Lite a Sky Sport tra Luciano Spalletti e Fabio Caressa dopo Fiorentina-Inter. L’allenatore nerazzurro non digerisce il rigore subito all’ultimo istante e quando arriva ai microfoni dell’emittente satellitare si infuria con il conduttore che considera di fede romanista. Spalletti interpreta male ciò che era stato detto prima del suo arrivo in merito al rigore concesso per presunto fallo di mani di D’Ambrosio, episodio che è costato la vittoria alla squadra nerazzurra. Arrabbiato nero, sbotta subito: «Ho sentito te quando le commentavi. Il tuo “potrebbe essere che si voleva coprire il volto, che è stato toccato da quello dietro, che gli è scivolata sul braccio dopo aver preso il petto”. Quattro potrebbe essere». Caressa allora replica: «Non ho detto così, Luciano. Abbiamo detto che era rigore il primo e non rigore il secondo, quindi stai sbagliando». La tensione sale alle stelle: «Eh no, ma ci hai messo un po’. È chiara la cosa, è chiara, non serve una votazione in base a come si è tifosi». Ed è qui che poi sbotta Caressa.
SPALLETTI CONTRO CARESSA, LITE A SKY PER IL RIGORE
«Tifosi di che?», dice il conduttore di Sky Sport. E allora Spalletti spiega meglio: «Potrebbe essere che uno è tifoso di un’altra squadra e fa quello che gli pare, fa vedere quello che gli pare. È petto netto, gli si muove anche la maglietta». Così però fa infuriare Caressa, che ribadisce: «L’hanno detto anche in telecronaca, l’abbiamo detto». L’allenatore dell’Inter non ci sta: «Ho sentito bene. Tira indietro, tanto Sky dà questa possibilità importante». E il botta e risposta prosegue: «Abbiamo anche detto che se anche mai l’avesse toccata col braccio comunque non era rigore perché prima era andata sul petto. Luciano, non voglio fare polemica». Ma Spaletti non vuole saperne: «Abbiamo perso punti fondamentali per la classifica. Domani poi si scrive “Via Spalletti”. Sono partite fondamentali, punti fondamentali». E il giornalista rilancia: «Guarda c’era anche fallo di Chiesa prima. Da qua arriva il rigore, per dirti come eravamo decisi sull’argomento». Poi però ci tiene a replicare sul discorso del tifo: «Noi dobbiamo spiegare che cosa ha visto l’arbitro, poi noi abbiamo detto che è stata presa di petto. Più che dire che non è rigore netto e spiegare l’azione che devo fare? Non posso mica insultare l’arbitro. Ma poi lavoriamo da trent’anni, tifosi de che? Non posso accettare questa cosa. Non si mette mai in dubbio la professionalità delle persone».