Il giorno dopo Inter-Juventus non si spegne l’eco per il match di San Siro che rischia di aver consegnato ai bianconeri la vittoria decisiva in ottica Scudetto. Nel mirino dei tifosi nerazzurri, però, è finito soprattutto l’arbitro Orsato, accusato di aver arbitrato in maniera poco lucida la super-sfida di ieri sera. A dirla tutta l’Inter fin dalla sua designazione non aveva negato un certo scetticismo: in 11 anni, durante 28 gare, Orsato non ha mai concesso un rigore all’Inter; in quietanti i numeri anche di quest’anno: mai una vittoria per l’Inter in 4 occasioni con Orsato fischietto. Sui social i tifosi dell’Inter non nascondono la loro rabbia, e anche Luciano Spalletti, come riportato da Il Corriere della Sera, non è stato tenerissimo nei suoi riguardi:”Non mi sembra ci sia stato totale equilibrio nella gestione dei fatti durante la direzione di Orsato. La seconda ammonizione di Pjanic è sotto gli occhi di tutti. Vecino invece è ingenuo perché va ugualmente a tentare di mettere il piede su Mandzukic, ma va morbido, non con il piede a martello o duro. Poi se Orsato decide di dare il rosso…”. (agg. di Dario D’Angelo)
LE PAROLE DI PJANIC
La gara Inter Juventus è stata sicuramente piena di emozioni dall’inizio alla fine. I bianconeri hanno portato a casa tre punti, ma le proteste sono state davvero molte dall’espulsione di Matias Vecino a quella non data a Miralem Pjanic. Il centrocampista bosniaco però non scappa dalle polemiche e a fine gara esprime il suo punto di vista a Premium Sport: “ stata una partita incredibile. Abbiamo gestito male il secondo tempo e non so perché, ma ci abbiamo messo grande carattere alla fine. Sono tre punti importanti che ci daranno energia alla fine per la lotta allo Scudetto. Io espulso? Non ero troppo d’accordo con l’arbitro sul primo giallo, me l’ha dato dopo il rosso a Vecino e c’era tensione. Poteva evitare di darmelo. In una partita del genere sul secondo fallo ho chiesto scusa, non ho visto arrivare Rafinha. Penso abbia pesato il primo giallo leggerino. L’arbitro ha fatto una buona partita“. Il centrocampista bosniaco ha sottolineato comunque di essere un po’ stanco dopo una stagione lunghissima e piena di impegni tutti ad altissima tensione per i bianconeri. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL RACCONTO DELLA PARTITA
L’episodio chiave del match arriva al minuto numero 85: l’Inter, nonostante l’uomo in meno per l’espulsione di Vecino, è in vantaggio sulla Juventus per 2 a 1, Spalletti ha bisogno di forze fresche per difendere il risultato preziosissimo in ottica Champions, quindi decide di ricorrere a un terzino in più. Santon si alza dalla panchina e si prepara a fare il suo ingresso sul terreno di gioco, viene richiamato Perisic che in precedenza aveva dato qualche segno di cedimento. Il croato, però, non vuole saperne di essere sostituito, dicendo di essersi ripreso, a quel punto Spalletti il cambio o deve comunque effettuare e il prescelto diventa Mauro Icardi, che a malincuore esce dal campo. Tra l’87’ e l’89’ si consuma il dramma sportivo della Beneamata, prima raggiunta dall’autogol di Skriniar e poi superata dal colpo di testa vincente di Higuain, su entrambi i gol ci sono grosse responsabilità proprio da parte di Santon, incapace di tenere la marcatura su Cuadrado e sull’attaccante argentino. Fatto sta che l’Inter getta letteralmente alle ortiche i tre punti che avrebbe meritato di ottenere, probabilmente la corsa per la Champions non è ancora compromessa visto che mancano ancora tre giornate alla fine del campionato e il quarto posto resta ancora a un solo punto di distanza, visto che la Lazio non è ancora scesa in campo e contro il Torino non se la porta di certo da casa. Ma quando arriverà il 20 maggio e si tireranno le somme, questo 2-3 peserà come un macigno sul bilancio e sul giudizio complessivo dei nerazzurri. La Juve continua a non brillare sul piano del gioco, dopo le prove contro Crotone e Napoli i bianconeri sull’1 a 0 e con l’uomo in più avrebbero dovuto ammazzare la partita già all’intervallo, invece nella ripresa subiscono la veemente rimonta degli avversari che per oltre 20 minuti sognano la grande impresa. A ridosso del novantesimo l’undici di Allegri la sfanga con Cuadrado e Higuain che in precedenza non avevano combinato praticamente nulla di buono ma sono riusciti a risolvere una serata che era diventata complicatissima. La lotta per lo scudetto resta ancora apertissima e sul cammino verso il settimo tricolore di fila i bianconeri troveranno la Roma che con ogni probabilità avrà bisogno di altri punti per mettere in cassaforte l’accesso alla prossima Champions, il Napoli continua ad avere il calendario migliore anche se le partite vanno giocate tutte e gli esiti non sono mai banali e scontati.
LE DICHIARAZIONI
Al termine della gara è intervenuto ai microfoni di Sky Sport l’attaccante della Juventus, Gonzalo Higuain: “Sembrava tutto finito, anche col Napoli lo 0-0 pareva scontato, nel calcio niente è scritto prima del triplice fischio. una vittoria importantissima in chiave scudetto, non possiamo nasconderlo, anche se mancano ancora 3 partite e dovremo vincerle tutte. Io do sempre una mano alla squadra anche quando non sto al meglio, non arrendersi mai e tentarle tutte anche quando le cose vanno male è il motivo per cui veniamo da sei scudetti di fila”.
un fiume in piena Massimiliano Allegri, l’allenatore della Juventus non le manda certo a dire: “Complimenti ai ragazzi che sono scesi in campo e al meraviglioso pubblico che ha fatto da cornice al match, oggi più che la Juve ha vinto lo spettacolo. Battere l’Inter a Milano è un’impresa notevole che ci avvicina al titolo, nel primo tempo abbiamo giocato bene, un po’ meno nella ripresa dove siamo tornati sui nostri standard solamente sull’1-2. Ora avremo la gara col Bologna , la finale di Coppa Italia e il delicatissimo scontro con la Roma, questa vittoria è fondamentale perché ci rilancia alla grande e ci consente di restare davanti al Napoli a prescindere da cosa faranno i partenopei contro la Fiorentina”. Prima di congedarsi, Allegri si scaglia contro i giornalisti e gli opinionisti di Sky Sport: “Voi siete fissati con gli schemi, pensate che basti la tattica per vincere le partite e i campionati, se fosse così allora perché Messi e Cristiano Ronaldo valgono 400 milioni ciascuno e soprattutto perché abbiamo pagato Higuain 100 milioni? importante sapersi difendere, ve lo concedo, ma poi sono le giocate dei campioni a fare la differenza”. Allegri alza talmente la voce che viene redarguito in diretta da Luciano Spalletti che nel frattempo stava intervenendo su Premium Sport.
Ecco, vediamo cosa ha dichiarato l’allenatore dell’Inter nel post-gara: “La squadra aveva speso tante energie per ribaltare lo svantaggio iniziale, nel finale eravamo in deficit di fiato e forza, l’episodio del tutto casuale sul gol di Cuadrado ci ha tagliato le gambe. La delusione di aver preso il pari quasi al novantesimo ci ha tolto quel poco di benzina che ci era rimasta. Volevo sostituire Perisic ma mi ha detto che stava bene, a quel punto non avevo scelta e ho tolto Icardi, mi serviva un difensore in più per salvare il risultato. Evidentemente è stato un cambio sbagliato, me ne assumo la responsabilità”.