Prendete il campione dell’Arsenal, il centrocampista ceco Tomas Rosicky. Cambiate una lettera ed otterrete l’ultima novità del campionato. Il portiere del Catania Tomas Kosicky è indubbiamente uno dei personaggi di giornata. Ha saputo ritagliarsi il proprio momento di gloria nei 25 minuti recuperati ieri con la Roma, validi per il completamento della diciottesima giornata. Ed ora propone la propria candidatura al ruolo di estremo difensore titolare. Ennesimo eroe per caso? Forse, vista anche la serie di sfortunati (neanche troppo, a questo punto…) eventi che lo hanno portato a difendere i pali della porta catanese. A Gennaio i rossoblù si sono liberati di Mariano Andujar, ceduto in prestito all’Estudiantes; nessun problema: spazio all’affidabile Campagnolo, eterno scagnozzo di scorta finalmente pronto per il posto di boss della difesa. Ma sia lui che gli etnei non avevano fatto i conti con la sfortuna: l’improvviso infortunio dell’estremo difensore vicentino ha riaperto il problema del numero 1. Colmato, un po’ per caso un po’ per desiderio, dai 197 centimetri di questo simil Stekelenburg, nato a Bratislava l’11 Marzo di 24 anni fa. Fisico da ala piccola NBA (quasi due metri per novantatré chilogrammi), lo slovacco si è affacciato al professionismo con la maglia dell’Inter Bratislava, raggranellando 12 presenze nel biennio 2006-2008. Come gli osservatori catanesi abbiano potuto notarlo e valutarlo, resta un mistero: sta di fatto che nell’estate 2008 il portiere sbarca in Sicilia, ancora ventiduenne. Nella prima stagione, quella di Zenga, troverà anche modo di mettersi in mostra, giocondo 5 volte e subendo 11 gol, complice una difesa non proprio ferrea. Il debutto è da collocare in data 26 Aprile 2009, nella partita persa dal Catania a Lecce per 2-1. Nelle due stagioni successive, ovvero sino all’anno scorso, il gigante dell’est è sempre stato relegato in panchina, col compito di coprire le spalle al titolare di turno (Bizzarri prima, lo stesso Andujar poi). Prima del magico spezzone di ieri, era comparso solo due volte in campionato. In realtà, anche adesso che le sue qualità sono parzialmente emerse, la società sembra intenzionata a mantenerlo nel ruolo di dodicesimo, in attesa che Carrizo, erede designato di Andujar, recuperi dall’infortunio. Ma da oggi Montella sa di poter contare su un’alternativa pronta ad un ruolo da protagonista.
Kosicky è anche nel giro della propria nazionale, pur non avendoci mai giocato. in compenso, ha vestito per 3 volte la maglia dell’Unger 21, subendo 6 reti. Vedremo se il prosieguo del campionato ci permetterà di conoscerlo meglio.