Arrivata la rielezione, il presidente della ha anche rilasciato le prime dichiarazioni dopo la votazione che lo ha visto superare lavversario Andrea Abodi alla terza tornata, dopo che le prime due erano state annullate per il mancato raggiungimento della soglia minima dei voti necessari a essere eletto. Do atto al mio sfidante della correttezza ha esordito Tavecchio, come si legge sulla Gazzetta dello Sport e adesso la forza che ci divideva dovrà essere utilizzata per essere uniti. Tavecchio ha voluto dare un segnale di unità per il bene del calcio italiano: lo si è visto provato dalla febbre e anche commosso per la rielezione. Nei ringraziamenti non ha dimenticato la famiglia, in particolare il fratello che è sofferente. Ha parlato anche Abodi, che ha voluto lanciare una frecciata agli arbitri il cui 2% ha inciso almeno psicologicamente: lo sconfitto ha detto di sentirsi amareggiato e mortificato dal fatto che non ho mai sentito nominare il secondo candidato o la Lega B – di cui Abodi è stato presidente a lungo, NdR – nè il lavoro e la collaborazione data al corpo arbitrale in 6 anni e mezzo. Il riferimento è al discorso tenuto da Marcello Nicchi, numero 1 dellAssociazione Italiana Arbitri.
Carlo Tavecchio è il nuovo presidente della FIGC battendo Andrea Abodi; meglio, viene rieletto per il secondo mandato consecutivo e dunque, dopo i quattro anni trascorsi, è nuovamente a capo della Federcalcio italiani e si prende la seconda elezione dopo quella del 2014. Lelezione di Tavecchio è arrivata alla terza e ultima votazione, come era da previsione: anche la seconda tornata infatti non è stata decisiva per lassegnazione della poltrona, visto che nessuno dei due candidati era riuscito a prendere i due terzi dei voti che erano conditio sine qua non per chiudere il discorso. Alla fine dunque è servito un terzo voto, e qui Tavecchio, che era il grande favorito della vigilia, è stato rieletto con il 54,03% dei voti lasciando allo sfidante Abodi il 45,07%. Per i prossimi due anni quindi sarà ancora Tavecchio il presidente della FIGC; esattamente come il suo predecessore Giancarlo Abete viene rieletto per il secondo mandato consecutivo, nessun altro era riuscito nellimpresa anche se qualche presidente del passato aveva ottenuto due mandati non consecutivi (ultimi a riuscirci, a parte i due succitati, Franco Carraro e Artemio Franchi).
La prima votazione per eleggere il nuovo presidente della FIGC è andata a vuoto: lo avevamo preannunciato ed era facile prevederlo, perchè la posizione dei vari organi era piuttosto chiara. Per essere eletto presidente alla prima votazione sarebbe servita la maggioranza per i tre quarti dell’intera assemblea votante: Carlo Tavecchio è in vantaggio su Andrea Abodi, ma la percentuale in suo favore è del 56%. Servirà dunque una seconda votazione: in questo caso per l’elezione a presidente della Federcalcio occorreranno i due terzi dei votanti, e dunque il 66,67%. All’Hotel Hilton di Fiumicino in ogni caso si stanno confermando i pronostici della vigilia, ovvero si va verso una rielezione di Tavecchio che è già stato in carica negli ultimi quattro anni. Difficile che Abodi possa rimontare viste le premesse, ma l’ex presidente della Lega Serie B spera comunque di sovvertire tutto nelle prossime votazioni.
Manca sempre meno allelezione del nuovo presidente della FIGC: possibile che per eleggerlo si vada alla terza votazione (quando basterà la maggioranza semplice) ma intanto si sono conclusi gli interventi allassemblea dellHotel Hilton di Fiumicino. Le varie parti in causa hanno espresso la loro preferenza: Damiano Tommasi, presidente dellAssociazione Italiana Calciatori, ha per esempio confermato lappoggio ad Andrea Abodi affermando che vedo molte catene legate alle poltrone in questa federazione, auspico con lui un percorso di condivisione e partecipazione che negli ultimi anni è mancato. Si è invece schierato a favore di Carlo Tavecchio Renzo Ulivieri, con lAssociazione Allenatori, affermando che da quando è presidente ha fatto un buon lavoro sia a livello nazionale che internazionale. Per Maurizio Beretta, presidente della Lega Serie A, lauspicio è quello di muoversi per aggregare le componenti e giocare di squadra e ha rafforzato la rielezione di Tavecchio; a favore di Abodi la Lega Pro che, attraverso le parole di Gabriele Gravina, ha detto che ci piacciono le sue idee inclusive. Per lelezione alla prima votazione serviranno i tre quarti dei voti; alla seconda i due terzi. Staremo dunque a vedere quello che succederà.
Il nuovo presidente della – per il quadriennio 2006-2010 – sarà eletto oggi pomeriggio, nel corso dellassemblea in corso di svolgimento presso lHotel Hilton di Fiumicino. Due gli sfidanti allelezione: da una parte Carlo Tavecchio, presidente uscente, dallaltra Andrea Abodi che è lex numero 1 della Lega Serie B. I pronostici? Al momento Tavecchio sembra essere leggermente in vantaggio. Ci sono già alcune indiscrezioni: Marcello Nicchi, presidente dellAssociazione Italiana Arbitri, ha già fatto sapere che lindicazione sia quella di votare a favore di Tavecchio, si è già espresso anche Adriano Galliani che ha parlato del buon lavoro svolto dal presidente uscente e dunque confermato che il Milan darà a lui il suo voto. Lassemblea si è aperta con le parole di Giovanni Malagò: il presidente del Coni ha fatto sapere di aver provato a trovare ununità per le candidature. Non è successo ed è la vita, ma devo invitare chiunque vincerà a dare segnali per non costruire steccati o muri rimanendo nelle sue posizioni.
A votare per lelezione del presidente della Federcalcio saranno 270 persone: al primo scrutinio servirà il dei voti e, come abbiamo detto, Tavecchio è in pole position. Anche Claudio Lotito è dalla sua parte: Andare contro di lui è un suicidio ha affermato il patron della Lazio in un faccia a faccia con Mauro Baldissoni (lo riporta transfermarkt.it) che invece, come direttore generale della Roma, sembra essere a favore di Abodi. Ripercorrendo la storia dei presidenti FIGC, scopriamo che Tavecchio succede a Giancarlo Abete che ha ricoperto la carica tra il 2007 e il 2009; nel nuovo millennio prima di lui cerano stati Gianni Petrucci (2000-2001, nello stesso periodo anche Presidente del Coni e Commissario Straordinario), Franco Carraro (che lo era stato anche tra il 1976 e il 1978) e i due Commissari straordinari Guido Rossi e Luca Pancalli, durante lera di Calciopoli. I primi due presidenti, tra il 1898 e il 1905, furono invece Luigi DOvidio e Mario Vicary. Tra il 1959 e il 1961 il presidente della Federcalcio era stato Umberto Agnelli, che a ventidue anni era diventato anche numero 1 della Juventus (lasciando ufficialmente nel 1962).