Successo fondamentale per il Livorno, che si aggiudica il derby toscano con il Grosseto con un nettissimo 4 a 0. In gol Paulinho al 26′ del primo tempo, poi Siligardi, Meola e Belingheri arrotondano il punteggio nella ripresa. Ora la formazione di Davide Nicola è seconda in classifica, ad un solo punto di distanza dal Sassuolo capolista, mentre il Grosseto rimane mestamente ultimo con soli 8 punti all’attivo. Questi i principali dati statistici: possesso palla a favore dei padroni di casa (54 a 46%), che hanno effettuato 21 tiri totali (di cui 9 nello specchio), a fronte dei soli 5 tentati dalla formazione maremmana. Anche la percentuale di passaggi riusciti è stata maggiore (64,5% contro 57,4) per gli uomini di Nicola, che hanno dominato in lungo e in largo, come si vede dal punteggio finale. Tutti i dati sono favorevoli al Livorno che ha controllato il derby senza problemi: gli angoli sono stati nove contro zero, la supremazia territoriale di dieci minuti e mezzo contro meno di otto. A stupire è comunque la voce relativa alla percentuale di pericolosità: il Grosseto chiude con il 25,6% che è bassissimo, ma ancora più incredibile è il 91% del Livorno. Labronici che non hanno avuto un predominio totale nei palloni giocati semplicemente perchè una volta in possesso hanno immediatamente cercato la verticalizzazione. Nonostante ciò sono dei padroni di casa i nomi dei primi tre giocatori con passaggi completati: ne hanno più di 40 Gemiti, Belingheri e Gentsoglou, per il Grosseto troviamo Ronaldo con 38. Cinque tiri per Silgardi che ha trovato il nono gol in campionato, per Paulinho invece il settimo (tre conclusioni). Bene anche Emerson con 26 recuperi, nel Grosseto Obodo ha provato a salvare la baracca (22 palloni arpionati) senza però riuscirci. Troppo il divario in campo: i labronici si avviano alla promozione o comunque se la giocheranno fino in fondo, mentre il Grosseto è ultimo in classifica e faranno fatica a salvarsi.
La prima occasione del match arriva all’11’ con Belingheri, che tenta una conclusione da distanza ravvicinata, che viene deviata in calcio d’angolo dalla difesa ospite. Il vantaggio livornese arriva al 26′ con Paulinho che, perfettamente lanciato da Siligardi, batte Lanni con un preciso rasoterra. Passano appena due minuti e ci prova anche Gentsoglou dal limite dell’area, con la sua conclusione che va a sfiorare il palo. Primo tempo di marca labronica, e la musica non cambia nemmeno nella ripresa, quando anzi il predominio diventa ancor più netto. Passano appena cinque minuti dall’inizio del secondo quando Paulinho combina con Siligardi – gli stessi protagonisti della prima rete – con il centrocampista ex Inter che mette dentro la sua nona rete stagionale. Gli uomini di Nicola potrebbero triplicare prima con Emerson al 55′ e poi con Belingheri al 62′, con quest’ultimo che colpisce il palo. Per vedere la reazione del Grosseto bisognerà aspettare il minuto 69′, con Sforzini che alza troppo la mira su uno stacco aereo. All’81’ arriva invece il tris del Livorno: grande merito va dato a Gemiti che se ne va sulla sinistra e sforna un preciso passaggio per il nuovo entrato Meola che insacca. Il poker arriverà a cinque minuti dal termine con una bella punizione dal limite di Belingheri.
Il tecnico del Livorno Davide Nicola è naturalmente soddisfatto per la vittoria rotonda: “Ho visto la squadra che vorrei vedere sempre. E’ la partita che più si avvicina alla mia idea di calcio, in più i ragazzi si sono divertiti e credo anche il pubblico: è quello che conta”. Poi parla della gara: “Volevamo impedire a Sforzini di entrare in area; ci è riuscito una volta sola e va bene così. Era importante concretizzare e convincere, abbiamo fatto entrambe le cose. Abbiamo giocato bene, facendo la partita dall’inizio alla fine. Il Grosseto è ultimo solo per la penalizzazione, non va mai sottovalutato. La nostra classifica? Siamo partiti con l’obiettivo salvezza e prima di tutto dobbiamo raggiungere quella. Ovviamente però non possiamo fare finta di non sapere dove siamo”.
Così invece l’allenatore del Grosseto Lamberto Magrini ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo fatto un passo indietro rispetto alla partita contro il Brescia. Allora la squadra mi era piaciuta per personalità e sicurezza, qui invece non siamo mai stati in partita e abbiamo avuto paura di giocare. Si può perdere, ma bisogna comunque provare a giocare. La penalizzazione non deve essere un alibi: 6 punti in 42 partite non influiscono più di tanto. Con più convinzione e sicurezza possiamo uscirne, ma innanzitutto si deve giocare a calcio e non si può fare se si entra in campo in modo sbagliato”.