Sinisa Mihajlovic non teme per il proprio futuro. O almeno, non lo dà troppo a vedere. Il tecnico della Fiorentina, protagonista oggi in conferenza-stampa, ha toccato, tra i vari argomenti, quello del rischio-esonero. I tifosi, più che la dirigenza in verità, lo hanno messo spesso in discussione, contestandolo anche con toni molto accesi. Evidentemente, non piace il gioco espresso dalla squadra, oppure il fatto che non possegga un’adeguata mentalità vincente. La sensazione, talvolta, è che i viola si accontentino delle cose, senza cercare di cambiarle. Più o meno, sono queste le accuse rivolte dalla tifoseria al serbo, che comunque tira dritto per la propria strada, in maniera orgogliosa. “So di essere a rischio – ha spiegato oggi – ma vado avanti e non ci penso”. La partita di Torino, ammette, potrebbe anche essere l’ultima spiaggia, ma è meglio non pensare a queste cose e preparare a dovere l’impegno. Quanto al rapporto con i tifosi, possono dire ciò che vogliono, a suo avviso. Il diritto di esternare le proprie idee e criticare c’è tutto; sono, però, le offese personali che non vanno bene. Quelle, dice giustamente Mihajlovic, non c’entrano nulla con il calcio. Difficile dargli torto, perchè alcune frange della tifoseria, oggettivamente parlando, sono andate troppo in là con le contestazioni. Passando a questioni più strettamente tecniche, l’obiettivo della squadra, secondo il serbo, dev’essere quello di puntare al bersaglio grosso: “Potremmo essere la prima squadra a vincere nel nuovo stadio della Juve”. La classifica della Fiorentina, a suo giudizio, è alquanto bugiarda; ai viola mancherebbero almeno 3 punti. Quanto alla formazione, mancheranno Cassani e Kroldrup per infortunio e Montolivo per squalifica. In avanti il mister potrà contare nuovamente su Gilardino, che ha recuperato, ma non ha ancora una partita intera nelle gambe: “Vediamo se metterlo dall’inizio o durante la gara”. Degli avversari, dice, teme soprattutto l’aggressività, oltre alla qualità di giocatori come Pirlo, Marchisio e Vucinic. Per ‘Miha‘ la Juve è una squadra completa, che ha tutte le carte in regola per puntare allo scudetto, “a partire dallo stadio di proprietà”. Il pubblico a pochi metri dal campo, effettivamente, può costituire il dodicesimo giocatore.
E’ una Viola dunque carica e ambiziosa al punto giusto, quella che si presenterà domani sera allo Juventus Stadium. Se sarà anche da colpaccio, potrà dircelo solamente il campo.