Torna il Clasico: Barcellona-Real Madrid si gioca alla settima giornata, presto rispetto agli standard degli ultimi anni. Il motivo c’è: si è voluto evitare che la partita, nel girone di ritorno, si andasse ad incastrare tra partite decisive di Champions League, come accaduto lo scorso anno quando le due squadre pagarono l’impegno con l’eliminazione da una finale europea che tutti si aspettavano sarebbe stata l’eterno duello tra blaugrana e merengues. Dunque, si gioca a inizio ottobre e non in più canonico fine novembre. Ne consegue che la partita non può essere considerata decisiva, anche se attenzione: la classifica ci dice che il Barcellona fino a qui ha vinto tutte le sei partite di avvio della Liga, e Vilanova può essere il primo allenatore della storia ‘Culè’ a centrare il settebello iniziale. Il Real Madrid invece ha già perso 8 punti, perdendo due volte e pareggiando un’altra partita: lo scorso anno Mourinho vinse il campionato lasciando per strada 14 punti, e questo dà un’indicazione di come le cose siano messe male. C’è una statistica che riferisce come nessuno abbia mai rimontato 8 punti di svantaggio andando a vincere il titolo, per cui se il Barcellona stasera dovesse vincere il Real Madrid si troverebbe davanti un Himalaya da scalare, una vetta che già adesso sembra inattaccabile. Però, lo Special One lo scorso anno ha infranto la sua maledizione personale andando a vincere al Camp Nou, riuscendo dove il Real Madrid falliva dal 2008, e all’inizio della stagione ha portato via la Supercoppa di Spagna alla squadra catalana che la deteneva da tre edizioni, vincendo 2-1 al Bernabeu nell’unica partita non vinta da Vilanova, che si gioca il primo Clasico di Liga da allenatore.
Il Barcellona deve fare i conti con gli infortuni di Piqué e Puyol: “Ma per Piqué decidiamo all’ultimo momento: si è appena allenato con il gruppo”. Difficile che Vilanova lo rischi: può giocare con un’infiltrazione, ma siamo alla settima giornata e forse il gioco non vale la candela. “Nessuno ha mai vinto le prime sette gare di Liga qui a Barcellona, e non dimentichiamo che la loro rosa è costata molto più della nostra”. Vilanova ha qualche dubbio: se in mezzo alla difesa giocheranno quasi sicuramente Mascherano e Song, entrambi centrocampisti adattati, può essere che si opti per una difesa a tre con Jordi Alba a completare il pacchetto arretrato, oppure Fabregas a centrocampo in luogo di Sergio Busquets. Il motivo? Aumentare esponenzialmente il possesso palla per evitare che il Real Madrid abbia il controllo del gioco, ma è chiaro che così facendo il grosso rischio è quello di rischiare ogni volta che i Blancos partiranno in contropiede. Probabile allora che si vada con la soluzione classica, con Fabregas in panchina e Sanchez o Villa ad affiancare Messi e Pedro in avanti.
Anche qui gli uomini che Vilanova si porterà in panchina dipenderanno dalle scelte di formazione. Nello specifico Bartrà potrebbe giocare come terzo difensore centrale, e allora in panchina ci sarebbe Jordi Alba. Comunque, Pinto sarà il secondo portiere, con Montoya e Adriano come cambi degli esterni, Villa (o Sanchez), Fabregas e Tello a completare le riserve.
Oltre ad Abidal non ci sarà Puyol: il capitano ha riportato la lussazione del gomito in Champions League e ne avrà fino a dicembre. Out anche Thiago Alcantara, anche per lui due mesi di stop.
Mourinho inizia la conferenza stampa con un cioccolatino a indirizzo del Barcellona: “Spero che Piquè giochi, perchè questa è unagrande partita ed è meglio che ci siano tutti i protagonisti”. Poi si cala nel personaggio: “Sono state dette tante cose in questo inizio di stagione ma non una parola sul Real Madrid, e non sarò certo io a spezzare questo silenzio”. Sulla formazione non si sbilancia ma dice: “Se fate caso alle mie scelte contro il Barcellona nelle ultime partite avete già un indizio”. Ovvero, Benzema in attacco ha decisamente più possibilità di Higuain, Marcelo parte in vantaggio su Coentrao che ha subito 4 giornate di squalifica e nelle altre due non è stato convocato (si va per un’altra tribuna), e uno schema che prevede il ‘doble pivote’ anzichè i tre mediani visti contro il Manchester City; e quindi Khedira andrà ad affiancare Xabi Alonso, mentre Essien andrà in panchina. Capitolo trequartista: ha sempre giocato Ozil, ma Modric non c’era e il croato è in rampa di lancio soprattutto perchè il gioiellino tedesco non sta brillando. E attenzione alla possibilità Kakà, che ultimamente è apparso decisamente convincente e si gioca le sue carte fino all’ultimo.
Il secondo portiere sarà Adan, per la difesa un solo uomo che è Varane, poi Essien in mediana, Ozil e Kakà per cambiare passo e dare più ritmo alla squadra nel secondo tempo. Completano la panchina Essiene e il Pipita Higuain, altro giocatore che certo non ha iniziato al meglio la stagione.
Mourinho ha la rosa al completo e quindi ha potuto preparare la partita al meglio potendo contare su tutte le scelte a disposizione.
Victor Valdes; Dani Alves, Mascherano, Song, Jordi Alba; Xavi, Sergio Busquets, Iniesta; Pedro, Messi, David Villa. All. Vilanova
A disp: Pinto, Montoya, Bartrà, Adriano, Fabregas, Sanchez, Tello
Squalificati: –
Indisponibili: Puyol, Abidal, Thiago Alcantara
Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Khedira, Xabi Alonso; Di Maria, Modric, Cristiano Ronaldo; Benzema. All. Mourinho
A disp: Adan, Varane, Essien, Ozil, Kakà, Callejon, Higuain
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Delgado Ferreiro