Pagelle Chievo-Inter: Fantacalcio, i voti della partita che si è giocata allo stadio Bentegodi domenica 21 agosto, valida per la prima giornata del campionato di Serie A 2016-2017
La nuova Inter made in China parte con il piede sbagliato, perdendo allo Stadio Bentegodi di Verona contro il Chievo per 2 a 0. Bocciata la formazione di De Boer che esce dal campo con la coda tra le gambe senza aver dato una bella impressione, anzi. stata sicuramente la serata di Valter Birsa che con la sua doppietta ha regalato i primi tre punti alla squadra di Maran, che proprio come l’anno scorso comincia la stagione con una vittoria. Inter deludente soprattutto in attacco, il tridente formato da Eder, Icardi e Candreva deve ancora amalgamarsi e non è riuscito a creare pericoli dalle parti di Sorrentino. Il Chievo si conferma una squadra solidissima in grado di dare dispiaceri anche alle grandi (o presunte tali) della Serie A.
Primo tempo semplicemente inguardabile, un film cecoslovacco con i sottotitoli in rumeno avrebbe regalato più emozioni. Meglio nella ripresa quando le squadre si allungano e il Chievo trova gli spazi per lasciare il segno
– Prestazione poco appariscente da parte dei clivensi ma molto incisiva, quando c’è da colpire gli uomini di Maran non se lo fanno dire due volte, in particolare Birsa che realizza una doppietta e regala la prima – meritata – vittoria stagionale al Chievo. Il campionato comincia con i migliori auspici, gli stessi dello scorso anno, quando la squadra veneta concluse nona, e scusate se è poco.
– Tutti quelli che pensavano fosse Mancini il problema, o che con il suo addio i nerazzurri avrebbero svoltato, stasera si devono per forza ricredere. Nerazzurri brutti e incompleti, De Boer dovrà lavorare davvero tantissimo e rimboccarsi le maniche per mettere a posto le cose, sperando che nel frattempo i giocatori trovino la forma migliore che al momento manca a parecchi elementi.
– Non fischia l’intervento di Ranocchia ai danni di Meggiorini suscitando l’ira del Chievo, in compenso è pur troppo fiscale ad ammonire D’Ambrosio per un pestone assolutamente accidentale e involontario nei confronti di Hetemaj. Qualche decisione controversa che lascia perplessi, da rivedere.
Chievo e Inter arrivano all’intervallo sul punteggio di 0-0. Primo tempo francamente poco spettacolare con le occasioni da gol che si contano sulle dita di una mano monca. I nerazzurri su azione non creano quasi nulla, fatta eccezione per un paio di timidi tentativi da parte di Eder (6,5) e Candreva (6), mentre i clivensi sono quelli che hanno avuto la palla gol più interessante finora con Meggiorini (6,5) che non è riuscito a trovare la porta per questione di centimetri. Per il momento la formazione di De Boer non sta impressionando, pensando soprattutto a non prenderle per poi ripartire eventuale in contropiede, faticando a produrre gioco con una squadra avversaria a sua volta molto compatta in difesa.
Più che a sviluppare gioco, l’undici di Maran pensa a neutralizzare le azioni dei nerazzurri, che finora hanno comunque lasciato molto a desiderare in fase offensiva. Dei ventidue in campo è quello andato più vicino al gol, poco prima dell’intervallo, quando il suo sinistro si è spento sul fondo a pochi centimetri dal palo. Prima dell’intervallo regala una pericolosa punizione dal limite agli avversari che non riescono a concretizzare, ingenuità che sarebbe meglio evitare per non compromettere il risultato della gara.
I primi quarantacinque dell’Inter targata De Boer non rimarranno certo negli annali della storia del calcio, tantomeno nei ricordi dei tifosi nerazzurri. Due conclusioni sterili da parte di Eder e Candreva, per il resto non si ricordano grandi giocate da parte degli uomini del tecnico olandese. In due occasioni tiene sull’attenti Sorrentino, una volta su azione e l’altra su calcio piazzato, senza però trovare lo specchio della porta. un miracolo che non sia stato ancora ammonito dall’arbitro per quello che ha combinato in campo, falloso e mai puntuale negli interventi. (Stefano Belli)
Effettua il suo primo intervento al quarto d’ora del primo tempo quando devia in corner il tiro di Eder. Un’incertezza a inizio secondo tempo rischia di costargli cara quando non esce sul pallone lasciando una bella gatta da pelare a Gobbi. Nel finale fa valere la sua esperienza bloccando più palloni possibili e facendo passare il tempo, superbo inutile nell’uscita su Palacio quando gli impedisce di colpire la sfera di testa.
Subisce parecchi falli e porta a casa diversi calci di punizione per il Chievo. Fa esattamente il suo dovere, proprio come voleva Maran.
Ha dimostrato di aver recuperato pienamente dall’infortunio al crociato patito lo scorso marzo (e a 37 anni è davvero tanta roba), anche se un giocatore della sua esperienza continua a fare troppi errori ingenui.
Sempre dietro le quinte, smista i palloni e cura la fase difensiva con particolari riguardi, cercando di non commettere errori e di non regalare spazi nevralgici agli avversari.
Nella ripresa Sorrentino lo mette in difficoltà non uscendo e lasciando a lui la patata bollente di spazzare via il pallone dall’area di rigore del Chievo. Ogni tanto prova anche il tiro, ma con scarsi risultati.
Iperattivo in mezzo al campo, commette pure tanti sbagli, si sacrifica fin troppo e alla fine viene sopraffatto dai crampi che gli impediscono di portare a termine il match. (RIGONI SV)
A fine primo tempo commette un’ingenuità stendendo Eder e concedendo una punizione dal limite ai nerazzurri proprio a ridosso dell’intervallo, l’unica pecca in una gara di quantità e sostanza.
Procura il giallo (severo) a D’Ambrosio costringendolo a giocare col freno a mano tiraro.
Tocca a lui sbloccare la contesa a inizio ripresa e a mettere ancora più pressione all’Inter e a De Boer, poco dopo sfiora il raddoppio sguazzando nella difesa ballerina dei nerazzurri ma lo trova a pochi minuti dal novantesimo suggellando una prestazione maiuscola. Maran gli concede giustamente la standing ovation. (PARIGINI SV)
A inizio ripresa cerca la porta ma alza troppo il pallone che sorvola la traversa, poi nelle fasi conclusivi del match sfiora il 3 a 0 trovando l’opposizione di Handanovic.
A inizio gara assaggia i tacchetti di Ranocchia, intervenuto duro e doloroso ma senza conseguenze fisiche per lui; prima dell’intervallo sfiora il gol con un sinistro che si spegne a pochissimi centimetri dal palo. Finisce spesso a terra prendendo parte a tantissimi contrasti. (PELLISSIER SV – Rinviato nuovamente l’appuntamento con il centesimo gol in Serie A, ma per un attaccante come lui si tratta solo di una questione di tempo).
Prepara alla perfezione questa partita, innanzitutto punta a non far giocare gli avversari per poi trafiggerli in contropiede, cosa che riesce due volte. Ancora una volta la sua squadra si dimostra solida nell’arco dei novanta minuti di gioco, in grado di mettere in difficoltà qualche avversario con cui abbia a che fare.
Incolpevole sui due gol presi da Birsa, con un colpo di reni nega il gol a Inglese mettendo la palla in calcio d’angolo, evitando che il passivo per l’Inter diventi ancora più pesante.
Rimedia il primo giallo dell’incontro anche se il provvedimento appare fin troppo severo nei suoi confronti, l’intervento era falloso ma non cattivo e gratuito.
Chiusure puntuali e precise nel primo tempo, poi nella ripresa si scioglie e Birsa lo irride in occasione dei due gol.
Al quarto minuto della prima giornata rischia di combinare una frittata bella grossa quando perde palla e falcia Meggiorini appena fuori area, per sua fortuna Irrati lo grazia. Ma non trova mai il pallone, i tifosi nerazzurri che non avevano affatto sentito la sua mancanza si saranno messi le mani nei capelli a vederlo tra i titolari.
Prestazione non esente da errori per l’esterno giapponese che sui gol di Birsa si perde la marcatura del numero 23 clivense.
Lo si nota soprattutto perché batte i calci piazzati, ma su azione non lo si vede mai veramente protagonista. Sarà rimasto deluso chi pensava che l’ex-Siviglia potesse bagnare il suo debutto in Serie A con una prestazione convincente trascinando la squadra al successo. (BROZOVIC SV).
Si ripresenta sui palcoscenici della Serie A con la sua solita indole aggressiva, scornandosi anche con Radovanovic. Fatale un suo disimpegno errato che porta al raddoppio di Birsa. Deve ancora lavorare tanto per ritrovare la forma migliore.
Tra i primi a cercare la porta, trovando però solamente un calcio d’angolo. Sicuramente ci mette tanta buona volontà anche se i risultati non si vedono.
Impegna Sorrentino con un destro insidioso, poi ci prova su calcio di punizione quando però alza troppo il pallone. (Poco prima del novantesimo ha l’occasione di riaprire la partita, ma Sorrentino gli leva il pallone da sopra di testa e dunque niente da fare per il centravanti argentino)
Fresco di rinnovo del contratto con i nerazzurri fino al 2021, vede pochi palloni e anche lui risente della prestazione non proprio esaltante dei suoi. In attesa di tempi migliori.
Prima volta con la maglia nerazzurra, dimostra di non avere ancora i 90 minuti delle gambe e spreca troppi palloni, De Boer avrà bisogno anche di lui. (PERISIC SV)
Decisamente deludente il primo impatto con il campionato italiano, il Chievo gli ricorda che la Serie A non è l’Eredivisie dove tra le big e le altre squadre c’è un abisso, in Italia i tre punti bisogna sudarseli non chiunque. Al tecnico olandese conviene imparare al più presto questa lezione.