L’amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, si è confrontato coi giornalisti dopo l’incontro odierno con l’Uefa. Parole, quelle pronunciate dal dirigente del ‘Diavolo’, che sono arrivate direttamente a Milanello, dove il tecnico dei rossoneri Gennaro Gattuso ha parlato in vista del match di campionato contro il Benevento. Un Gattuso come sempre trasparente, secco e diretto, ma soprattutto con una sua idea in vista della prossima stagione e della sessione estiva delle trattative. Mentre l’amministratore delegato Fassone ha ipotizzato l’arrivo di tre o quattro innesti, grazie alla cessione di alcuni pezzi pregiati, l’allenatore del Milan ha voluto chiarire il suo parere, spiegando come a suo avviso sia vitale per la società trattenere i giocatori più forti, al fine di migliorare e crescere il livello tecnico dell’attuale organico. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
L’INCONTRO CON L’UEFA
Il Milan ha incontrato lUefa questa mattina a Nyon, per discutere il settlement agreement, e cercare di capire a quali tipi di sanzioni andrà incontro la stessa società rossonera in vista della prossima stagione. Lad meneghino, Fassone, ha spiegato che le sanzioni saranno inevitabili, ma la speranza è che queste siano contenute. Per cercare di capire cosa potrebbe succedere alla società di via Aldo Rossi, andiamo a vedere come si è comportata lUefa nei confronti di Inter e Roma, le uniche due squadre del Bel Paese fino ad ora penalizzate per via del Fair play finanziario. Per quanto riguarda i nerazzurri, il settlement agreement era caratterizzato da un piano di rientro con scadenza 2019, con il rosso di bilancio che non doveva superare i 30 milioni di euro, per poi appunto arrivare a zero entro la data pattuita. La società di corso Vittorio Emanuele ricevette anche una multa da 20 milioni di euro, di cui 14 sospesi con la condizionale, e si impegnò ad abbassare il monte ingaggi. Situazione molto simile, per difetto, in casa Roma, che ha dovuto raggiungere il pareggio di bilancio nel 2017, mantenendolo negli esercizi successivi. La multa ricevuta fu invece di 6 milioni, di cui 4 con la condizionale. E molto probabile che alla fine il Milan subisca una sanzione molto simile a quella giallorossa, o a metà strada fra Roma e Inter. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DI FASSONE
Lamministratore delegato del Milan, Marco Fassone, ha parlato poco fa ai microfoni di Sky Sport, aggiornando lincontro avvenuto stamane a Nyon con la Uefa, dove si è discusso il settlement agreement. Sembra soddisfatto il numero due di via Aldo Rossi: « andata meglio delle previsioni che loro avevano in mano afferma – abbiamo ripresentato il piano dei prossimi anni, c’è stata una lunga e dettagliata discussione. Poi, ci siamo lasciati con grande rispetto nell’attesa che possano fare le proprie valutazioni e tornare da noi con delle proposte. Ovviamente ci potrebbero essere delle sanzioni, come una pena pecuniaria, ma anche una diminuzione della rosa per le prossime coppe, nonché un pareggio obbligatorio di bilancio sul mercato: «Sanzioni? Il Milan delle precedenti gestioni prosegue Fassone – non aveva rispettato i parametri ed è presumibile, anzi sicuro, che nelle proposte di agreement ci saranno. Ci auguriamo possano essere contenute. Infine un commento sul mercato, con il manager milanista che manda un bel messaggio ai tifosi: «Il Milan non è obbligato a vendere, ma l’intenzione è quella di acquistare due-tre giocatori, cedendone lo stesso numero. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
I RISCHI
Cosa rischierà il Milan quando la Uefa prenderà la propria decisione circa il settlement agreement? Certamente la Uefa imporrà delle limitazioni al Milan, quali ad esempio la limitazione della rosa rispetto alla classica lista di 25 giocatori – naturalmente nelle competizioni Uefa, in campionato non ci sarebbero vincoli – ed eventualmente anche limitazioni sul mercato. In tal senso, la confederazione europea potrebbe imporre un tetto massimo di spesa sul mercato, oltre il quale, per comprare, il Milan dovrebbe vendere, oppure imporre che ad ogni acquisto corrisponda una uguale entrata, evidentemente tramite cessioni. Ci sarà poi senza ombra di dubbio una multa, di cui andrà stabilita lentità e la modalità di pagamento a seconda di quanto sarà ritenuta grave la situazione. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PUNTI FORTI E PUNTI DEBOLI
Oggi la dirigenza del Milan si presenta alla Uefa per discutere il settlement agreement: giornata dunque importante per il futuro della società rossonera, anche se solo a maggio sarà resa nota la sentenza. Sappiamo che il Milan è ottimista soprattutto grazie alla semestrale positiva, che mostra un miglioramento rispetto al piano iniziale, che era stato d’altronde volutamente impostato alla cautela. Ad esempio, non era stato fatto accenno a una possibile qualificazione in Champions League: mossa saggia, dal momento che le speranze di arrivare quarti sono ormai sfumate. Questo è uno dei punti critici, insieme al rifinanziamento del debito con Eliot ancora da completare e gli scarsi ricavi da Milan China, la società controllata che ha il compito di sviluppare il brand rossonero in Cina. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
IL MILAN DALLA UEFA
Giornata importante quella di oggi per il futuro del Milan. Si terrà infatti latteso incontro fra i rossoneri e la Uefa per discutere il settlement agreement. Lappuntamento è in programma fra circa unora, a Nyon, e a rappresentare la società di via Aldo Rossi vi sarà lamministratore delegato Marco Fassone, il direttore esecutivo Han Li, Valentina Montanari, Chief Financial Officer, e infine, il Group Financial Director Alessandro Baj Badino. La delegazione meneghina si troverà di fronte l’Organo di Controllo Finanziario della Uefa, e si cercherà di capire a quali sanzioni andrà incontro la società rossonera nei prossimi tre anni. Cè ottimismo in casa Milan, visto che è stato redatto un dossier in cui si sottolineano i conti migliorati, e lultima positiva semestrale.
COSA SI ATTENDE IL MILAN
Inoltre, verrà mostrata alla Uefa la garanzia di Elliot, con il fondo statunitense che ha scritto una lettera in cui conferma lintenzione di garantire continuità aziendale al Milan, facendosi carico delle spese necessarie fino all’ottobre 2018, quando cioè scadrà il prestito nei confronti del presidente Yonghong Li. Fassone e compagnia sperano ovviamente che questo basti per convincere lUefa a non utilizzare la mano pesante, ovvero, una sanzione economica compresa fra i 10 e i 20 milioni di euro, una rosa limitata in Europa, e la necessità di raggiungere un equilibrio perfetto sul mercato fra acquisti e cessioni. Appuntamento quindi alle ore 11:00 a Nyon, con la risposta della Federazione che arriverà però soltanto a maggio.