Amo il calcio e lo pratico da quando ho 5 anni. Fino a 15 anni sono stato portiere a livello agonistico in una squadra di Figc, da lì in avanti ho solo giocato per divertimento con gli amici. Amo il calcio, ma oggi non voglio parlare di calcio, perché non mi interessa l’impresa che stava per compiere la Juventus ieri sera, non mi interessa il fatto che abbiano dato una lezione di calcio alla squadra più forte del mondo a casa loro, non mi interessa giudicare la regolarità o meno del rigore.
La cosa che mi ha fatto davvero male non è stato vedere un’italiana uscire in questo modo dalla Champions League, ma vedere un italiano, Buffon, perdere la testa di fronte a quella che per lui era una profonda ingiustizia. Non mi riferisco alle proteste che gli sono costate il cartellino rosso, quelle ci stanno. Nella foga agonistica è normale avere una reazione simile, ma mi riferisco alle sue dichiarazioni post-partita.
Dichiarare che l’arbitro non ha avuto la sensibilità di capire che con quella decisione stava infrangendo il suo sogno, giudicare il cuore dell’arbitro definendolo come un bidone della spazzatura, mi sembra la reazione di chi non riesce ad accettare che la realtà è più forte di noi e dei nostri sogni. Buffon si è visto scivolare la Champions da sotto al naso già tre volte ed è normale la rabbia e la delusione di chi si rende conto che sta succedendo per l’ennesima volta, ma pretendere dall’arbitro un occhio di riguardo con queste motivazioni mi sembra come un bambino che pretende che la mamma gli compri il giochino del momento solo perché lo vuole. Perché già altre volte gli è stato negato il suo giochino.
Io non sono nessuno per dire a Buffon cosa dovrebbe fare o come dovrebbe farlo, ma dal fallimento della mia start-up ho imparato che la realtà è più forte dei nostri desideri e che non tutti i desideri sono buoni anche se a noi sembrano tali. Dal fallimento della mia start-up ho imparato che quando insegui qualcosa con tutto te stesso andando contro la realtà resti deluso, mentre quando capisci che la realtà è più creativa di noi e ti lasci guidare dalle cose, la vita ti riserva delle sorprese meravigliose, che vanno ben oltre il film che ti eri costruito nella testa, pretendendo di sapere cosa fosse il meglio per te.
(Andrea Visconti)