La Spagna rischia di saltare il Mondiale: la Fifa ha inviato una lettera alla Real Federacion ricordando che qualsiasi ingerenza di terzi nella politica federale potrebbe costare l’esclusione dalle competizioni internazionali. Non si tratta del primo avvertimento: accadde anche nel 2008, poi tutto fu sistemato. L’Italia però segue con attenzione la vicenda, visto che un’esclusione porterebbe ad un ripescaggio e di conseguenza accenderebbe le speranze azzurre di partecipare alla rassegna del 2018 in Russia. Per ora comunque restano basse, ma i giochi di potere spagnoli sono rischiosi e il fatto che di mezzo possa finirci l’Italia aumenta l’eco mediatica. Qual è il problema? Il caso riguarda l’arresto di Angel Maria Villar, storico e potente numero uno della Federcalcio di Madrid, nonché ex vicepresidente della Fifa e della Uefa, che ora è agli arresti domiciliari. In manette nell’ambito dell’operazione Soule con il figlio Gorka, è uscito dal carcere dopo 10 giorni. Le accuse sono di appropriazione indebita, truffa, falso e corruzione. Il Consiglio superiore dello Sport ha chiesto che vengano rifatte le elezioni dopo l’arresto di Villar, ma l’articolo 13 dello Stato della Fifa prevede che «ogni membro deve amministrare la propria Federazione in modo indipendente e assicurarsi che non arrivi nessuna ingerenza da parti terze.
SPAGNA A RISCHIO MONDIALE, L’ITALIA ORA SPERA
La Federazione spagnola è un ente privato con competenze pubbliche delegate e gode solo del 3% di fondi pubblici. Per il Consiglio superiore dello Sport al di sopra della legge sportiva c’è la legislazione nazionale, soprattutto ora che c’è da chiudere la gestione di Villar e fare pulizia. Alcuni mesi fa è stato presentato un ricorso al Tad, Tribunale amministrativo dello sport, per promuovere la ripetizione del processo elettorale federale, ma la decisione è stata rimandata al Consiglio di Stato. La Fifa si è quindi mossa e ammonito la Spagna. Stando a quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Pais, il governo spagnolo non incontrerà la Fifa fintantoché non arriverà la decisione sulle elezioni nella Federcalcio spagnola. Nonostante il rischio esclusione dai Mondiali, l’organo amministrativo difende la sua posizione. E lo scenario si è complicato al punto tale che non è chiaro come possa evolversi la situazione: «Nessuno dei tre attori nel conflitto dichiara apertamente le sue intenzioni, con il Premier Mariano Rajoy, il ministro Inigo Méndez de Vigo, il presidente federale “ad interim” Juan Luis Larrea e anche il presidente della Fifa Gianni Infantino che non prendono in considerazione l’eventuale esclusione della Spagna dal Mondiale, scrive il giornale. Se però fossero ordinate le nuove elezioni, la Fifa interpreterebbe la decisione come un attacco frontale allo statuto.