I consigli per il Fantacalcio 2016-2017 possono spogliarsi si ogni dubbio e condizionale di sorta: il calciomercato estivo si è ufficialmente concluso ed ora abbiamo il quadro completo di acquisti e cessioni per ciascuna squadra di Serie A. Tra i colpi dellultimo minuto il più chiacchierato è stato Matias Fernandez, centrocampista cileno di 30 anni passato dalla Fiorentina al Milan dopo aver trattato con il Cagliari. Vincenzo Montella ha spinto per larrivo di Mati che ha già allenato a Firenze, sarà però da capire il suo inserimento nelle attuali gerarchie rossonere. Avendo lasciato la Fiorentina, Mati Fernandez torna appetibile per tutti i Fantallenatori: in viola aveva ormai poco spazio e quasi mai dall’inizio, al Milan sarà sicuramente più coinvolto anche se rimangono dei dubbi sulla sua titolarità. Fernandez si presenta a Milanello come un trequartista che però potrà, per necessità più che per virtù, arretrare la sua posizione. Cè chi ha ipotizzato un suo impiego nel ruolo di Montolivo, quindi davanti alla difesa: plausibile viste le grandi qualità tecniche di Mati che però non si è quasi mai cimentato in cabina di regia. Nel 4-3-3 di Montella il cileno può agire anche da mezzala, pur essendo più portato ad attaccare che a difendere: in questo caso Bonaventura si sposterebbe probabilmente nel tridente d’attacco. Quanto al punto forte dell’ex viola, i calci piazzati, se la giocherà proprio con Bonaventura: insomma, tutto considerato il neo milanista Mati Fernandez rimane un rischio in termini di Fantacalcio, ma nella vostra Fanta-rosa starà sicuramente meglio di prima.
Tornano anche oggi, giovedì 1 settembre 2016, i nostri consigli per il Fantacalcio 2016/2017. Sono diventati ormai un’abitudine per tanti, per tutti quelli che non vedono l’ora di sorprendere i propri amici (nemmeno poi così amici) della propria lega dopo anni trascorsi a fare da comprimari. La ricerca del dettaglio che può fare la differenza, della motivazione che può far diventare decisivo un giocatore mediocre, sono alla base del nostro spirito. E quante volte vi siete sentiti dire che al Fantacalcio il reparto cruciale è il centrocampo: fucina di voti alti, assist e gol. Chiunque ve l’ha detto era un saggio consigliere: per questo oggi diamo seguito alla sua indicazione, suggerendovi il profilo di due vere scommesse a centrocampo di cui a fine anno, a nostro avviso, non vi pentirete.
Sono le ore in cui si parla di un possibile approdo di Hernanes al Genoa, mentre scriviamo questi consigli per il Fantacalcio 2016/2017. Non sappiamo come andrà a finire la trattativa, ma lasciateci essere impopolari: crediamo che il brasiliano rappresenti uno dei colpi più importanti dell’estate, per il Grifone e non solo. Del resto solo pochi anni fa il giocatore verdeoro veniva pagato 18 milioni dall’Inter, disposta a tutto pur di strapparlo alla Lazio, la squadra dove Hernanes era esploso. Ma né Mazzarri né Mancini seppero trovargli la collocazione adeguata sullo scacchiere tattico, né furono capaci di stimolarlo psicologicamente per farne esprimere al massimo il potenziale tecnico. Dopo una stagione in sordina, allora ecco l’occasione che non ti aspetti: la Juventus, la squadra campione d’Italia, pronta a rilanciare un potenziale campione diventato triste. Allegri ha già studiato per lui un ruolo da playmaker davanti alla difesa e promette di allungargli la carriera, ed Hernanes è pronto ad interpretare a modo suo il ruolo da “volante”, per dirla alla brasiliana. L’entusiasmo non gli manca, l’applicazione neanche: perché allora a Torino non si vede mai il vero Hernanes? Almeno per una volta ci sentiamo di dare la colpa ai tifosi della Juve. Ad Hernanes non perdonano i suoi trascorsi in nerazzurro, fin dal primo pallone giocato con la maglia bianconera piovono fischi, e per quanto Hernanes faccia finta di non sentirli, ogni ululato è una ferita che non guarisce e continua a sanguinare. Sono lontani i tempi felici, quando Hernanes veniva acclamato come un “Profeta”. Ma dove sei finito Hernanes? Dove dobbiamo venirti a cercare? Noi un’idea l’avremmo pure: tornando a ritroso ci vengono in mente i flash di un Hernanes in macchina fuori dai cancelli di Formello, il centro sportivo della Lazio. Ai tifosi biancocelesti che gli chiedono di restare nella Capitale, Hernanes non risponde e nel frattempo piange. Sguardo basso, mani sugli occhi, non sapremo mai se è stato lui a chiedere la cessione o Lotito a venderlo, ma resta il fatto che quel giorno il cuore di Hernanes batteva davvero. I tifosi lo imploravano, parlavano in romano, convinti che lui li capisse lo stesso:”Nun te ne annà, a profé”. Poi gli scarpini regalati ai tifosi, gesto di commiato fatto col cuore, con quegli stessi sostenitori emozionati, che al campione che forse li stava tradendo chiedevano di non piangere più. E se alla Lazio non puoi tornare per ovvie ragioni, presenza di Lotito in primis, il consiglio spassionato è quello di prendere al volo l’occasione Genoa, caro Profeta. Ripartire dalla provincia, da un presidente come Preziosi che ama i suoi gioielli, da un pubblico come quello della Lanterna che ti ergerà a suo paladino, senza se e senza ma, senza penali da scontare, nessuna onta del passato da cancellare. Pensiamo che tu possa essere la nostra scommessa, siamo convinti che a Genova potrai ritrovare te stesso: e magari tornerai anche a sorridere davvero, non più vittima della saudade della Capitale. Abbiamo finito di scrivere, l’affare è saltato a causa di Witsel: Hernanes resta alla Juve, sarà per il prossimo mercato. Vedrai, saremo buoni “profeti”…
Il secondo nome che ci sentiamo di spendere oggi nei nostri consigli per il Fantacalcio 2016/2017 è quello di José Mauri. Passato in prestito secco dal Milan all’Empoli, quella del ventenne argentino con passaporto italiano è una storia strana. Sbocciato nella stagione che farà da preludio al fallimento del Parma, il 19enne mette a segno due gol in Serie A giocando un campionato intero da titolare. Per la cronaca, una delle due reti la mette a segno contro la squadra campione d’Italia, la Juventus, quando invece il suo Parma è retrocesso matematicamente già da tempo. Significa avere carattere, oltre che qualità tecniche. Per queste ragioni il Milan l’estate successiva punta fortemente su di lui strappandolo alla concorrenza. Sembra il coronamento di un sogno, l’inizio di un percorso in continua ascesa. Ma con l’arrivo a Milanello tutto si complica: Mihajlovic sembra proprio non vederlo e il suo agente Dino Zampacorta, nel giorno dell’ufficializzazione del prestito in Toscana gli riserva una frecciata, sostenendo che per il serbo José non era buono nemmeno per scaldarsi. Nonostante il parere del serbo, però, il Milan decide di trattenerlo lo scorso mese di gennaio e di darlo solo in prestito secco per quest’anno. Perché nelle qualità di Mauri ci crede e ha deciso di investire. Poi magari avrà ragione Sinisa, magari Donadoni che lo ha allenato a Parma e ha pronosticato per lui un futuro di spessore verrà smentito, lo stesso Martusciello che lo ha voluto fortemente ad Empoli si pentirà di averlo acquistato, ma in tanto c’è da apprezzare la scelta di José. Un ragazzo pronto a mettersi in gioco, ad investire e a rischiare in prima persona, sfuggendo alla tranquillità, e alla mediocrità, assicurate dall’ombra. Crediamo tu abbia fatto la scelta giusta, José. Magari ripercorrerai le orme di Suso e Niang, tuoi compagni fino a ieri al Milan, rilanciatisi lontano dai riflettori. Perché tornare in provincia non è sempre un passo indietro, in molti casi è un salto verso il futuro. Meglio Empoli per fare insieme una scommessa, meglio la provincia per dimostrare chi sei. (Dario D’Angelo)