«Pogba? Lo andrei a prendere a piedi!. Così il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, durante la conferenza stampa pre Benevento, tenutasi oggi pomeriggio. Paul Pogba è dato in partenza dal Manchester United, dove del resto non è mai riuscito a dare vita alle grandi prestazioni a cui siamo stati abituati quando indossava la maglia Juventus. Cè chi dice che alla fine il Polpo non ha mai legato con Mourinho, chi invece è convinto che il nazionale francese non sia un fuoriclasse di livello assoluto ma soltanto un buonissimo giocatore. Fatto sta che in estate potrebbe fare le valigie, e magari, rientrare in Italia: fantamercato? Più o meno. Proviamo comunque a ragionare su unipotetica operazione in chiave Milan, e già qui bisogna mettere le mani avanti, lontanissime del corpo. Impossibile per via Aldo Rossi pagare il costo del cartellino, siamo sui 100 milioni di euro se non di più, mentre non sembra così fantascientifico pensare ad uno scambio con Donnarumma, che andrebbe a prendere il posto di De Gea, che a sua volta finirebbe in un altro top club, magari al Real Madrid o al Barcellona. Ovviamente via Aldo Rossi dovrebbe compensare la differenza di valore che cè fra Pogba e Gigio, ma non è da escludere che, conoscendo Raiola, possa strappare un prezzo elevato per il proprio portiere. Ecco, appunto Raiola, forse uno degli ostacoli più grandi in questa fantascientifica trattativa: se Mino sarà ancora lagente del Polpo, questultimo non si trasferirà di certo a Milanello e addio sogni… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“DOBBIAMO ARRIVARE SESTI!”
Tra i passaggi più interessanti della conferenza stampa che oggi Gennaro Gattuso ha tenuto in vista del match di domani che vedrà il suo Milan opposto al Benevento non cerano solo quelli legati alle possibili sanzioni UEFA e allentità del prossimo mercato estivo. Il tecnico del Diavolo ha di fatto confermato le parole dette sullargomento da Marco Fassone, ma ha voluto focalizzarsi su quello che, attualmente, è lobiettivo dei rossoneri ovvero staccare il pass per lEuropa: la corsa alla Champions si è complicata e così Gattuso ha spiegato che cè da difendere il sesto posto perché è molto più importante che arrivare settimi, evitando così i due turni preliminari di Europa League. Non solo: lex Ringhio, a un girone esatto di distanza da quellinfausto esordio sulla panchina milanista col rocambolesco 2-2 maturato al Ciro Vigorito di Benevento, ha spiegato che il rush finale è molto importante dato che il Milan non può stare fuori dallEuropa e questo non solo per via della storia del club ma anche per il suo percorso da calciatore, quando era un frequentatore abituale della Champions League. (agg. R. G. Flore)
GENNARO GATTUSO, CONFERENZA STAMPA PRE-BENEVENTO
Lallenatore del Milan, Gennaro Gattuso, ha parlato in conferenza stampa da Milanello, in vista della sfida contro il Benevento, appuntamento in programma domani sera a partire dalle ore 20:45. Il tecnico dei rossoneri si è soffermato ovviamente sulla sfida contro la compagine giallorossa, ma ha toccato anche altri argomenti, a cominciare dal mercato. Poco fa ha parlato lad del Milan, Fassone, di ritorno da Nyon dopo aver discusso con lUefa il settlement agreement, e Ringhio ha ammesso: «Fassone ha detto le mie stesse cose: arriveranno tre-quattro giocatori. Non è detto che debbano uscire tre-quattro giocatori prima, a me questo non risulta. LUefa ancora non si è espressa.
POGBA E MANDZUKIC? MI PIACCIONO
Un giornalista presente in sala, incalza quindi Gattuso sulla possibilità che fra gli obiettivi di mercato del Milan vi sia anche lex juventino Paul Pogba, in partenza da Manchester, e perfetto per le meccaniche di gioco dei rossoneri. Rino replica così: «Mi viene da dire mi piace Pogba, andiamo a prenderlo a piedi ma non è possibile. Risposta simile anche per quanto riguarda un altro calciatore molto interessante: «Se mi piace Mandzukic? Mi piacciono tutti i grandi giocatori, Ronaldo, Messi. Io ragiono sui concetti, più che sul singolo giocatore. Il tecnico calabrese chiude quindi il discorso spiegando che del mercato se ne occupano Fassone e Mirabelli, e che «A livello societario non ci manca nulla, io posso assicurare i tifosi che qui di fame non muore nessuno. Quello che deve arrivare arriva sempre e anche di più.