quanto riguarda il calciomercato del Milan: Galliani avrà ancora potere di firma per acquisti e cessioni e il primo esempio è il caso Marko Pjaca, di cui parliamo a parte. Nel frattempo i tifosi della Curva Sud del Milan hanno già manifestato apertamente il loro dissenso sulla permanenza di Galliani in società. La mastodontica trattativa per la cessione del Milan non porterà, almeno inizialmente, all’allentamento dell’attuale amministratore delegato, che vedrà ridotto il suo raggio d’azione ma al contempo manterrà una posizione centrale nel progetto tecnico rossonero. I soldi che Berlusconi ha preteso dai cinesi per il calciomercato lo potranno sicuramente aiutare.
L’ingresso dei cinesi nel Milan apre nuovi scenari, non solo a livello di calciomercato: una delle questioni che potrebbe tornare d’attualità è quella relativa allo stadio. Il progetto, accantonato da Silvio Berlusconi, potrebbe essere preso in mano da Nicholas Gancikoff, che in passato si è occupato di progettazione di impianti e che quindi è molto sensibile all’argomento. La questione stadio, dunque, potrebbe essere una delle priorità della cordata cinese, secondo La Gazzetta dello Sport. I nuovi acquirenti nel frattempo hanno garantito di voler investire 400 milioni di euro sul calciomercato per rinforzare la rosa in tre anni. Ogni dettaglio comunque verrà messo nero su bianco nel contratto del preliminare di cessione del Milan, che potrebbe essere firmato il 12 luglio, secondo quanto riportato da Premium Sport. Nel frattempo cresce l’attesa per conoscere i componenti del consorzio cinese che rileverà l’80% del Milan.
L’uscita allo scoperto di Silvio Berlusconi sulla trattativa per la cessione del Milan ai cinesi rappresentati dall’advisor americano Sal Galatioto di fatto apre un nuovo capitolo nella storia del club rossonero. Cambierà molto nell’organigramma del Milan, a partire dalla fine della “diarchia”. Barbara Berlusconi resterà all’interno del CdA, ma non ricoprirà alcun ruolo a livello operativo, mentre Adriano Galliani manterrà la carica di vicepresidente esecutivo, oltre che la responsabilità dell’area tecnica e la delega sui rapporti con le istituzioni sportive. Unico amministratore delegato sarà Nicholas Gancikoff, il referente a Milano di Sal Galatioto. Le scelte, anche di calciomercato, saranno condivise dai due manager, che rappresenteranno la vecchia e nuova proprietà. «Non posso dire nulla. Ho ascoltato le parole di Berlusconi, speriamo che la trattativa per la cessione del Milan vada a buon fine. I cinesi? Presto li conoscerete. Firma preliminare? Mi dispiace, ma non posso dire nulla», ha dichiarato Gancikoff a SkySport.