DIRETTA UNGHERIA-PORTOGALLO (RISULTATO FINALE 0-1): FINE GARA
Il Portogallo amministra bene il vantaggio decidendo di mantenere il possesso del pallone tenendo il ritmo basso. L’Ungheria non può far granchè. La pressione impostata dai padroni di casa non è costante e spesso i giocatori ungheresi demordono, vista la tecnica di palleggio degli avversari e la fastidiosa inferiorità numerica. Al 66esimo però Dzsudzsak calcia il pallone verso l’area portoghese ma i difensori avversari sono attenti e spazzano. Cristiano Ronaldo intanto cerca lo spunto personale. L’asso del Real Madrid si accentra dalla destra e calcia con forza. Il suo tiro è però rasoterra e troppo angolato verso il primo palo. La palla termina la sua corsa sul fondo. All’81 Dzsudzsak riceve fuori area e mira l’angolino. Il tiro è debole e il portiere blocca. Poco dopo Dzsudzsak, tra i migliori nell’Ungheria, viene ammonito. Anche Ronaldo e Fiola vengono iscritti nel taccuino dell’arbitro. Nel finale il Portogallo gestisce bene. Altra vittoria per Cristiano Ronaldo.
RETE DI ANDRE’ SILVA AL 48
Nessuna sostituzione nè da una parte nè dall’altra. Tornano in campo gli stessi 22 del primo tempo. Il Portogallo parte bene, subito deciso a sbloccare il risultato. Al 48esimo i lusitani trovano il gol. Joao Mario appoggia a sinistra, sul fondo, dove c’è Ronaldo. Quest’ultimo crossa e scavalca il portiere. Per André Silva, sul secondo palo, è dunque un gioco da ragazzi siglare la rete di testa. L’Ungheria, considerata anche l’inferiorità numerica, non riesce a reagire. Il Portogallo prova ad approfittarne. Ronaldo lascia partire una fucilata che viene però ammortizzata da un difensore. Il pallone termina in out.
ESPULSO PRISKIN AL 31
Il Portogallo mantiene a lungo il possesso del pallone faticando comunque a trovare spazi in avanti. Spesso e volentieri i lusitani si affidano a lanci lunghi per Cristiano Ronaldo. In un paio di circostanze però il Pallone d’oro in carica si fa sorprendere in posizione di fuorigioco. Qualche istante dopo ammonizione per Patkai. Il Portogallo cerca di coinvolgere in attacco anche i centrocampisti, molto dinamici e attivi negli inserimenti. Gelson Martins in particolare scatta spesso in area avversaria senza però riuscire a concludere. Alla mezzora s’infortuna Fabio Coentrao, costretto ad uscire anzitempo: al suo posto Eliseu. Poco dopo altra sciocchezza di Priskin che si fa ancora ammonire lasciando i compagni in inferiorità numerica. Il Portogallo però non alza il ritmo. Lovrencsics trova una buona palla in area, ma dà troppa forza alla sua conclusione: palla direttamente in curva.
INIZIO GARA
Ungheria in campo con il 4-3-3. Tra i pali Gulacsi, linea difensiva occupata da Fiola, Guzmics, Kadar e Korhut. A centrocampo spazio a Patkai, Nagy e Varga. In attacco ci sono Stieber, Dzsudzsak e Bode. I lusitani rispondono con un modulo identico. In porta Rui Patricio, zona difensiva occupata da Soares, Pepe, Fonte e Coentrao. In mediana Joao Mario, William Carvalho e Gelson Martins mentre in avanti troviamo Bernardo Silva, Cristiano Ronaldo e il milanista André Silva. Il Portogallo prova a controllare il gioco fin dalle prime battute. Al quarto minuto Andrè Silva prova a fare tutto da solo ma Kadar al momento del tiro lo mura. Gli ospiti vanno vicini al gol all’ottavo con il solito Cristiano Ronaldo. Il suo tiro di prima intenzione viene ribattuto da Gulacsi. Poco dopo ci prova anche Joao Mario ma la sua conclusione viene respinta da un avversario al limite dell’area.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
Eccoci pronti a Ungheria Portogallo: a Budapest le due nazionali stanno per fare il loro ingresso in campo in una partita che, come abbiamo già detto, è importante soprattutto per la nazionale lusitana. Lobiettivo è chiaro: bisogna arrivare alla partita contro la Svizzera avendo confermato, nella peggiore delle ipotesi, i tre punti di svantaggio e il vantaggio nella differenza reti. In questo modo la vittoria contro la nazionale elvetica sarebbe decisiva per prendersi la prima posizione; in caso contrario, il Portogallo sarà costretto a giocare i playoff. Era già successo: nel 2014 i lusitani avevano sfidato la Svezia di Zlatan Ibrahimovic per un posto in Brasile, e Cristiano Ronaldo ne era uscito con due prestazioni straordinarie che avevano condotto il Portogallo alla fase finale. Succederà lo stesso anche questa volta? Sarebbe davvero clamoroso non vedere i campioni dEuropa in carica al Mondiale, ma in ogni caso adesso staremo a vedere quello che succederà perchè le due nazionali sono già sul terreno di gioco della Groupama Arena di Budapest, pronte a iniziare la loro partita: di seguito le formazioni ufficiali di Ungheria-Portogallo. UNGHERIA: Gulacsi, Fiola, Guzmics, Kadar, Korhut, Patkai, Nagy, Varga, Stieber, Dzsudzsak, Bode. PORTOGALLO: Rui Patricio, Soares, Pepe, Fonte, Coentrao, Joao Mario, William Carvalho, Gelson Martins, Bernardo Silva, Cristiano Ronaldo, André Silva. (agg. di Claudio Franceschini)
L’ARBITRO
Ungheria Portogallo sarà diretta da Danny Makkelie: arbitro olandese di 34 anni, in questa stagione ha diretto quattro partite ma è già stato impegnato in Champions League, dirigendo la sfida dei playoff tra Rijeka e Olympiacos (al ritorno) che si è conclusa con la vittoria dei greci per 1-0. In quelloccasione Makkelie ha estratto sei cartellini gialli; sono stati in totale otto nelle altre tre partite che lo hanno visto impegnato, la metà dei quali arrivata nella Supercoppa dOlanda che ha visto il Feyenoord imporsi ai calci di rigore contro il Vitesse. Lanno scorso Makkelie aveva arbitrato due partite della fase a gironi di Champions League: aveva incrociato lo Sporting Lisbona, sconfitto 1-0 sul campo del Borussia Dortmund. Per quanto riguarda le qualificazioni al Mondiale 2018, lolandese ha invece diretto lItalia in una partita che potrebbe aver dato la svolta alle nostre qualificazioni, quella in Macedonia che stavamo perdendo fino a pochi minuti dal termine e che alla fine abbiamo vinto 3-2. Nelle 36 gare del 2015-2016 Makkelie ha ammonito 102 volte: davvero poche, meno di tre per gara. Ha espulso tre calciatori (due per doppia ammonizione) e concesso appena 9 calci di rigore, dunque è un direttore di gara non troppo abituato alle sanzioni disciplinari eccessive. (agg. di Claudio Franceschini)
IL PRECEDENTE
Come accennato in precedenza, Ungheria e Portogallo si erano affrontate nel girone eliminatorio degli Europei 2016, che si sarebbero conclusi in un trionfo per la nazionale lusitana: quel 22 giugno però Fernando Santos e i suoi erano ben lontani dallessere una squadra da titolo. Allo Stade des Lumières, meglio conosciuto come Parc Olympique Lyonnais, le due nazionali avevano pareggiato con uno strepitoso 3-3 ed entrambe avevano fatto strada verso gli ottavi di finale. LUngheria aveva squillato dopo 19 minuti con il veterano Zoltan Gera; a pareggiare appena prima dellintervallo aveva pensato Nani con un sinistro su assist di Cristiano Ronaldo. Nel secondo tempo la sfida si era trasformata in un testa a testa tra i due capitani, entrambi numeri 7: CR7 ovviamente, e il meno famoso ma altrettanto importante – per le sorti della sua nazionale – Balasz Dzuszsak. Il primo aveva segnato appena dopo il rientro in campo e aveva riportato in vantaggio i magiari. Tre minuti erano bastati a Cristiano Ronaldo per la replica e il pareggio, ma al 55 ancora Dzsudzsak aveva realizzato il 3-2 per lUngheria. Non era finita: al 62 doppietta per Ronaldo, questa volta di testa, e definitivo pari. Un quarto dora di fuoco che aveva reso bellissima la sfida; chissà se stasera succederà lo stesso. (agg. di Claudio Franceschini)
LA CHIAVE TATTICA
Ancora una volta l’ago della bilancia del Portogallo, impegnato nella difficile trasferta in Ungheria, sarà Cristiano Ronaldo: senza di lui i portoghesi sono una squadra quadrata e attenta in difesa, ma molto prevedibile e l’Ungheria potrebbe provare lo sgambetto; quando invece il fuoriclasse delle “merengues” è in giornata, ne beneficia tutto il reparto avanzato. Ad ogni modo, fondamentale per l’impostazione tattica di Fernando Santos è Wlliam Carvalho, capace di garantire quella copertura necessaria a schierare addirittura tre trequartisti dalla metà campo in su. L’Ungheria, invece, si affida alla punta leggera Adam Szalai che, col suo movimento, favorirà l’inserimento del veterano Zoltan Gera e del capitano Balasz Dzsudzsak, centrocampisti esperti e col vizio del gol per sopperire alla sterilità offensiva dell’attacco magiaro, da anni alla ricerca di un bomber. (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
Ungheria Portogallo verrà diretta dall’arbitro olandese Danny Makkelie; alle ore 20:45 di domenica 3 settembre la Groupama Arena di Budapest ospita la partita valida per l’ottava giornata del girone B di qualificazioni al Mondiale 2018. Una sfida fondamentale per i lusitani che continuano a inseguire il primo posto e la qualificazione diretta e non possono permettersi passi falsi, mentre l’Ungheria – terza a 8 lunghezze dai lusitani – è ormai tagliata fuori anche da un discorso di accesso ai playoff, visto che mancano soltanto otto giornate al termine.
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: DOVE VEDERE LA PARTITA
Ungheria-Portogallo non avrà una diretta tv a sé in Italia, in chiaro come nel bouquet di Sky: ad ogni modo, gli abbonati al “pacchetto sport” potranno seguire la gara proposta dalla piattaforma satellitare su Sky Sport Plus HD (canale 204) nel corso di una lunga diretta che partirà nel pomeriggio e che vedrà, dalle ore 20.45, i principali campi europei collegati in simultanea grazie a Diretta Goal European Qualifiers. Disponibile anche la diretta streaming video grazie a Sky Go, senza costi aggiuntivi.
PRESENTAZIONE DEL MATCH
La gara in programma nella capitale magiara riveste particolare significato soprattutto per i portoghesi, secondi nel gruppo B a tre punti dalla Svizzera e a rischio play-off: per questo motivo Cristiano Ronaldo e i suoi devono evitare passi falsi, in modo da rintuzzare il distacco dagli elvetici e arrivare all’ultima giornata sfruttando lo scontro diretto in casa. Dal canto loro, i danubiani hanno poco da chiedere a queste qualificazioni: il distacco dal secondo posto è oramai di 8 punti e, anzi, devono guardarsi alle spalle per evitare di peggiorare la loro situazione. In ogni caso per i magiari non è stata data continuità alla bella qualificazione agli Europei, dove peraltro erano stati raggiunti gli ottavi di finale (persi nettamente contro il Belgio).
LE PROBABILI FORMAZIONI
In quella che sarà una riedizione dell’incontro andato in scena agli Europei del 2016, l’Ungheria di Storck scenderà in campo con un 4-4-1-1 in fase di non possesso e che si trasformerà in un 4-2-3-1 nelle ripartenze: in porta sarà confermato Gulacsi, schermato dalla linea difensiva a 4 composta da Bese, Korhut, Tamas e Guzmics. In mediana, Dzsudzsak e Gera fungeranno da esterni alti, con Nagy e Zoltan a fare soprattutto legna. Infine, il mobile Szalai si sobbarcherà il peso dell’attacco con Kleinheisler a fare da raccordo tra i reparti. Santos risponderà col solito 4-3-3 in cui Cristiano Ronaldo svarierà su tutto il fronte d’attacco come gli capita anche nel Real Madrid. Tra i pali ci sarà Rui Patricio, protetto dalla cerniera difensiva composta da Fonte e Pepe, con Guerreiro e Cedric in fascia. William Carvalho sarà il frangiflutti davanti al reparto arretrato, mentre Joao Mario e Andrè Gomes daranno imprevedibilità alla mediana, liberando Ronaldo da compiti di copertura: il Pallone d’Oro, assieme a Quaresma, completerà il tridente con André Silva.
QUOTE E SCOMMESSE: IL PRONOSTICO SULLA PARTITA
In conclusione, a proposito delle quote indicate dai principali siti di scommesse online, sembra che i “bookies” non abbiano dubbi nel puntare sulla vittoria dei lusitani. Su BetFair il segno “2” è quotato a 1.31, mentre un’affermazione ungherese è pagata di più (2.5). Infine, stessa quota per l’occorrenza del segno “X”: il pari tra Ungheria e Portogallo renderebbe 2.5 volte la posta.