Ora c’è anche l’ufficialità, il Milan ha esonerato Massimiliano Mirabelli. La società in un comunicato ufficiale ha voluto specificare: “Comunichiamo l’esonero, con effetto immediato, del Sig. Massimiliano Mirabelli dall’incarico di Direttore sportivo e responsabile dell’area tecnica del club. La direzione sarà affidata a un nuovo manager che è già stato identificato e verrà annunciato molto a breve”. Inoltre è stato sottolineato come sia stato sollevato dall’incarico anche il Sig. Giuseppe Mangiarano dall’incarico di Segretario Generale. Il nuovo Milan del Fondo Elliott sta lavorando per rivoluzionare il club rossonero con l’obiettivo di costruire una squadra in grado di tornare a vincere anche se magari non nell’immediato. Servirà infatti tempo per ricostruire una squadra che in passato è stata vera e propria leggenda, ma che negli ultimi anni ha vissuto un incubo senza fine. Massimiliano Mirabelli lascia comunque a testa alta e con un comportamento esemplare soprattutto nei confronti dei tifosi rossoneri. (agg. di Matteo Fantozzi)
UN MESSAGGIO ALLA SQUADRA
Massimiliano Mirabelli è stato licenziato dal Milan, ma non ha speso parole negative verso la società che ha deciso di non credere più in lui. Il dirigente anzi ha voluto ringraziare il club per questi 15 mesi passati insieme. Ha poi voluto aggiungere nella lettera anche che sente questa squadra come: “Una creatura molto mia che ho formato con gli altri in quindici mesi di lavoro”. Parole importani che fanno capire come Mirabelli stesso sia molto legato alla causa e non abbia la voglia di chiudere la storia senza un degno finale. I tifosi intanto si dividono tra chi ha riposto fiducia in lui e chi invece gli ha additato i fallimenti della stagione dopo un calciomercato che aveva fatto sognare tutti. Mirabelli lascia dunque con un messaggio forte e preciso, dimostrando grande attaccamento alla società e anche voglia di continuare a seguirla da fuori come tifoso. Chissà dove lo porterà il lavoro e se tra non molto quel Milan che tanto ama non diventerà un suo avversario nella corsa a qualcosa di molto prestigioso. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA LETTERA DI ADDIO
Massimiliano Mirabelli lascia il Milan e decide di farlo con una lettera speciale per i tifosi che non sono venuti mai meno enl sostenerlo. Grazie a Twitter può lasciare un lungo messaggio per esprimere le sue personali opinioni: “Cari milanisti, quando arriva il momento di dire grazie vuol dire che qualcosa che era cominciato poi finisce. Non è mai facile, soprattutto quando si riprensa alle interminabili giornate di lavoro dedicate a un unico obiettivo, il bene del Milan. Vorrei partire da qui e dall’immenso mondo chiamato Milan e dalla passione che lo ciconda. Vorrei partire da voi in questi 15 splendidi mesi di lavoro. Grazie con voi, non io, ma tutta la squadra del Milan non è mai stata sola. Vi ho incontrato per le strade dove sono andato nelle città dove il Diavolo è andato ag iocare, mi avete dimostrato grandissimo affetto e regalato emozioni”. Una lettera lunghissima che non chiarisce lo stato d’animo in questo momento del dirigente che si vede costretto a salutare il Milan per iniziare magari un’altra avventura. (agg. di Matteo Fantozzi)
GATTUSO: “IO QUI GRAZIE A LUI”
Dirigenza Milan spazzata via nel giro di pochi giorni. Il licenziamento più appariscente è senz’altro quello di Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo che lo scorso anno si fece notare appena ingaggiato per una campagna acquisti che sulla carta appariva vincente e soprattutto costosa ((Bonucci, Calhanoglu, Biglia, Kessie tra gli altri) e che invece si è rivelata disastrosa. Mirabelli fu però l’uomo che portò Gattuso ad allenare il Milan, cosa che salvò la stagione al club rossonero. Il quale, commentando dagli Stati Uniti dove si trova con la squadra, ha commentato: “Io se sono qui è perché Massimiliano mi ha voluto fortemente. Mi ha dato la possibilità di allenare la prima squadra e se sono diventato quello che sono, i meriti sono di Mirabelli e di Fassone che mi hanno dato la chance. C’è grande rammarico, c’è grande amarezza però bisogna guardare avanti e può succedere anche a me che se sbaglio due partite, parte la contestazione. Espormi per chiedere la sua conferma? In questo momento non penso che sia corretto nei confronti di un direttore che lavora da tanti anni come Massimiliano e penso che ora devo pensare a fare il mio” (Agg. Paolo Vites)
LICENZIATO MASSIMILIANO MIRABELLI
Massimiliano Mirabelli va verso il licenziamento al Milan: come riporta Sport Mediaset, l’avventura con la società rossonera è ormai ai titoli di coda. Il direttore sportivo lascia Milanello dopo Marco Fassone, il cui addio era stato di fatto ufficializzato nel corso del CdA della scorsa settimana: oggi Mirabelli si è incontrato con il neo presidente Paolo Scaroni, ha avuto un confronto di circa mezz’ora ma non ha trovato un accordo che sperava di ottenere sulla risoluzione consensuale del contratto. Tradotto: il dirigente sarà licenziato dal Milan. All’uscita da Casa Milan l’ormai ex direttore sportivo rossonero non ha parlato con i giornalisti: ha semplicemente alzato il pollice verso di loro, probabilmente l’ultimo gesto da dirigente. La sua avventura è durata pochissimo: poco più di un anno. Il Milan targato Fassone-Mirabelli viene smontato: incredibile pensare che solo la scorsa estate i due erano sugli scudi e celebrati per un grande calciomercato, mentre passata una stagione vengono scaricati dalla nuova proprietà che ha deciso di tagliare i ponti con il passato.
IL NUOVO MILAN
Mirabelli dunque sarà licenziato dal Milan: seguirà Marco Fassone, come detto allontanato “per giusta causa”. Il fondo Elliott, che ha preso possesso della società rossonera a seguito del mancato pagamento di Yonghong Li, ha deciso di fare piazza pulita del passato e di piazzare uomini di fiducia al comando: Leonardo per esempio, che ha preso in mano la direzione dell’area tecnica (anche se in via non ufficiale, non per il momento). Si parla però di un nuovo direttore sportivo che dovrebbe arrivare: i nomi al momento caldi sono quelli di Sean Sogliano e Cristiano Giuntoli. Sia come sia, Massimiliano Mirabelli abbandona un Milan che immaginava diverso: l’estate del 2017 lo aveva visto sognare lo scudetto con acquisti di grido, nel 2018 siamo arrivati al termine di un’avventura durata poco e che non ha avuto i risultati sperati, tanto che adesso i rossoneri potrebbero essere costretti a vendere i pezzi pregiati per rientrare nei conti e tenere fede alle regole del fair play finanziario.