Siena-Catania finisce 1-0 per gli ospiti. Decide un rigore di Francesco Lodi nel primo tempo. Una classica sfida salvezza, agitata e spezzettata nel primo tempo, rabbiosa nella ripresa sulla (tardiva) reazione del Siena. Il Catania ha dimostrato un tasso tecnico più elevato, che ha consentito di amministrare meglio il pallone nei pochi sprazzi di calcio incontaminato. Quando l’energia siciliana è venuta meno, il Siena è emerso con voglia ma senza sufficienti argomenti tecnici: lo stesso D’Agostino, riproposto titolare, è apparso un po’ appannato. Per il Catania son tre punti di piombo, che allungano la marcia a 30 punti, +9 sul Lecce terzultimo, con ancora un recupero in canna. Il Siena invece resta inchiodato a 23: il Lecce incalza. Forse, meglio una sconfitta adesso di quando potrà far più male: del resto, Sannino l’ha sempre saputo, questo Siena è squadra da trincea, dà il meglio se assediato. Anche dalle pressioni.
Sannino sceglie Destro a fianco di Calaiò e rilancia D’Agostino in mezzo al campo assieme a Gazzi. Montella allarga Ricchiuti sulla destra al posto di Gomez, lanciando Catellani in attacco con Bergessio. La posta in palio è ghiotta, le squadre lo capiscono e il gioco ne risente. Sin dai primi minuti, l’agonismo prevale sugli spunti tecnici. Il Siena arriva al tiro in un paio di occasioni, più estemporanee che costruite. Su un calcio d’angolo da sinistra, Gazzi incorna, perentorio ma centrale: Carrizo al debutto blocca sulla linea (18′). Poi ci prova D’Agostino, smarcato dalla sponda di Calaiò, ma il sinistro a giro vien deviato in corner dal portiere argentino (20′). Al 23′ l’episodio che apre le marcature. Sulla punizione di Lodi dalla destra, c’è scelta per l’arbitro Russo: abbraccio su Spolli o braccio di Gazzi, nel dubbio il penalty ci sta. Lodi si conferma specialista chirurgico angolando alla perfezione sulla destra: palo interno e 0-1. Il Siena reagisce mentalmente, ma le risorse son quel che sono e il Catania si difende con gli artigli. Sono anzi i siciliani ad imbastir pericoli scattando in contropiede, ma c’è sempre qualcuno del Siena che rimbalza la palla a ridosso dell’area. All’intervallo il vantaggio catanese non scandalizza; è anche vero che il campo ha spremuto una certa parità, d’intenti ed effetti. D’Agostino acciaccato deve uscire: Vergassola abbassa il linguaggio tecnico, ma non è questo il codice vincente stasera.
Nessun cambio sinché Izco si fa male ad un polpaccio: dentro Llama (9′). Forte sul vantaggio, il Catania allenta i ritmi, il Siena abbaia ma…non morde. Si arriva al 18′, quando Seymour anticipa Rossettini in area bianconera: se il fallo c’è (dubbi importanti) è dentro l’area, nel dubbio Russo assegna punizione dal limite. Mah. Il Siena finalmente ci crede, Bogdani rileva Calaio’ e zavorra l’attacco, di spinte e sponde. Una torre dell’albanese aggiusta il pallone per Gazzi, che dal limite esplode il sinistro: Carrizo ritrova un istinto rimasto in patria ed alza con le unghie sopra la traversa (26′). Il miracolo dà forza (rabbia?) anche al Siena, persino al buon Terzi: il centrale ci prova sul corner seguente, ma il destro rasoterra in mischia trova pronto il portiere (27′). Incurante del freddo, Sannino si costuma: tridente con Gonzalez (per Giorgi al 31′) e Destro ai lati di Bogdani. Il Catania non ne ha più e s’insabbia in area, dove Spolli e Legrottaglie troneggiano come castelli. Le ondate senesi sono poco incisive: Brienza taglia un velenoso tiro cross da sinistra, Carrizo allunga in corner (39′); Bogdani scarica un pallone dalle nuvole, dirottandolo in zona Gonzalez: l’ex Novara dal limite gira bene col sinistro al volo ma alza troppo la mira (41′). L’arbitro non aiuta il Catania, allungando l’agonia di 6 minuti. Solo illusioni per il Siena: in quell’area non si passa. Finisce 0-1 e per il Siena è già tempo di pensare al Palermo.
Il tabellino
Reti: 23’pt Lodi su rigore.
Siena (4-4-2): Pegolo; Vitiello, Terzi, Rossettini, Rossi; Giorgi (28’st Gonzalez), D’Agostino (16’st Vergassola), Gazzi, Brienza; Destro, Calaiò (19’st Bogdani) (Farelli, Pesoli, Angelo, Parravicini). All.Sannino
Catania (3-5-2): Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Ricchiuti (15’st Seymour), Izco (9’st Llama), Lodi, Almiron, Marchese; Catellani (31’st Biagianti), Bergessio (Kosicky, Gomez, Lanzafame). All.Montella.
Arbitro: Russo di Nola
Ammoniti: Gazzi (S), Calaiò (S), Legrottaglie © per gioco scorretto, Carrizo © per cmportamento non regolamentare.
Espulsi: nessuno.
Le pagelle
Siena 5,5
L’unico tiro che gli arriva è da playstation.
Quando comincia a spingere la squadra cambia lato.
Il calcio è sport crudele: tu abbracci un fratello Spolli in area e vieni condannato. Sentimentalismi a parte se la cava.
Sempre una patina d’incertezza (vedi dubbio rigore su Seymour).
Ci mette un po’ a convincersi, ma quando carbura diventa una locomotiva sul binario mancino.
Agonismo a volontà: non era quello che gli si chiedeva dal 28’st GONZALEZ 6 Perlomeno arriva al tiro.
Ordinato ma ispirato al minimo: può far molto meglio, questo Siena ha bisogno del miglior D’Ag per un po’ di ritmo dal 16’st VERGASSOLA 6 Con ardore e cuore di capitano, porta avanti l’assedio finale.
Allarga un braccio in area e gli va male. Però è l’attaccante più pericoloso (e questo la dice lunga).
L’evoluzione in ala proletaria ne ha un po’ imbabbanito (ci perdoni la Rowling) la magia. Ma la bacchetta non l’ha persa: quando la agita qualcosa accade sempre.
Stasera non vede proprio la porta. Il resto (sponde, scatti) aiuta poco.
Faretra vuota dal 19’st BOGDANI 6,5 Complice stanchezza altrui si fa valere. Due-tre sponde interessanti.
All.SANNINO 5,5 Non che il Catania abbia fatto chissà cosa in più, però i suoi escono tardi.
Catania 6
Rieccolo. Non esattamente una sicurezza (vedi uscite sulle liane), ma quella parata su Gazzi…vale il risultato.
Ruvidezze assortite: tanto basta ad ammansire Destro.
Sicuro, non perde mai la calma.
Più agitato e battalgiero del compagno ma egualmente efficace su Calaiò.
Un po’ ala, un po’ trequartista: dura un’ora ma questo si sapeva dal 15’st SEYMOUR 6,5 Innesto positivo, si cala bene nello spirito del match. Che guarda caso è una battaglia.
IZCO 6 Guardingo come poche altre volte, fa il suo in difesa dal 9’st LLAMA 6 Gambe fresche per difendere il tesoro.
LODI 7 (il migliore) Perno imprescindibile, rigorista implacabile.
Meno preciso ma più dinamico del solito: comunque utile nelle due fasi.
Corsa a pacchi, appoggio costante a sinistra.
Non convince anche se lotta dal 31’st BIAGIANTI 6 Fa argine ed allunga i rilanci.
Si smezza un gran lavoro, non ha modo di incidere al tiro.
All.MONTELLA 6,5 Vittoria da provinciale, classifica ormai più borghese.
Arbitro RUSSO 6 Il rigore decisivo ci sta, meno quello che doveva assegnare sul Seymour-Rossettini, erroneamente valutato fuori area.
(Carlo Necchi)