Eusebio Di Francesco si è infortunato ed è stato già operato a Villa Stuart, con una frattura al quinto metatarso della mano sinistra. Il motivo, lo si ritrova in due violenti pugni tirati contro il plexiglass della panchina: “fatale” il primo, scagliato quando Di Francesco si stava sedendo in panchina. Il secondo, il tecnico lo ha invece effettuato con il pugno destro nel rialzarsi per andare a urlare contro la squadra, e questo non ha arrecato danni. Visibile il nervosismo dell’allenatore, che comunque sarà già dimesso nelle prossime ore; per lui niente di grave, ma i segni del pirotecnico pareggio contro l’Atalanta, che ha portato la Roma a quota 4 punti insieme alla Dea (ma anche a Sassuolo e Udinese) sono piuttosto evidenti. Del resto, il Monday Night della seconda giornata di Serie A è stato ricco di sorprese e capovolgimenti di fronte, ognuna delle due squadre avrebbe potuto vincere e anche Gian Piero Gasperini non ha nascosto il rammarico per i tre punti sfumati, dopo il doppio vantaggio.
DI FRANCESCO OPERATO E NERO DI RABBIA!
L’Atalanta infatti aveva chiuso uno straordinario primo tempo sul 3-1, rispondendo alla magia di Javier Pastore con il gol di Timothy Castagne e la doppietta del nuovo arrivato Emiliano Rigoni; nella ripresa però la Dea si è abbassata troppo e ha concesso a Florenzi e Kostas Manolas di pareggiare, prima che nel finale sia gli orobici (due volte con Mario Pasalic) che la stessa Roma (strepitosa chiusura di Castagne su Justin Kluivert lanciato a rete) mancassero il colpo del ko. Il nervosismo di Di Francesco si è manifestato anche in occasione del definitivo 3-3, quando nel tornare in panchina ha tirato un calcio ad una bottiglietta; un punto a testa che fa bene anche ai giallorossi, perchè l’Atalanta sta giocando i preliminari di Europa League da circa un mese ed è inevitabilmente più avanti nella preparazione. Di pugni al plexiglass della panchina ne abbiamo visti tanti; celebre quello di Giovanni Trapattoni durante Italia-Corea del Sud ai Mondiali 2002, ma in quel caso il CT della nazionale ce l’aveva con il delegato FIFA per gli errori vistosi dell’arbitro Byron Moreno. Lo scorso anno invece Simone Inzaghi aveva rischiato un clamoroso capitombolo per la troppa foga nell’esultare al gol di Stefan De Vrij, che aveva archiviato la pratica Dinamo Kiev e condotto la Lazio ai quarti di Europa League.