Il primo tempo di Atalanta Genoa si chiude con pochissime emozioni sul risultato parziale di 0-0. Colantuono fa esordire l’esterno di centrocampo Carrozza all’alba dei suoi 30 anni, chiama Carmona e Brighi a lottare a centrocampo ed accoppia a Denis il baldo Gabbiadini di cui si dice un gran bene. Marino arriva a Bergamo senza il Gila e di conseguenza schiera ai lati dell’intoccabile Palacio i due esterni offensivi Jankovic e Sculli; inoltre fa di necessità virtù trasformando Costant e Rossi in terzini sinistro e destro. Anche nei rossoblu esordisce in Serie A un giocatore: il difensore Roger Carvalho, prelevato questo gennaio dalla Figueirense, squadra del campionato brasiliano. Il primo quarto d’ora è privo di emozioni perchè le due squadre pensano più a non sbalgiare che ad osare; l’unico giocatore che si distingue nei primi minuti del match è Carrozza, il quale probabilmente esaltato dal suo esordio nella massima serie, offre qualche ripartenza veloce sulla corsia di sinistra dove il Genoa sembra più fragile. Al 20′ si registra la prima mezza emozione quando Palacio entra in area sfruttando il disordine difensivo dell’Atalanta ma si vede murare il tiro dall’intervento col piedone di Lucchini, che oggi gioca un derby tutto personale avendo giocato per anni nella Samp. Col passare dei minuti anche i neroazzurri sfiorano il gol del vantaggio ma nessun atalantino è abbastanza rapace da deviare in rete il tiro cross molto velenoso del bomber Denis che, al primo pallone toccato fa sudare freddo la retroguardia genoana. Il Genoa preferisce servire i suoi attaccanti con lanci lunghi a scavalcare la difesa avversaria ma questa tattica non si rivela efficace perchè Palacio, unico vero attacante di ruolo questa sera, è lasciato troppo isolato costringendolo a fare numeri da circo come al 25′ quando in un sol momento stoppa magistralmente un lancio di quelli appena citati e salta il difensore in marcatura, una volta entrato in area però è poco preciso nell’ indirizzare il suo tiro al volo. L’arbitro manda le squadre negli spogliatoi senza concedere recupero chiudendo un primo tempo parco che rispecchia i pochi tifosi accorsi allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. Il secondo tempo speriamo ci offra maggiori emozioni; per la squadra di Marino tutto dipenderà dai movimenti che i tre attaccanti sapranno anche grazie al supporto dei centrocampisti, invece per i padroni di casa servirà un maggiore contributo degli esterni (sopratutto Schelotto sulla destra) che non sono quasi mai riusciti ad andare sul fondo e mettere in mezzo palloni pericoloso per Denis e Gabbiadini. (Giorgio Davico twitter: @ginovico)
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