Sono ai ferri corti il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, e il patron Aurelio De Laurentiis. Le ultime uscite del presidente campano non sono affatto piaciute allallenatore toscano, che insieme ad un legale di fiducia sta preparando le contromosse. Come riportato dalledizione online de La Gazzetta dello Sport, nessuno scenario è da escludere, anche quello di una clamorosa dimissione dello stesso Sarri. Proprio così, perché lex Empoli, piuttosto che proseguire a Napoli dove le vedute con il presidente sembrano essere differenti, è pronto a fare un passo indietro, liberandosi dagli azzurri e trovandosi una nuova sistemazione. Del resto Sarri ha ricevuto moltissimi apprezzamenti in questi ultimi mesi, e non avrà fatica a trovare una nuova squadra in vista della prossima stagione. La sensazione circolante è che qualcosa possa avvenire entro la scadenza di maggio, quando nel contempo scadrà anche la famosa clausola liberatoria da 8 milioni di euro. Insomma, tutto può succedere, con il Napoli che potrebbe decidere di salutare Sarri per virare su altri, o che alla fine il tecnico e De Laurentiis facciano pace, o piuttosto, un armistizio: ma quanto potrà durare? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DE LAURENTIIS SU CALCIOPOLI
Non le manda di certo a dire Aurelio De Laurentiis, come del resto ci ha sempre abituati in questi ultimi anni. Il presidente del Napoli ha rilasciato diverse dichiarazioni nelle ultime ore, ed oltre a parlare del futuro del tecnico Sarri, che sembra destinato alladdio, si è soffermato molto anche sulla Juventus e sugli arbitri. Il patron partenopeo ritira nuovamente in ballo la questione Calciopoli, confessando: «La sudditanza psicologica nei confronti della Juventus cè sempre stata le parole riportate da Il Corriere dello Sport – ed è quasi normale che sia così verso la famiglia più potente dItalia. Con Calciopoli non si è risolto molto, si è, anzi, andati leggeri e prima di schierarsi contro Agnelli e la Fiat ci pensano su molte volte. Durante il campionato in corso, però, De Laurentiis non sembra aver visto nulla di particolarmente eclatante a livello di sviste arbitrali: «Io sono sportivo e sto al gioco, ma se dobbiamo tirar fuori le pistole e metterle sul tavolo non ci sto. Cerco di cambiare le regole. Il numero uno degli azzurri spiega di non essersi sentito derubato dalla sfida fra Inter e Juventus di sabato scorso, aggiungendo: «Ci sono state altre partite in cui il Var è stata utilizzato in maniera pessima: e quegli episodi non ci avrebbero dato più punti, semmai avrebbero allargato il distacco. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE PAROLE DI DE LAURENTIIS FANNO DISCUTERE
Stanno facendo discutere non poco le parole di Aurelio De Laurentiis sul futuro di Maurizio Sarri, a quanto pare arrivato al passo d’addio per quanto riguarda la panchina del Napoli. Il vulcanico presidente dei partenopei, come riporta La Repubblica, ha spiegato:”Tutto dipende da lui. Stiamo parlando da gennaio. Per me resta, non dovesse farlo ce ne faremo una ragione. Non rinuncio ai miei diritti, se pagano la clausola di otto milioni può andare via”. De Laurentiis non ha nascosto che in società stanno valutando diversi profili ormai da mesi, a dimostrazione del fatto che la permanenza in panchina del tecnico ex Empoli è tutto meno che scontata:”Ci stiamo guardando intorno da gennaio. Conte è un amico e un grande colonnello. Se vogliamo continuare sulla falsa riga tattica di Sarri allora si potrebbe pensare a Giampaolo. A me piace anche Simone Inzaghi. Ma abbiamo parlato con gente in tutti i vari campionati”. (agg. di Dario D’Angelo)
I POSSIBILI SOSTITUTI DI SARRI
Dalle parole di Aurelio De Laurentiis su Maurizio Sarri il concetto che emerge in maniera importante è il seguente: il Napoli è ad un passo dal cambiare allenatore. E quali sono i maggiori indiziati a rilevare un tecnico che ha avuto lo straordinario merito di dare un gioco straordinario agli azzurri e di arrivare – per ora – ad un passo dall’ottenere lo scalpo della Juventus? Il sogno di De Laurentiis è Antonio Conte, ma il problema in questo caso sembra essere soprattutto di natura economica. L’alternativa più credibile in questo momento sembra essere Marco Giampaolo, l’allenatore della Samp che tra l’altro ha già un’esperienza da successore di Sarri, che ha già sostituito ai tempi di Empoli. Il terzo nome che sta spuntando in queste ore è quello di Unai Emery, l’allenatore spagnolo che a fine stagione lascerà il PSG dopo aver fallito l’obiettivo Champions League. Tanti nomi, diverse ipotesi, una certezza che sembra avanzare: tra Napoli e Sarri sarà addio. (agg. di Dario D’Angelo)
AURELIO DE LAURENTIIS: “SCUDETTO ALLA JUVE? NON E’ COLPA DEL VAR”
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una importante intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato dei due principali temi dattualità, cioè la lotta per lo scudetto con la Juventus e Maurizio Sarri, il cui futuro è in bilico. In effetti il presidente del Napoli non è stato tenero con il suo allenatore, che ha grandi meriti ma anche la colpa di far giocare sempre gli stessi giocatori, fatto che al Napoli ha causato brutte figure nelle Coppe e una eccessiva stanchezza anche in campionato, identificata come il primo motivo di uno scudetto che sembra ormai nelle mani della Juventus, alla quale De Laurentiis riconosce dunque i meriti di unaltra eccellente stagione. Partendo proprio dalle polemiche arbitrali, il presidente De Laurentiis non è daccordo con chi sostiene che il campionato è stato falsato: “Non parlerei in questi termini. Non ci hanno rubato nulla, la Var a volte non è stata utilizzata o utilizzata male in precedenza, quando avremmo potuto prendere più distacco sulle avversarie”.
NAPOLI, DE LAURENTIIS CRITICA LA GESTIONE DI SARRI
Il giornalista chiede poi ad Aurelio De Laurentiis che cosa non ha funzionato per arrivare fino in fondo e il presidente del Napoli ripercorre la stagione: “A inizio stagione abbiamo dovuto anticipare il ritiro, perché avevamo il playoff di Champions League. Quindi, lavvio anticipato ha fatto sì che il carburante si esaurisse ad aprile. Avremmo potuto evitare questo calo se fossero stati utilizzati tutti i giocatori della rosa. Abbiamo avuto anche 17 punti di vantaggio sulla terza e siamo stati in testa 24 giornate. Avremmo potuto far riposare qualche giocatore per tenerlo fresco per il finale. Non è stato così. Se non si fosse fatto male Ghoulam non avremmo mai scoperto che Mario Rui è un buon giocatore”. Insomma, De Laurentiis non ha apprezzato la scelta di Sarri di puntare sempre sugli stessi giocatori, di fatto sacrificando le Coppe, scelta che al presidente non è proprio piaciuta: “Io non avrei mollato le coppe europee. Contro il Lipsia abbiamo perso landata perché alla vigilia lui aveva lasciato intendere che dellEuropa gli importava poco o niente. Dichiarazioni che potrebbero aver smontato i giocatori. Poi, a Lipsia, abbiamo dimostrato di poter vincere, ma non è bastato”. A questo punto, la domanda è una: il futuro del Napoli sarà ancora con Sarri? Su questo punto, il presidente ancora non si sbilancia: “Con e senza, dipende da lui. Non mi sembra adesso il caso di insistere con lui, va lasciato lavorare tranquillo. Da gennaio gli ho parlato diverse volte, se alla fine vorrà rimanere per me sarà un grande piacere. Se qualcuno, poi, dovesse pagare la clausola rescissoria, a quel punto non potrei fare niente”.