Lazio-Atletico Madrid, Udinese-Paok (GRE). Andata Giovedì 16 Febbraio, ritorno Giovedì 23 Febbraio. Il gioco si fa subito duro, e forse è davvero meglio così. Il sorteggio di Nyon offre alle rappresentanti italiane delle occasioni probanti per misurare le proprie ambizioni in questa benedetta Europa League, cuginetta che giochi di soldi e di potere hanno svalutato oltremodo rispetto alla Champions, figona dalle orecchie d’oro. Sorteggio deciso soprattutto con la Lazio, che dal ventre profondo dell’urna pesca un Atletico già passato questa stagione dalle reti nostrane. Il doppio confronto con l’Udinese nel fu gruppo I ha rivelato la classica squadra pericolosa ma dalle basi difensive permeabili. La faretra offensiva è ben fornita, come il 4-0 del Vicente Calderon spiega in maniera esauriente. E’ anche vero che gli eredi di Forlan e del Kun (Diego, Adrian Lopez, Radamel Falcao) hanno leggermente abbassato il livello di un attacco che l’anno scorso, complici le rifiniture sapienti di Reyes, si presentava come tra i più pericolosi a livello europeo. Come detto poi, la difesa imperniata sull’uruguagio Godin non assicura un argine totalmente affidabile, concedendo quelle sbandate che hanno fruttato la vittoria friulana nella gara di ottobre (il 2-0 firmato Benatia-Floro Flores). Lacune che non a caso stanno condannando i Colchoneros ad un campionato anonimo, inchiodato nei banchi di nebbia di metà classifica (19 punti a -10 dalla zona Champions, teorico proposito d’inizio anno). Logico pensare dunque che la ribalta europea sia divenuta quella privilegiata dalla compagine spagnola. A sostegno dei biancocelesti giunge il ricordo dell’unico precedente, la doppia semifinale UEFA del ’98 che vide i capitolini sconfiggere l’Atletico di Bobo Vieri (1-0 a Madrid firmato Jugovic, 0-0 a Roma).
Meno richiami di cartello ma insidie più nascoste per l’Udinese, che dovrà vedersela coi greci del Paok, che hanno vinto la corsa a tre del gruppo A escludendo nientepopodimeno che il Totthenam, con il Rubin Kazan secondo. Non è certo nella storia che vanno rintracciate le pericolosità dei greci: il palmarès recita due scudetti e quattro coppe nazionali, gli avanzi delle abbuffate tra Olympiakos e Pana. Le minacce s’affollano nella mente della vecchia volpe Laszlo Boloni, il tecnico rumeno che ha saputo intagliare da un gruppo solido una squadra sorprendente, condita da ritocchi internazionali (tra cui anche il nostro Cirillo) che hanno dato brio e velocità al blocco ellenico. Avversarie insidiose che dunque costringono le nostre a capire cosa realmente ci aspettiamo dall’Europa League: se una semplice passerella per le riserve o se invece una reale opportunità su cui investire.
Sorteggiati anche gli ottavi: in caso di passaggio del turno la Lazio incontrerà la vincente di Braga-Besiktas, l’Udinese quella di AZ Alkmaar-Anderlecht.
Capitolo Manchester: le due escluse eccellenti della Champions incontrano due sorelle, proponendo accoppiamenti dal sapore di grande calcio. La prima, grottesca estrazione di Belodedici (in tre per sgusciare la seconda pallina) ha regalato ai Citizens il Porto di Vitor Pereira, detentore del trofeo. I lusitani, pur lontani dai fasti della scorsa stagione, restano una squadra molto solida, la cui spina dorsale (Rolando, Guarin, Moutinho, Hulk) non smette d’elargire relazioni positive agli scout di mezza Europa. Attorno si sviluppa una squadra rapida ed esperta a questi livelli, che Mancini ha il dovere di non prendere sottogamba. Discorso simile ma non troppo per lo United: opposti all’Ajax i Red Devils hanno comunque le credenziali per superare agevolmente il turno; i Lancieri di oggi fondano la propria pericolosità più sul blasone che su reali potenzialità d’organico, infarcito di promesse non più così splendenti. In ogni caso si tratta di sfide che potrebbero tranquillamente riempire il tabellone del piano di sopra.
Altre partite affascinanti sono sicuramente Lokomotiv Mosca-Athletic Bilbao, con interessanti risvolti etnici racchiusi nel confronto russi-baschi, Stoke City-Valencia e il derby delle fiandre AZ Alkmaar-Anderlecht. Lo Shalke 04 pesca il Viktoria Plzen nella terza sfida tra reduci di Champions, mentre al Trabzonspor che fece perdere la trebisonda all’Inter toccherà il PSV Eindhoven. Di seguito la lista completa:
Porto-Manchester City, Ajax-Manchester United, Lokomotiv Mosca-Athetic Bilbao, Salisburgo-Metalist Kharkiv, Stoke City-Valencia, Rubin Kazan-Olympiakos, AZ Alkmaar-Anderlecht, Lazio-Atletico Madrid, Steaua Bucarest-Twente, Viktoria Plzen-Shalke 04, Wisla Cracovia-Standard Liegi, Braga-Besiktas, Udinese-Paok, Trabzonspor-PSV Eindhoven, Hannover-Bruges, Legia Varsavia-Sporting Lisbona.
(Carlo Necchi)