Si è frantumato in un nulla di fatto il sogno di Marco Cecchinato al Roland Garros, sconfitto in semfiinale da Dominic Thiem. Un percorso che resterà indimenticabile il suo e che potrebbe comunque aprire ad un futuro sempre più roseo e ricco di soddisfazioni. Ne è certo il telecronista Jacopo Lo Monaco, che ha così commentato l’avventura di Marco Cecchinato al Roland Garros: “Anche un solo serve & volley di Cecchinato mi sarebbe piaciuto vederlo, solo per vedere leffetto che avrebbe fatto. Adesso però viene il bello per lui perchè gli si aprirà un mondo tutto nuovo e dovrà gestire bene la pressione mediatica”. Su una cosa Jacopo Lo Monaco è certo: “Marco dopo questo Roland Garros ha la consapevolezza di poter battere anche i top player”. (Aggiornamento Jacopo D’Antuono)
CECCHINATO SERENO NONOSTANTE TUTTO
Il rammarico, ma fino a un certo punto, ma pure la soddisfazione per questi indimenticabili giorni parigini che potrebbero anche significare la svolta definitiva per la sua carriera. Al termine della semifinale persa in tre set contro laustriaco Thiem e che, di fatto, ha interrotto la sua corsa verso una storica finale del Roland Garros, Marco Cecchinato è apparso sereno ai microfoni, raccontando alla stampa le sue emozioni e come ha vissuto uno dei match più importanti disputati da un tennista italiano negli ultimi anni: Oggi lapplauso che tutto il centrale mi ha fatto quando sono uscito dal campo è limmagine che mi raffigura tutto il torneo ha raccontato il 25enne, spiegando di essere solo dispiaciuto per le tante persone arrivate dallItalia per vederlo disputare una semifinale in un torneo del Grande Slam, pur essendo consapevole di aver dato tutto e quando perdi contro un giocatore più forte cè poco da recriminare. A proposito invece del futuro a breve termine, il tennista azzurro ha ammesso di aver solo voglia di riposare e riabbracciare i suoi affetti per poi pianificare quella che potrebbe essere una sorta di fase due della sua carriera, a partire da quel torneo di Wimbledon dove, in forza della nuova posizione nel ranking ATP, accederà come testa di serie. Poi penseremo al resto della stagione, pianificando un nuovo calendario perché un conto è essere 70 del mondo e un conto tra i primi ha detto Cecchinato, chiudendo con una riflessione su cosa porta via da questa esperienza sulla terra di Parigi: Sicuramente la consapevolezza di ciò che ho fatto a la determinazione a fare ancora meglio. (agg. di R. G. Flore)
TROPPO FORTE THIEM PER CECCHINATO
Si è interrotto in semifinale il sogno di Marco Cecchinato e di una intera nazione di vedere un tennista azzurro in finale al Roland Garros, uno dei principali tornei del Grande Slam. Troppo alto da scavalcare, nonostante non fosse un top player, il muro rappresentato dallaustriaco Dominic Thiem, che ha battuto il 25enne in soli tre set (7-5, 7-6, 6-1 in 2 ore e 17 minuti) ma penando almeno nelle prime due frazioni di gioco. Insomma, ha vinto alla fine il favorito e questa volta Cecchinato non è riuscito a ribaltare il pronostico ma rimane comunque la soddisfazione di essere rimasto in partita per i primi due set e, forse, di aver rivelato allItalia un prospetto che potrebbe rinverdire i fasti di una tradizione tennistica un po appannata. Infatti, oltre al ricco montepremi che latleta si porta a casa (circa 560mila euro), cè anche la soddisfazione di aver acquistato uno status nel circus che inevitabilmente porterà i riflettori ad accendersi su di lui nei prossimi tornei a venire; infine, cè anche da ricordare il grande balzo che Cecchinato fa nella classifica mondiale del ranking maschile ATP, scalando addirittura 45 posizioni e piazzandosi al numero 27. Aspetto non secondario dato che permetterà al 25enne di essere una delle teste di serie al torneo di Wimbledon, anche se lì la sfida si preannuncia impervia dato che non è uno specialista dellerba come ha mostrato di esserlo sulla terra rossa. (agg. di R. G. Flore)
LA CARICA DI COACH VAGNOZZI
Il coach di Marco Cecchinato, che si prepara alla semifinale contro Thiem, viene da Ascoli Piceno. Parliamo di Simone Vagnozzi, 35 anni, di Castorano, colui che cura ogni aspetto del 26enne con i risultati che sono, ad oggi, sorprendenti. Attraverso il restodelcarlino mister Vagnozzi non nasconde tutto l’orgoglio per i grandi risultati raggiunti dal suo atleta: ” un grande orgoglio. Anche se ho sempre pensato che Marco potesse regalare certe soddisfazioni, nessuno si aspettava che arrivasse dove nessuno dei vari Fognini, Seppi e Volandi era mai giunto. Non deve porsi un obiettivo, ma godersi il momento, anche oggi. La sua carriera è tutta da scoprire: può diventare tra i migliori al mondo sulla terra battuta e, crescendo sul cemento, magari entrare nei top ten. Ci ha messo in contatto il mio allenatore storico Massimo Sartori, lo stesso di Seppi. Marco aveva bisogno di un tecnico fisso e io non mi sono fatto sfuggire loccasione”. (agg. Umberto Tessier)
IL GRANDE GIORNO E’ ARRIVATO
E il grande giorno di Cecchinato. Alle ore 13:00 di questoggi, in quel di Parigi, il tennista italiano sarà in campo per la semifinale del Roland Garros contro Dominic Thiem. Insieme a lui ci sarà tutta la nostra penisola, a cominciare dalla Sicilia e da Palermo, dove il 25enne atleta è nato. Nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo sul fatto che lex numero 92 al mondo si sarebbe giocato una semifinale di un torneo del Grande Slam, uno dei più importanti al mondo insieme a Wimbledon e agli US Open. A marzo Marco cadeva sotto i colpiti dellargentino Guido Andreozzi nel Challenger di Marbella, e gli scorsi giorni, poco prima dei quarti di finale contro Djokovic, il tennista italiano aveva di fatto già preparato le valigie, pronto a tornarsene a casa. E invece, contro ogni pronostico, giocando con esagerata qualità, ha distrutto Novak, entrando nel tabellone dei 4 più forti del torneo.
IERI LINCONTRO CON SAFIN
Nella giornata di ieri Cecchinato ha potuto incontrare il suo vecchio idolo quando era un ragazzino, lex numero uno Marat Safin, che oggi sarà in tribuna proprio per assistere al match dellitaliano: «Sono rimasto impressionato dal gioco di Marco, contro Djokovic era la prima volta che lo vedevo e non pensavo fosse così forte – ha detto Safin – nel quarto set c’è stato un momento in cui sembrava poter perdere, ma in quel frangente ha mostrato grande forza. In semifinale credo che possa creare qualche problema a Thiem, hanno un modo di giocare simile ma il carattere è diverso. Marco giocherà per entrare nella storia, e per portare il tennis azzurro nei libri, visto che è dal 1976 che un tennista maschile del Bel Paese non raggiunge una finale di un Grande Slam, anno in cui vinse Panatta proprio a Parigi. In vista della gara odierna si è allenato ieri mattina sullo Chatrier, il campo Centrale parigino: unora di preparazione, quindi 30 minuti di sparring e 30 con il cesto, è tutto pronto.