Dunque ci sono finalmente delle certezze sul campionato di Serie C: sabato 8 settembre verranno formati i gironi e stilato il calendario, si comincerà poi a giocare nel successivo weekend del 15-16 settembre. Il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, ha espresso così il proprio pensiero sulla delicata situazione che il calcio italiano sta vivendo per l’ennesima volta in estate: “La Lega Pro non è mai stata contraria alla riforma dei campionati, tanto che siamo l’unica lega che ha dimezzato i propri organici per una scelta di politica federale. Siamo passati da 118 a 60 società (quando sono state soppresse le due categorie eredi di C1 e C2 passando a una sola, ndR). Siamo coscienti che si debba fare qualcosa, ma serve un qualcosa che riguarda tutti i campionati. Dalla Serie A alla Serie D perché facciamo tutti parte dello stesso sistema. Siamo concordi ad un percorso condiviso per un progetto credibile che faccia una sintesi di tutte le componenti”. Non manca però una stoccata: “Ho fatto anche una richiesta che è anche una provocazione alla FIGC: di portare a sette le promozioni in Serie B in caso di mancati ripescaggi. Sono però sicuro che la mia richiesta cadrà nel vuoto perché il Collegio di Garanzia il prossimo sette settembre riporterà la B a 22 squadre”. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
PARLA GRAVINA
Il presidente della Lega di Serie C, Gabriele Gravina, ha espresso grande amarezza per aver dovuto di fatto ratificare un nuovo rinvio nella composizione dei calendari del campionato di terza serie, con l’inizio del torneo inizialmente fissato per l’8 settembre. “La parte piu’ triste – ha spiegato Gravina – è che oggi dovevamo celebrare l’inizio del campionato e invece siamo qui a parlare di qualcosa che non si può realizzare. Dispiace vedere lo sguardo basso dei miei presidenti. Questa è la pagina piu’ amara, non poter dare ai tifosi la possibilità di aggregarsi e stare insieme.” Se il format della Serie B a 22 squadre non sarà ripristinato, per l’anno prossimo la Lega di Serie C chiederà 7 promozioni per riequilibrare il quadro nella stagione 2019/20. (agg. di Fabio Belli)
SI PARTE IL 15 SETTEMBRE
Si è andati incontro a un rinvio come era preventivabile in quello che sarebbe dovuto essere il giorno del calendario di Serie C. L’otto settembre prossimo sarà il momento di sorteggiare i gironi e poi di stilare così i calendari. Il campionato invece sarà poi pronto a partire il weekend successivo quello del 15 e del 16 settembre. I gironi dovrebbero comunque rimanere tre: nord-ovest, nord-est e centro-sud). Al momento rimangono comunque ancora molti dubbi su possibili ripescaggi, su ulteriori slittamenti e su ritardi nella stesura del calendario. Mai come quest’anno il campionato di Serie C sta vivendo momenti molto particolari e difficili da gestire. Molto dipenderà poi anche da quanto accadrà in Serie B, anche nel campionato cadetto le cose infatti al momento non sembrano essere chiare del tutto. Nelle prossime settimane speriamo che si arrivi a una decisione che possa mettere d’accordo tutti per far partire i campionati. (agg. di Matteo Fantozzi)
ASSEMBLEA DELLE SOCIETÀ
La Serie C 2018-2019 sta per rivelarsi? Molto probabilmente no: una nota ufficiale emessa dalla Lega Pro ha confermato la riunione già prevista per mercoledì 22 agosto, ma ha anche anticipato che la compilazione dei calendari dovrebbe slittare. A Roma si terranno domani Direttivo e Assemblea delle Società: presso l’Auditorium Palazzo delle Esposizioni, Scalinata di Via Milano, l’incontro dunque ci sarà; tuttavia il presidente di Lega Gabriele Gravina era già intervenuto ieri in merito alla problematica di un campionato ancora incerto nella sua composizione. Probabile allora che nel corso della conferenza stampa con i vertici, annunciata ufficialmente a conclusione dell’Assemblea di Lega, venga confermato quanto era già emerso, vale a dire che i calendari non saranno resi noti se non dopo il 7 settembre (la data però resta ancora un punto di domanda). Ruota tutto intorno a quel giorno: è infatti quello in cui il Collegio di Garanzia del Coni dovrà pronunciarsi in merito al ricorso presentato da alcune società che oggi giocherebbero in Serie C, ma che sperano ancora di salire di categoria e iscriversi a tutti gli effetti alla Serie B. Una decisione che sta di fatto bloccando buona parte delle squadre italiane; anche il torneo cadetto allo stato attuale è in forse.
LA SERIE C SLITTA DI NUOVO?
Ricapitoliamo la situazione: diverse settimane fa Avellino, Bari e Cesena sono state escluse dal campionato di Serie B. Questo ha aperto tre posizioni per chi ne avesse i requisiti; il problema principale è che si sono presentate in sei (Catania, Entella, Novara, Pro Vercelli, Siena e Ternana) e, in seguito, che alcune di queste squadre non avrebbero comunque potuto tornare in cadetteria, per vari motivi. Da qui il ricorso, che innanzitutto è stato presentato contro la posizione del Novara; il timore chiaramente è quello di iniziare un campionato da dover poi rivoluzionare in corso d’opera, qualora il Coni dovesse accogliere la posizione di anche solo una società. Pericolo che sembrava essere stato scongiurato quando Mauro Balata, presidente di Lega, ha deciso di far partire la Serie B con 19 squadre; il problema è che in questo senso è andato contro la posizione della FIGC e di alcune società, che speravano nel consueto torneo di B con 22 formazioni o, quantomeno, aggiungendone una ventesima. Addirittura si era profilata la possibilità che la Serie B 2018-2019 accogliesse 24 squadre, come era già successo nel 2003-2004 (non a caso un anno di transizione per il torneo): per questo motivo, come ha ben spiegato Gravina nel suo intervento di lunedì, anche la Serie C potrebbe perdere qualche squadra e, se il campionato dovesse partire prima del dovuto, si dovrebbe poi mettere le mani al calendario e rifare tutto, creando un pericoloso precedente per usare le parole di Damiano Tommasi, intervenuto ieri al raduno dei capitani dI Serie B. Il campionato cadetto rischia di vedere le prime due giornate posticipate; su queste premesse, la Serie C non potrebbe partire e infatti non dovrebbe ancora farlo, ma vedremo quello che succederà oggi.