Si è conclusa con la debacle dell’Inter di De Boer a Verona contro il Chievo (2-0 per i veneti) ed il pareggio per 2-2 del Napoli sul campo del Pescara. Nella serata di sabato c’è stata anche la pirotecnica vittoria della Lazio al Fratelli d’Italia contro l’Atalanta di Gasperin (4-3 per i biancocelesti) ed il successo di misura del Bologna sul Crotone. Vincono le due squadre di Genova. Il Grifone di mister Juric batte 3-1 la neopromossa Cagliari, passata in vantaggio con un gol di Borriello. La Sampdoria invece ha trionfato per 1-0 ad Empoli, portando così Giampaolo al successo sul campo dove soltanto un anno fa fece degli autentici miracoli. Successo in trasferta anche per il Sassuolo, reduce dalla vittoria in Europa League contro la Stella Rossa nell’andata del preliminare, che ha superato 1-0 il Palermo di Ballardini in Sicilia. Nell’anticipo delle ore 18 di ieri bene il Milan, che ottiene i primi 3 punti della stagione battendo il Torino dell’ex Mihajlovic per 3-2. Donnarumma sugli scudi, con il calcio di rigore parato a Belotti. Nei due anticipi del sabato vittorie per Roma (4-0 all’Udinese) e Juventus (2-1 alla Fiorentina).
Non ce l’ha fatta il sestetto azzurro della pallavolo maschile a superare il muro del Brasile nella finale disputata sabato, quando in Italia erano le 18. I padroni di casa hanno vinto con un meritato 3-0, nonostante gli azzurri abbiano recriminato su almeno 2 punti che col senno di poi avrebbero potuto cambiare l’inerzia della gara. Non è stato però così e l’Italvolley è finita ancora una volta seconda, fallendo l’appuntamento con l’oro olimpico. Grande emozione nel finale sul volto degli atleti italiani, consapevoli di aver perso un’occasione unica e che difficilmente ricapiterà. Di certo non avrà una seconda opportunità Juantorena, che di anni ne ha già 31, mentre potrà riprovarci Zaytsev, che a Tokyo avrà 31 anni.
Terminate le Olimpiadi è tempo di bilanci per la spedizione azzurra. Il numero di medaglie è una conferma di quanto già mostrato quattro anni fa a Londra. Il rammarico forse maggiore arriva dal nuoto e dalla scherma. Tra le delusioni più grandi quella che riguarda Federica Pellegrini, la nostra portabandiera, che non è riuscita nemmeno avvicinarsi al medagliere nella finale dei 200 m. Fortunatamente nel nuoto c’è stata la conferma a livello mondiale di Paltrinieri, che ha vinto i 1500 metri in solitaria. Una gara che ha avuto per protagonista anche Detti, terzo. Tra le imprese più belle si registrano quella di Elia Viviani nell’Omnium, disciplina dove l’Italia si è riscoperta d’oro. Sempre dal ciclismo è arrivata una medaglia di bronzo da Longo Borghini. Gran peccato per la caduta di Nibali invece nella prova maschile, dal momento che lo Squalo si stava giocando una medaglia. Grandi soddisfazioni sono arrivate dalle pedane di tiro. Niccolò Campriani ha vinto due medaglie d’oro, mentre dallo skeet femminile è arrivata una finale tutta italiana, con il successo di Diana Bacosi su Chiara Cainero. Queste Olimpiadi saranno anche ricordate per l’eccezionale performance di Tania Cagnotto, che porta a casa un argento e un bronzo alla sua ultima partecipazione ai Giochi, confermando di essere una delle atlete migliori di sempre.