Un pareggio allo stadio Bentegodi nella terza giornata del campionato di Serie A. Due gol che nascono da palla inattiva e da situazioni di mischie in area di rigore: il Chievo passa in vantaggio con Alessandro Gamberini ma è un altro difensore, Stefan De Vrij, che realizza il pareggio e timbra così il primo gol in Serie A dopo aver saltato tutta la stagione scorsa per infortunio. Simone Inzaghi non è soddisfatto del pareggio esterno: la sua Lazio aveva giocato una partita coraggiosa prima della sosta contro la Juventus e, pur nella sconfitta, aveva mostrato ottime cose e soprattutto una buona organizzazione tattica e difensiva, che aveva concesso davvero poche occasioni ai campioni dItalia. Inzaghi ha sottolineato come la sua Lazio, nella partita del Bentegodi, abbia invece fatto qualche passo indietro e sia stata poco aggressiva, permettendo al Chievo di avvicinarsi troppe volte alla porta di Marchetti. Una tendenza che dovrà cambiare se la Lazio vorrà tornare a giocarsi le posizioni che portano in Europa.
Allo stadio Bentegodi di Verona il Chievo viene bloccato in casa dalla Lazio con il risulato di 1 a 1. Nel primo tempo non si va oltre ad un colpo di testa di Cacciatore al 16′ parato da Marchetti ma, ad inizio ripresa, la partita si ravviva prima con la rete di testa di Gamberini al 51′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Birsa, ma al 55′ il neo entrato Keita Balde ispira in modo decisiva il pareggio attribuito a De Vrij, bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto per spingere il pallone in rete a ridosso della linea di porta. Nel tempo rimanente sono ancora i giocatori clivensi a cercare maggiormente il nuovo vantaggio con Cacciatore al 58′ e Gamberini al 61′ con un’opportiunità per i laziali che fa venire i brividi ai tifosi di casa ma che non sollecita nemmeno Sorrentino. Le statistiche della partita sorridono maggiormente al Chievo che, oltre al punto in classifica, si aggiudica il possesso palla con il 54%, nonostante le difficoltà iniziali. Le conclusioni totali rivelano che la Lazio ha cercato il goal con maggiore insistenza, 9 a 6 tiri complessivi, ma la formazione di Maran è stata comunque più precisa con 4 tentativi a 3 nello specchio della porta, 2 quelli di Gamberini, e costringendo Marchetti a 3 parate, di cui fondamentali, contro le sole 2 semplici di Sorrentino. L’incisività clivense è sottolineata pure dal 4 a 1 nelle occasioni da goal, 2 per parte per Gamberini e Cacciatore. A gioco in corso la Lazio ha pagato le 5 palle perse da Kishna mentre Dainelli, sul fronte opposto, ha saputo recuperarne ben 6. L’arbitro Orsato della sezione di Schio, oltre ad aver fischiato i due time out al 25′ minuto del primo e del secondo tempo a causa del gran caldo di oggi a Verona, ha inoltre estratto il cartellino giallo 7 volte, la maggior parte nel finale della partita, con due ammoniti nel Chievo, ovvero Hetemaj e Cesar, e 5 tra le fila dei laziali, cioè Biglia, Milinkovic-Savic, Basta, Felipe Anderson e Radu. (Alessandro Rinoldi)
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