Veste la prima maglia gialla, essendo al comando della classifica del Tour de France 2017 grazie alla vittoria nella cronometro che si è chiusa pochi minuti fa a Dusseldorf. Naturalmente, al termine della prima tappa la classifica generale coincide con l’ordine d’arrivo, a maggior ragione perché nelle cronometro non vengono assegnati abbuoni. Grande gioia per Thomas, che dopo la delusione del ritiro al Giro d’Italia indossa per la prima volta in carriera la maglia di leader al Tour de France. La festa è doppia per il Team Sky, che si gode anche l’eccellente prestazione prestazione di Chris Froome, che ha guadagnato 35″ su un deludente Richie Porte (il grande sconfitto di giornata), 36″ su Nairo Quintana, 38″ su Thibaut Pinot, 39″ su Romain Bardet, 40″ su Fabio Aru, 42″ su Alberto Contador e Jakob Fuglsang, 1’01” su Esteban Chaves, che dimostra di non essere arrivato in grande forma al via di questo Tour de France. Distacchi comunque davvero ridottissimi fra quasi tutti gli uomini più attesi della Grande Boucle. Froome escluso, naturalmente, perché il britannico al primo giorno ha già messo via un buon gruzzolo di secondi. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
1. Geraint Thomas (Gbr, Sky) 16’04”
2. Stefan Kung (Svi, Bmc) a 5″
3. Vasil Kiryienka (Bie, Sky) a 7″
4. Tony Martin (Ger, Katusha Alpecin) a 8″
5. Matteo Trentin (Ita, Quick Step) a 10″
6. Chris Froome (Gbr, Sky) a 12″
7. Jos Van Emden (Ola, Lotto NL-Jumbo) a 15″
8. Michal Kwiatkowski (Pol, Sky) s.t.
9. Marcel Kittel (Ger, Quick Step) a 16″
10. Edvald Boasson Hagen (Nor, Dimension Data) s.t.
Non si può parlare degli uomini di classifica del Tour de France 2017 senza citare un certo Alberto Contador, un veterano della Grande Boucle. Lo spagnolo, capitano della Trek-Segafredo, vinse il Tour de France nel 2007 e nel 2009; poi gli fu revocato il successo del 2010 e da allora il suo rapporto con il Tour si è fatto decisamente complicato, fra dolorosi ritiri e prestazioni non esaltanti, a differenza di quanto gli riesce sempre tutto bene al Giro d’Italia oppure alla Vuelta. Alberto Contador ha 34 anni e mezzo e, se riuscisse a vincere questo Tour de France, diventerebbe uno dei più vecchi vincitori di sempre, eppure affronta la sfida con la solita determinazione, potendo contare su una classe sconfinata ma anche su coraggio e fantasia. Ecco dunque le parole dello spagnolo alla vigilia: “Nel 2014 (quando poi cadde e dovette ritirarsi, ndR) dissi che mi trovavo nella migliore forma di sempre: dai dati che ho, non mi sento in una situazione molto differente”. Quanto al percorso del Tour 2017, il giudizio di Contador è sintetico ma interessante: “Questo è un Tour atipico, può succedere di tutto, non sarà facile controllare la corsa”. Forse proprio su questo confida Alberto, al quale i colpi di scena sono sempre piaciuti… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Parlando degli uomini più attesi per la classifica del Tour de France 2017, è inevitabile ora concentrare la nostra attenzione su Romain Bardet, la grande speranza dei padroni di casa francesi. Lanno scorso il capitano della Ag2R-La Mondiale chiuse al secondo posto alle spalle solo di Chris Froome e vincendo anche una delle tappe più importanti, quella con arrivo a Saint Gervais Mont Blanc. Ora però tutti i suoi connazionali sperano che Bardet possa interrompere un digiuno che si è fatto ormai molto lungo, visto che la Francia non vince il Tour dal 1985, anno dellultimo trionfo di Bernard Hinault. Bardet è consapevole che le pressioni su di lui sono forti, ma confida sul fatto di avere ormai una certa esperienza; per il resto, non si sbilancia troppo: Il ciclismo è unequazione con tante incognite. Potrei per esempio andare più forte dellanno scorso ma classificarmi peggio. Vedo Porte sullo stesso livello di Froome, e il fatto che ci siano solo tre arrivi in salita vuol dire che bisognerà sfruttare le opportunità in ogni momento utile. Infine Bardet indica le tappe che potrebbero essere più importanti del previsto: Le montagne del Massiccio Centrale potranno sorprendere molti. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Altro uomo di classifica per il Tour de France 2017 sarà laustraliano Richie Porte, attorno al quale si respira unaria che è un mix di fiducia e scetticismo. Porte infatti negli ultimi anni è diventato uno dei migliori corridori al mondo per le brevi corse a tappa ed inoltre potrà contare su una squadra davvero forte come la Bmc, compresi Damiano Caruso e Alessandro De Marchi, tuttavia non è mai riuscito nella sua carriera ad essere protagonista fino in fondo in un grande Giro di tre settimane, dove il miglior risultato di Porte è stato il quinto posto proprio al Tour de France dellanno scorso. Dunque cè grande curiosità circa le sue possibilità, una situazione simile a quella vissuta allultimo Giro dItalia da Tom Dumoulin, un altro che sulle tre settimane aveva sempre avuto problemi. Richie Porte spera di imitare lolandese, intanto alla vigilia della partenza ha dichiarato: Non sarà solo un confronto tra due cavalli, tra me e Froome (suo ex compagno di squadra, ndR). Io so di avere una grande opportunità e voglio giocarmela fino in fondo. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Proseguendo la nostra panoramica sugli uomini di classifica per il Tour de France 2017, dopo Chris Froome è doveroso citare Nairo Quintana. Il colombiano ha partecipato per tre volte al Tour de France e ha ottenuto due secondi e un terzo posto. Ruolino impressionante, ma adesso Quintana deve lanciare lassalto alla maglia gialla, anche se sul capitano della Movistar ci potrebbe essere lincognita delle fatiche del Giro dItalia, chiuso al secondo posto. Il colombiano però può sorridere per le gerarchie interne alla squadra: ci sarà anche Alejandro Valverde, ma qui Nairo sarà il nostro unico leader, ha affermato Eusebio Unzue. Tiene banco il tema del percorso di un Tour de France anomalo, con pochi km a cronometro ma anche tre soli arrivi in salita: Il rivale principale è Froome e avrei preferito più arrivi in salita, ma sono qui per vincere, è il proclama di Quintana. La diminuzione dei capponi potrebbe portare a un cambio di strategia da parte del colombiano, che molti giudicano troppo attendista nonostante la sua forza in salita: Il percorso mi farà essere più audace del solito. La sfida è lanciata! (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Parlando della classifica del Tour de France 2017 prima ancora che la corsa abbia inizio, inevitabilmente sfruttiamo le parole degli uomini più attesi per la lotta per la maglia gialla finale a Parigi. Sotto i riflettori naturalmente Chris Froome, come è giusto che sia per chi ha vinto tre degli ultimi quattro Tour de France: finora il 2017 del capitano del Team Sky non è stato esaltante (nemmeno una vittoria), per cui molti pensano che questa sia loccasione buona per rovesciare il dominatore degli scorsi anni. Froome sa di essere nel mirino e sa pure che il percorso questanno è stato disegnato per dargli fastidio, riducendo a soli 36,5 km le cronometro ma anche le grandi salite. Le tappe di montagna offriranno molti trabocchetti più che i classici arrivi in salita, che saranno solamente tre, e sappiamo che tradizionalmente Sky preferisce avere il controllo della situazione piuttosto che affidarsi allinventiva. Chris Froome nelle dichiarazioni della vigilia non ha nascosto il fatto che avrebbe gradito un Tour un po diverso: Ai miei occhi, una grande corsa a tappe deve premiare un corridore completo. Mi piacerebbe un percorso del Tour de France più equilibrato. Ho visto il Giro alla tv, è stato incredibile. Spero che il Tour abbia buttato un occhio sulle dinamiche che può creare un percorso che includa le crono. Una frecciata pesante, se si pensa che Froome ha sempre incentrato la propria stagione sul Tour: indicare come modello il Giro (che non corre dal 2010), è un messaggio molto chiaro (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
Oggi la classifica del Tour de France 2017 comincerà a prendere forma: sarà subito battaglia fra i big per conquistare la prima maglia gialla di questa edizione del Tour, dal momento che si comincia con una cronometro individuale di 14 km a Dusseldorf, in Germania. Distanza forse troppo breve per incidere in modo significativo nelleconomia complessiva di questo Tour de France, tuttavia come tutte le prime tappe dei grandi Giri la prova odierna avrà un sapore speciale, perché non mette in palio solamente la vittoria di giornata, ma pure il simbolo del primato. Obiettivo che fa gola a molti, in questo caso naturalmente in particolare gli specialisti delle prove contro il tempo. Tra gli uomini più attesi potrebbe essere una buona giornata per Chris Froome, tre volte vincitore nelle ultime quattro edizioni e cronoman di eccellente livello, ma anche per Richie Porte, un altro ottimo specialista delle prove contro il tempo.
In generale però le cronometro non saranno molto importanti per la classifica del Tour de France 2017, dal momento che in seguito avremo solo unaltra prova contro il tempo, di 22,5 km a Marsiglia al penultimo giorno di corsa. Sarà dunque unedizione del Tour che si deciderà in montagna: questa non è una brutta notizia per Froome, che va molto forte anche in salita, ma certamente farà più piacere a chi avrebbe pagato dazio dal keniano bianco a cronometro, come ad esempio Nairo Quintana e anche il nostro Fabio Aru.
Sul colombiano pesa caso mai lincognita delle fatiche del Giro dItalia che il capitano della Movistar ha chiuso poco più di un mese fa al secondo posto, mentre per il sardo della Astana linfortunio che gli ha impedito di partecipare proprio al Giro 100 potrebbe adesso rivelarsi un vantaggio, dal momento che il disegno di questo Tour de France strizza locchio ad Aru e che la condizione mostrata domenica scorsa al Campionato Italiano è sicuramente di ottimo livello.
Naturalmente ci saranno anche le altre classifiche. In primo piano la classifica a punti, caratterizzata dalla maglia verde che ormai da diverse edizioni è dominio totale del campione del Mondo Peter Sagan, che lha conquistata per cinque volte consecutive a partire dal 2012 e punta alla sesta, che eguaglierebbe il record assolto del tedesco Erik Zabel, che vinse la classifica a punti appunto per sei volte, per di più consecutive come riuscirebbe a fare anche Sagan in caso di un nuovo trionfo.
Ancora più amata dai francesi è però liconica maglia a pois che viene indossata dal leader della classifica del Gran Premio della Montagna: negli ultimi quattro anni per due volte si è imposto il polacco Rafal Majka (2014 e 2016), ma ancora più significative sono le affermazioni di Nairo Quintana nel 2013 e di Chris Froome nel 2015, simbolo di uno strapotere in salita da parte di campioni che avevano altri obiettivi prioritari rispetto a quello di andare a caccia di punti per i Gpm. Infine la classifica dei giovani, quella della maglia bianca, il cui albo doro ha poco da invidiare a quello della classifica generale, visto che tutti i migliori talenti del ciclismo mondiale: lanno scorso il primo posto andò al britannico Adam Yates.