Messa nel cassetto la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Pyeongchang nella discesa libera, Sofia Goggia di nuovo al lavoro per preparare la prossima stagione di Coppa del Mondo. La sciatrice bergamasca non si ferma mai e davanti le si presenta una nuova stagione eccezionale piena di traguardi: la precedente è stata così. Dalla medaglia olimpica fino alla conquista della coppetta di cristallo per la discesa libera in Coppa del Mondo: quali potrebbero essere i suoi nuovi traguardi, per una sciatrice che ha già fatto la storia dello sci azzurro? Proprio l’atleta di Bergamo si è voluta raccontare a noi: eccola in questa intervista esclusiva per ilSussidario.net.
Una stagione esaltante: cosa ti ha dato questo oro olimpico? La consapevolezza di avere raggiunto il sogno di una vita, il motivo per cui vale la pena compiere quotidianamente sacrifici fuori e dentro la pista.
Quali sono stati i segreti del tuo successo alle Olimpiadi? Essere arrivata con le idee chiare all’appuntamento più importante della stagione. Sapevo di avere fatto tutto quello che dovevo, per possedere la serenità interiore e la forza necessarie per raggiungere un obiettivo tanto importante.
Una soddisfazione in più aver battuto in discesa un mito dello sci, come Lindsey Vonn? Certamente, lei rappresenta sempre uno stimolo, ci confrontiamo spesso e la ritengo una delle più grandi nella storia, per cui batterla è sempre motivo di soddisfazione, anche se la nostra amicizia va oltre il fatto agonistico.
Qualche rimpianto per le altre gare in Corea del sud o pensi di aver dato il massimo? Assolutamente nessun rimpianto, sono arrivata in Corea con l’idea di prendermi l’oro e l’ho fatto.
Come hai vissuto queste Olimpiadi al di là delle tue vittorie? Ti sembra di vivere in una bolla, tutto è diverso dal solito: dall’atmosfera olimpica, al fatto di vivere a contatto con gli atleti di altre discipline con cui non si ha mai occasione di parlare, scambiare idee.
E poi la conquista della Coppa del mondo di discesa, un altro successo importantissimo. La ciliegina sulla torta, è stato difficile mantenere la concentrazione alta al ritorno dalle Olimpiadi perché avrei potuto abbassare la guardia, invece sono rimasta sul pezzo e ho conquistato una coppa che vale molto.
Come sei cresciuta in discesa, su cosa hai lavorato maggiormente? Per fare risultato in discesa occorre una serie di elementi: dall’esperienza, alla conoscenza delle piste, ai materiali, alla forma fisica. Sono riuscita a mettere insieme tutti questi pezzi e posso ancora crescere.
Quali pensi invece che possano essere i tuoi margini di miglioramento in Super G? Sono tanti, sarà la mia prossima sfida e ho già in mente come fare per arrivare al top anche lì, ma prima di tutto devo recuperare posizioni in gigante.
Su cosa dovrai lavorare invece in gigante? L’ho un po’ trascurato nell’ultima stagione e i risultati ne hanno risentito, però il mio primo obiettivo per la nuova stagione è tornare competitiva anche fra le porte larghe, ci sto già lavorando e sono sicura di presentarmi a Soelden nuovamente in grado di ben figurare.
Hai solo 25 anni: c’è l’ambizione, il sogno di vincere la Coppa del Mondo in futuro? Certamente, ma è un cammino che si compie passo dopo passo, stagione dopo stagione, è la cima di una montagna che va scalata un po’ per volta. E poi bisogna avere anche un po’ di fortuna.
Hai davanti anche tanti anni di carriera: fino a quando pensi di andare avanti? Fino a quando continuerò a divertirmi come sto facendo in questi anni.
Come giudichi la squadra italiana di sci: diventerete sempre più la valanga rosa dello sci azzurro? Cosa pensi del bronzo di Federica Brignone nel gigante alle Olimpiadi? Ha ottenuto una bellissima medaglia. E’ importante avere compagne di squadra così brave e competitive, aiuta ad alzare il livello del gruppo, noi donne siamo veramente forti.
Su cosa pensi di lavorare principalmente in futuro per migliorarti? C’è qualcosa che posso migliorare sotto ogni punto di vista: forza mentale, tecnica, potenza, tutti aspetti che contano per rimanere al top.
Ci puoi raccontare della tua amicizia con Michela Moioli, bergamasca come te? Condividiamo tante cose e abbiamo molti interessi in comune, oltre che lo stesso preparatore atletico.
Il successo, la popolarità dopo le Olimpiadi ti fanno paura, ti hanno cambiata, o sei sempre la solita Sofia? Come è la Sofia che non conosciamo? Io sono e rimarrò sempre la stessa, una ragazza solare, che ha voglia di continuare a migliorarsi dal punto di vista sportivo e umano, per puntare verso nuovi obiettivi.
(Franco Vittadini-Mauro Mantegazza)