Prende il via oggi, almeno a livello di qualificazioni femminili: in attesa del primo turno nei tabelloni principali (giovedì), il torneo di tennis apre le sue porte e inaugura di fatto un periodo della stagione transitorio. Si gioca infatti sui campi in cemento del Nord America (ora nel deserto della California, poi sarà a Miami) ma presto si passerà alla terra rossa e ai grandi appuntamenti di Madrid e Roma (oltre a Barcellona e Montecarlo per gli uomini e Stoccarda per le donne) che condurranno al Roland Garros. Indian Wells è considerato il quinto Slam: non solo perchè si gioca su un periodo di due settimane (qualcosa meno), ma anche per la qualità delle strutture che accolgono i giocatori.
E il primo Master 1000 dellanno a livello ATP, ed è un Premier Mandatory per la WTA: siamo dunque nella categoria appena inferiore ai Major, e non cè dubbio alcuno che, al netto delle Olimpiadi – che però sono ogni quattro anni – e del Master (riservato ai primi otto giocatori della classifica), questo sia lappuntamento più prestigioso con lesclusione degli Slam. Esiste dal 1974 e ha cambiato nome nel 2009 (prima era conosciuto come Pacific Life Open); solo per rimanere ai giocatori in attività, Novak Djokovic ha vinto le ultime tre edizioni più quelle del 2008 e 2011, Roger Federer ha quattro titoli e tre sono quelli di Rafa Nadal.
In campo femminile Serena Williams ha vinto in due occasioni (1999 e 2001) ma non lo ha giocato per oltre dieci anni; due titoli per Viktoria Azarenka e Maria Sharapova, uno per la nostra Flavia Pennetta che, prima degli Us Open, si era presa qui nel 2014 il successo più prestigioso in carriera (battendo in finale una Agnieszka Radwanska condizionata da un infortunio subito in corso d’opera).
La doppietta Indian Wells-Miami è considerata di grandissimo prestigio, anche perchè i tornei sono attaccati e dunque rimanere al top per quasi un mese di fila è impresa ardua; i nomi migliori si sfideranno qui ma prima, come già detto, toccherà alle qualificazioni. Le donne partono oggi: a Indian Wells il fuso orario è di nove ore indietro rispetto allItalia, dunque saranno le 20 nel nostro Paese quando si darà via alle ostilità.
Alla ricerca di un posto nel tabellone principale cè Francesca Schiavone: la Leonessa, allultima stagione in carriera, affronta lucraina Kateryna Kozlova sul campo numero 4. Sarà il terzo match di giornata, dunque facile prevedere che arriverà poco prima della mezzanotte nella migliore delle ipotesi; la testa di serie numero 1 nel tabellone delle qualificazioni è la cinese Shuai Peng, già semifinalista agli Us Open (2014); ci sono altri nomi illustri, come quello della veterana Daniela Hantuchova, delle tedesche Carina Witthoeft e Mona Barthel e della slovacca Anna Schmiedlova – che sfida subito Varvara Lepchenko. Questo a conferma della qualità e dellalto livello che vedremo in campo.
(Claudio Franceschini)