Il Giudice Sportivo ha squalificato per una giornata cinque giocatori, al termine della seconda giornata di serie A. Sono stati fermati i terzini sinistri di Juventus e Roma, rispettivamente Paolo De Ceglie e Josè Angel, il primo “per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete”, il secondo “per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco”, oltre al cesenate Yohan Benalouane (“doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare in campo”), il genoano Valter Birsa (“fallo grave di giuoco”) e il difensore del Chievo Gennaro Sardo, per “doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario”. Sancite anche le seguenti ammende per le società: 4mila euro per Napoli, Roma e Catania, 3500 per il Genoa e 2000 per il Palermo. Nel complesso è stata una giornata di campionato relativamente tranquilla dal punto di vista disciplinare. Nulla di troppo eclatante, anche se, come sempre alle nostre latitudini, non sono mancate le polemiche. Nel coro è spuntata, in particolare, la voce di Antonio Conte, che ha tuonato dopo la gara, peraltro vinta agevolmente per 4-1, contro il Parma. Secondo il tecnico bianconero alla sua Juve mancano un rigore ed un gol, che sarebbe stato ingiustamente annullato. Quanto al penalty, l’intervento sospetto sarebbe quello di Lucarelli su Matri al 4’. Lo stesso Matri ha poi firmato al 39’ l’illusorio 2-0, annullato per fuorigioco dal guardalinee, che non ha visto, però, che il bomber era mantenuto in gioco dal parmense Zaccardo. Cose che hanno fatto infuriare Conte, che ha lanciato un chiaro monito: “Tutto il sistema entri presto in forma”. Soprattutto, ha stupito (ma fino ad un certo punto) il suo richiamo su Calciopoli: “Che nessuno si erga a paladino della giustizia quando viene ad arbitrare qui”. Conte, in poche parole, interpretando un sentimento molto comune alla maggioranza della tifoseria, teme che alla società venga fatta ‘scontare’ sul campo la sua guerra di ricorsi, condotta contro Inter e Figc. Una pioggia di esposti per ottenere giustizia e riavere quello che, secondo tutti gli juventini, sarebbe il maltolto. Nella gara della Roma, invece, da segnalare il gol annullato a Borini.
Decisione giusta, perché Heinze, che fa da sponda all’ex-bomber dello Swansea, appare in posizione di offside. Regolare, poi, la posizione di De Rossi, che segna a tempo scaduto. Rete inutile ai fini del risultato, che ha visto il successo del Cagliari.