Incredibile vittoria conquistata al 93′ dalla Roma che riesce ad avere la meglio di un’ottima Sampdoria grazie ad un rigore conquistato da Dzeko e trasformato dall’infinito capitano giallorosso Francesco Totti che ha sicuramente stravolto l’andamento della gara. Un incontro che è stato sicuramente segnato dalla sospensione decisa dall’arbitro Giacomelli al termine del primo tempo per un vero e proprio nubifragio che si è abbattuto sulla capitale e che ha costretto il direttore di gara a far riprendere il match dopo quasi ottanta minuti di pausa. L’incontro si è aperto con una Sampdoria apparsa subito molto vogliosa di disputare un buon incontro ma che ha dovuto subire già all’8′ il gol da Mohamed Salah che ha sfruttato al meglio un ottimo cross di Perotti ed ha superato Viviano con un colpo di testa alquanto agevole vista la libertà concessagli dal disattento Pavlovic. Dopo un solo minuto al 9′ i capitolini hanno immediatamente sfiorato il raddoppio con El Shaarawy che imbeccato ancora una volta dall’ottimo Perotti, ha però messo sopra la traversa da ottima posizione. Quando i padroni di casa stavano iniziando a giocare il solito ottimo calcio, è arrivato all’improvviso il pareggio blucerchiato nato da un’invenzione di Muriel che ha superato Szczesny con uno strepitoso diagonale al volo su un lancio verticale. Un super gol che ha sicuramente gelato l’Olimpico e non solo visto che lo stesso attaccante colombiano è andato subito vicino alla doppietta personale al 20′ quando un suo preciso diagonale ha costretto l’estremo difensore polacco ad un super intervento in allungo. I padroni di casa non riescono a reagire e subiscono il gioco verticale degli ospiti che riescono anche a passare in vantaggio al 41′, sfruttando una grave disattenzione della retroguardia capitolina difatti, sugli sviluppi di un corner calciato da Alvarez, è Quagliarella a segnare da dentro l’area piccola approfittando delle disattenzioni di Szczesny che non è uscito e di Juan Jesus che ha lasciato libero l’attaccante blucerchiato di colpire indisturbato. Lo stesso numero 27 è andato anche vicinissimo alla terza segnatura quando un suo pregevole colpo di tacco è stato deviato in calcio d’angolo dall’attento portiere giallorosso. Nonostante il cooling break fischiato al 23′ per il gran caldo, sullo stadio Olimpico si abbatte un autentico nubifragio che costringe l’arbitro Giacomelli a non riprendere le ostilità dopo la conclusione del primo tempo. Dopo quasi ottanta minuti di pausa, riprendono le ostilità e mister Spalletti decide di cambiare subito effettuando due cambi, lasciando negli spogliatoi El Shaarawy e Perotti ed inserendo Dzeko e capitan Totti. Anche Giampaolo manda in campo Dodò al posto di Pavlovic. La ripresa però si dimostra tutt’altra partita rispetto ai primi quarantacinque minuti e sfiorano immediatamente il pareggio con Strootman al 46′ con un gran inserimento ed una conclusione a colpo sicuro di destro che Viviano ha respinto con un gran intervento. Al 58′ Dzeko sfiora la rete con una conclusione che l’estremo difensore blucerchiato è bravissimo a deviare in calcio d’angolo e questo è solo il preludio al gol che arriva al 61′ proprio col bosniaco che, lanciato da un’invenzione di Totti, riesce a saltare il portiere e ad appoggiare in rete a porta ormai sguarnita. Ora la Roma ci crede e si butta tutta in avanti e nel giro di due minuti riesce addirittura a creare ben tre occasioni, al 66′ Salah mette sopra la traversa da distanza ravvicinata a colpo sicuro, poi Dzeko prova dal limite dell’area trovando l’istintiva risposta di Viviano che riesce ad allontanare coi piedi, ed infine al 67′ ancora l’egiziano vicino al gol con un tiro da dentro l’area che il portiere avversario riesce ancora una volta a deviare in corner. Al 73′ altra fiammata giallorossa con Totti che serve Dzeko al limite dell’area ma questa volta il centravanti manda in curva col piattone; pochi secondi dopo ancora Salah ormai incontenibile sulla corsia destra prova il diagonale che l’estremo difensore blucerchiato riesce miracolosamente a deviare con la punta delle dita in allungo. Giampaolo corre allora ai ripari e all’80’ fa uscire Dodò che non è mai riuscito a contenere le sortite di Salah, inserendo Skriniar al centro della difesa e dirottando Regini sulla corsia laterale. Nonostante i tentativi dei padroni di casa la partita sembrava indirizzata verso un pareggio tutto sommato meritato quando proprio all’ultimo di gioco, al 93′, proprio il neo-entrato difensore slovacco ha commesso una colossale ingenuità atterrando Dzeko in area di rigore e costringendo l’arbitro Giacomelli a decretare la massima punizione in favore dei padroni di casa. Dagli undici metri si presenta naturalmente la leggenda Francesco Totti che spiazza con freddezza Viviano e corre a prendersi l’abbraccio della curva sud che esplode di gioia. La partita finisce qui, col rigore trasformato dal capitano giallorosso che regala così tre preziosi ed ormai insperati punti alla squadra di Spalletti che è riuscita a stravolgere il deludente primo tempo.
Termina con il risultato di 1-0 in favore dei friulani. Primo tempo avvincente e ricco di colpi di scena. Il Milan inizia bene ma è l’Udinese a creare il pericolo numero uno del match. Incertezza di Romagnoli su Thereau, assist del francese per De Paul che dal limnite dell’area rossonera spara alto. Il Diavolo reagisce in contropiede al 16′. Tre passaggi per innescare la velocità di Carlos Bacca, che sul perfetto assist di Suso si fa però rimontare da Badu poco prima della battuta a rete. Al 22′ uno schema da corner del Milan libera Sosa per la conclusione da posizione centrale: il tiro del Principito viene murato da Felipe. Poco dopo ci prova Paletta con una bordata dai 40 metri ma il difensore non è fortunato. L’Udinese si fa rivedere al 25′ quando Badu approfitta di un’altra incertezza di Romagnoli e regala a Thereau un buon pallone che il francese spreca calciando debolmente. Al 32′ il Milan colpisce la traversa con Sosa, uno dei migliori in campo: l’ex Besiktas raccoglie una sponda di Montolivo e dai 15 metri lascia partire un destro che si stampa sul legno alle spalle di Karnezis. Nel finale ci prova Suso con un mancino deviato in corner. Nella ripresa il Milan perde Antonelli, infortunatosi in uno scontro di gioco e costretto a uscire in barella. Al suo posto Montella getta nella mischia De Sciglio. Al 64′ l’Udinese sfiora il vantaggio con una sventola di Hallfredsson dal limite: il tiro dell’islandese manca il bersaglio grosso di un soffio. Sei minuti più tardi Bacca prova a suonare la sveglia, ma il suo tentativo da posizione impossibile finisce fuori. Nel finale l’Udinese trova inaspettatamente il gol del vantaggio: traversone di Badu, dormita di Abate e girata vincente di Perica, subentrato al 60′ al posto di Thereau. Il Milan prova a reagire ma, nonostante gli 8′ di recupero, il Diavolo incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato.
Il Bologna vince per 2-1 contro il Cagliari nellanticipo di mezzogiorno e mezza di questa terza giornata di Serie A. La squadra di Donadoni reagisce alla sconfitta di Torino (5-1 per i granata) trovando altri 3 punti che sommati ai 3 conquistati nella prima stagionale contro il Crotone fanno quota 6. I sardi restano invece nelle zone basse con 1 punto dopo 3 turni. Le reti dellincontro sono state siglate da Verdi, Di Francesco e Bruno Alves. Il gol che ha sbloccato il match è arrivato al 23esimo da calcio di punizione. Verdi calcia sul primo palo, Storari non la vede partire a causa di Taider ben posizionato a ridosso della barriera e la palla schizza in rete. Il portiere del Cagliari si farà espellere a inizio secondo tempo per unuscita inappropriata che ferma Krejci. Di Francesco, reduce da una doppietta con lUnder 21, subentra a Destro e subito realizza il gol del 2-0. Da applausi però lassist di Krejci. Il ceco elude con un paio di finte lintervento di due avversari e tocca in mezzo per Di Francesco che a porta libera non sbaglia. Bruno Alves all83esimo riapre il match, anche lui con un calcio di punizione. Parabola potente che si infila sotto la traversa. Ma non basta il Cagliari non ha più energie e il Bologna si prende i tre punti. Per quanto riguarda i cartellini, oltre al rosso di Storari (espulsione diretta per lui), Abisso ha avuto il suo bel da fare. Quattro ammonizioni, tre ai sardi (Barella, Ionita e Bruno Alves) e una ai felsinei (Dzemaili). Rastelli ha dovuto effettuare la prim sostituzione al 55esimo: Rafael va in porta sostituendo Barella. Poco dopo per il Cagliari dentro anche Tachtsidis per un deludente Murru. Donadoni invece azzecca la mossa giusta inserendo Federico Di Francesco per Mattia Destro. Rastelli prova a riaprile mandando in campo Farias per Sau e per poco il brasiliano non segna. Dopo aver trovato il 2-0 il Bologna effettua due sostituzioni: dentro Torosidis e Viviani, fuori Masina e Nagy.
Il Napoli risolve la pratica Palermo in 20 minuti, dal 46 a 65, rimandando al mittente i dubbi emersi un un primo tempo troppo bloccato, anche causa (e merito) rosanero: De Zerbi e Possanzini, che sostituisce il neo tecnico dei siciliani causa squalifica in panchina, ci mettono del loro, scardinando una resistenza fatta di 10 uomini più il portiere dietro la linea del pallone per gran parte della prima frazione che funzionava, togliendo Embalo e lasciando spazio a sinistra alla discesa di Ghoulam, subito decisivo. Se è vero che le partite si decidono spesso per questione di episodi, ecco, questo è uno di quai casi: Hamsik, fin lì quasi assente, trova il gol da campione e apre la strada alla vittoria larga dei partenopei, concretizzatasi poi grazie alla doppietta di Callejon. Il secondo anticipo della terza giornata di Serie A finisce dunque con il tris azzurro al Palermo, prologo prezioso e incoraggiante al debutto in Champions per il Napoli, martedì a Kiev; segnale preoccupante, di contro, per il Palermo, che dovrà trovare la forza necessaria all’interno della propria rosa per affrontare e vincere la sfida più grande, quella della salvezza.
La Juventus batte il Sassuolo 3-1 e vola a quota 9 punti in classifica. Per la formazione bianconera un grande dominio, dall’inizio alla fine: nel primo tempo la squadra di Massimiliano Allegri schiaccia sull’acceleratore e in 27 minuti chiude la partita grazie alla doppietta di Gonzalo Higuain (che sale a quota 3 gol in campionato) e al timbro di Miralem Pjanic, che come era capitato al Pipita segna all’esordio con la maglia della Juventus. Il Sassuolo nel finale del primo tempo accorcia le distanze con Luca Antei (brutta uscita di Buffon) e prova nella ripresa ad alzare il ritmo, creando un paio di occasioni; la Juventus però ha tante opportunità per rendere il punteggio ancora più pesante, ma un po’ per eccesso di “stile” e un po’ per la maggiore attenzione della retroguardia neroverde il risultato non cambia più.
Marcatori: 47′ Hamsik, 50′ Callejon, 65′ Callejon
Posavec, Rispoli, Goldaniga, Rajkovic, Aleesami, Hiljemark, Gazzi, Jajalo (dal 55′ Bruno Henrique), Embalo (dal 46′ Nestorovski), Diamanti, Sallai (dall’83’ Bentivegna). All. De Zerbi (Possanzini)
Reina, Maggio, Raul Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Zielinski (dal 73′ Allan), Jorginho, Hamsik, Callejon (dal 70′ Mertens), Milik (dal 66′ Gabbiadini), L. Insigne. All. Sarri
Arbitro: Massa di Imperia
Marcatori: 4′ Higuain (J), 9′ Higuain (J), 27′ Pjanic (J), 33′ Antei (S)
Buffon; Benatia, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Khedira (73′ Hernanes), Lemina, Pjanic, Alex Sandro; Dybala (87′ Pjaca), Higuain (70′ Mandzukic). Allenatore: Massimiliano Allegri
Consigli; Gazzola, Antei, Acerbi, Peluso; L. Pellegrini (57′ Iemmello), Magnanelli, Duncan; Politano, Matri (57′ Missiroli), Ragusa (80′ F. Ricci). Allenatore: Eusebio Di Francesco
Arbitro: Marco Di Bello
Ammoniti: Gazzola (S), Benatia (J), F. Ricci (S)
Marcatori: 88′ Perica
G. Donnarumma; Abate, Paletta, A. Romagnoli, Antonelli (52′ De Sciglio); A. Poli (85′ Lapadula), Montolivo, Sosa (78′ Honda); Suso, Bacca, Bonaventura. A disp.: Gabriel, Plizzari, Calabria, Ely, Vangioni, Gustavo Gómez, Locatelli, Pasalic, Luiz Adriano. All. Montella.
Karnezis; Widmer, Danilo, Felipe, Armero; Badu, Kums, Hallfredsson; Théréau (60′ Perica), De Paul (88′ Angella); D. Zapata (85′ Matos). A disp: Scuffet, Wague, Adnan, Fofana, Bali, Kone, Evangelista, Peñaranda, Ewandro. All.: Iachini.
Calvarese
28′ Bacca (M), 33′ Felipe (U), 62′ Badu (U), 73′ Perica (U), 73′ De Paul (U), 94′ Armero (U)
Marcatori: 23′ Verdi (B), 29′ st F. Di Francesco (B), 38′ st Bruno Alves (C)
Da Costa; Krafth, Gastaldello, Oikonomou, Masina (31′ st Torosidis); Dzemaili, Nagy (41′ st Viviani), Taider; Verdi, Destro (24′ st F. Di Francesco), Krejci. A disp.: Sarr, Ravaglia, Helander, A. Ferrari, I. Mbaye, Morleo, Pulgar, Mounier, Floccari. All.: Donadoni
Storari; Isla, Salamon, Bruno Alves, Murru (22′ st Tachtsidis); Padoin, D. Di Gennaro, Ionita, Barella (11′ st Rafael A.); Sau (28′ st Farias), Borriello. A disp.: Pisacane, Ceppitelli, Bittante, M. Capuano, Giannetti, Munari, Melchiorri. All.: Rastelli
Arbitro: Rosario Abisso
Ammoniti: Barella (C), Ionita (C), Bruno Alves (C), Dzemaili (B)
Espulsi: Storari
Salah (R) all’8′, Muriel (S) al 18′, Quagliarella (S) al 41′ p.t.; Dzeko (R) al 16′, Totti (R) su rigore al 48′ st.
Szczesny; Florenzi, Manolas, Juan Jesus, Bruno Peres; Nainggolan (dal 40′ s.t. Iturbe), De Rossi, Strootman; Salah, Perotti (dal 1′ st Totti), El Shaarawy (dal 1′ st Dzeko). (Alisson, Lobont, Emerson, Seck, Fazio, Gerson, L. Paredes, Marchizza). All. Spalletti.
Viviano; Sala, Silvestre, Regini, Pavlovic (dal 1′ st Dodò, dal 36′ s.t. Skriniar); E. Barreto, Torreira, Linetty; R. Alvarez; Quagliarella, Muriel (dal 17′ st Budimir). (Puggioni, Krapikas, P. Pereira, Eramo, Palombo, Cigarini, Bruno Fernandes, Praet, Schick). All. Giampaolo.
Giacomelli di Trieste.
Ammoniti Sala (S) per gioco scorretto, De Rossi (R) per proteste, Juan Jesus (R) per gioco scorretto, Skriniar (S) per gioco scorretto.
Espulso R. Alvarez (S) per proteste al 48′ s.t.