Giorno di presentazione per Vincenzo Montella come nuovo allenatore del Catania. L’ex-mister della Roma è apparso molto carico e pronto ad iniziare una nuova avventura professionale. La conferenza inizia con i ringraziamenti di rito: “Ringrazio il presidente e il direttore per l’opportunità che mi è stata data e credo che se ciò è avvenuto è perché ritengono che io sia la persona più adatta – ha spiegato Montella – Farò il massimo per questa società e di conseguenza per i tifosi e la città. Cercherò quanto prima di imparare usi e costumi della città perché credo che per un allenatore possa fare la differenza anche questo”. Alcuni cronisti gli chiedono del suo gol nel celebre 7-0 tra Roma e Catania ma lui lascia correre: “Parliamo del presente e del futuro, il resto è storia e la lasciamo lì. Fortunatamente non ho molta memoria, ma quando giocavo mi piaceva segnare a prescindere dal punteggio”. Montella ha poi chiarito il significato che quest’esperienza avrà per lui: “Per me questo è un passaggio importante. Io devo dimostrare di valere il Catania prima di poter ambire ad altre cose. Ho accettato questo incarico con grandissimo entusiasmo, ho esaminato tutto e non sta a me sottolineare la competenza con la quale la società lavora. Io mi affido alle mie qualità, ma sono sicuro di avere alle spalle una società che opera con attenzione senza mai fare il passo più lungo della gamba”. Il suo Catania sarà una squadra moderna e flessibile, non schiava di un unico modulo: “Il modulo lo fanno i giocatori in base alle caratteristiche. Bisogna intravedere chi sono i 3-4 giocatori migliori e metterli nelle condizioni in cui riescono a rendere a meglio. Non esiste un modulo vincente perché altrimenti lo adatterebbero tutti, bisogna essere aperti ad ogni soluzione”. Pochi accenni alla sua esperienza da tecnico della Roma. Di certo per lui la giovane età non è un handicap: “Quando ho guidato la prima squadra della Roma mi sono comportato da allenatore, a prescindere dal fatto che avevo smesso di giocare da poco. Non è detto che un allenatore esperto sia più bravo di uno meno esperto, un allenatore è competente o adeguato indipendentemente dall’età o dall’esperienza”. Battute finali su Scommessopoli: “E’ un’immagine brutta che il calcio italiano dà all’estero, ma in ogni caso è uno scandalo che si limita a pochissimi giocatori.
In un sistema come il calcio che muove tantissimi interpreti, sono solo una piccola minoranza – conclude Montella – ma noi tutti addetti ai lavori speriamo che venga debellato questo problema”.