Sembrerebbe avere le ore contate la permanenza di Maurizio Sarri al Chelsea. Con la sconfitta contro il Manchester United di lunedì, lo zero a due casalingo che è costata l’eliminazione dalla coppa d’Inghilterra, fanno ben tre capitolazioni nelle ultime cinque uscite della compagine londinese, compreso il clamoroso 6 a 0 subito dal Manchester City, e l’altrettanto clamoroso 4 a 0 in favore del Bournemouth. Secondo quanto riferiscono i media inglesi, tenendo conto anche della scarsa pazienza del patron del Chelsea, Roman Abramovich, l’esperienza dell’ex tecnico del Napoli allo Stamford Bridge sembrerebbe ormai essere giunta al capolinea. La sensazione è che saranno decisive le due prossime sfide, leggasi l’incontro con il Malmoe, sedicesimi di ritorno di Europa League, e la partita di domenica contro il Manchester City, finale di Coppa di Lega. Se Sarri dovesse capitolare in particolare contro i Citizens (cosa alquanto probabile), a quel punto il suo destino sarà segnato, anche perché lo spogliatoio non sembrerebbe essere più dalla sua parte «Penso di sì – ha detto a riguardo lo stesso Sarri – non sono certo ma penso di sì».
SARRI ESONERATO DAL CHELSEA?
Non solo Abramovich ma anche i tifosi avrebbero ormai esaurito la pazienza, con Higuain, l’ultimo grande acquisto, che sta proseguendo le prestazioni altalenanti vistesi a Milanello, con Kovacic che non si è ancora integrato, Kepa incerto fra i pali, e Jorginho, altro uomo di Sarri, che nel recente scontro con Matic è stato letteralmente surclassato. «Fuck Sarriball», è lo slogan ripetuto più volte dai tifosi londinesi per sbeffeggiare il sarrismo, e molti di loro, durante la partita contro i Red Devils, si sono uniti ai cori degli avversari “Sarai licenziato domani mattina”. Sui social, a conferma del clima tesissino in casa Blues, sta impazzendo l’hashtag #Sarriout. «Sono preoccupato del risultato, non dei tifosi – ha tagliato corto Sarri in conferenza stampa – ero preoccupato per la panchina quando allenavo in C2, non ora».