Una giornata appassionante la ventinovesima di serie B, con incontri che interessano il vertice della classifica come Pescara -Sassuolo e incontri che ricordano le grandi stagioni di due club storici del calcio italiano come Verona e Sampdoria – In testa al campionato c’è il Torino con 56 punti, poi viene il Sassuolo con 55 e quindi il Verona con 54. A 52 viene il Pescara che però deve recuperare una partita. Il Padova ha 46 punti con una partita da recuperare. Segue il Varese con 45. Reggina e Brescia hanno 42 punti. La Sampdoria ha 37 punti e una partita da recuperare. E ci sono anche altre due partite, due derby dal grande fascino sportivo. Empoli – Livorno vede di fronte due formazioni che hanno conosciuto la serie A, due formazioni di grande tradizione. Juve Stabia – Nocerina è derbissimo della Campania. Insomma un programma di tutto rispetto che potrebbe cambiare veramente il volto di questo campionato. Abbiamo quindi intervistato Nedo Sonetti per un parere su questo appassionante campionato di serie B. Ecco quello che ci ha raccontato nell’intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net:
Mancano quattordici giornate alla fine del campionato, quali squadre pensa che saranno promosse direttamente e quali andranno ai playoff?
Credo che l’unica squadra sicura della promozione diretta sia il Torino. Tutte le altre che occupano le posizioni di testa si giocheranno la promozione diretta e i playoff. In particolare la promozione diretta sarà un affare ristretto tra le prime del campionato.
Il Torino non riesce a fare il vuoto, problemi in zona gol?
Secondo me dipende tutto dalla fatica di Bianchi ad andare in gol. Se lui si sbloccasse cambierebbero tante cose.
La Sampdoria invece sembra troppo distante dalle prime, campionato da dimenticare?
La Sampdoria viene da una stagione complicata. E’ difficile che dopo una retrocessione una squadra possa riprendersi facilmente.
Nella giornata spicca Pescara-Sassuolo, incontro di vertice, come vede questo match?
Il Pescara ha sempre giocato bene in questo campionato, ma il rendimento della squadra abruzzese in questo match dipenderà proprio dall’ultima sconfitta casalinga con la Reggina. Se il Pescara si sarà ripreso da quell’incontro potrà fare bene.
Poi c’è Sampdoria – Verona, che un tempo era valido per i piani alti della serie A, aria di revival dei tempi che furono.
Un tempo era partita di vertice col Verona che vinceva lo scudetto e la Sampdoria che andava in Europa. Ma bisogna pensare al presente, che è l’unica cosa che conta per le due formazioni, per il Verona per puntare alla A, per la Sampdoria per agguantare la zona playoff.
Il Torino invece va a Grosseto, trasferta difficile?
In realtà tutte le partite sono difficili. Per quanto riguarda il Grosseto, devo dire che è una squadra particolare, capace di vincere e perdere con chiunque. E’ una squadra molto incostante.
E ci sono anche due derby molto importanti: uno nella “sua” Toscana, Empoli Livorno, poi Juve Stabia – Nocerina.
Empoli Livorno profuma di A. Fino a poco tempo fa le due squadre stavano nella categoria superiore. Juve Stabia-Nocerina è un derby molto sentito. Speriamo che tutto fili liscio sugli spalti.
Cosa pensa invece del Brescia? La cura Calori sembra funzionare, lombardi verso i playoff?
Si è vero, Calori ha ridato credibilità al Brescia, dando obiettivi che fino a un po’ di tempo fa erano impensabili.
Come giudica invece la situazione in coda?
E’ una battaglia, ci sono veramente tante squadre in lizza. C’è anche l’Ascoli che senza la penalizzazione sarebbe in una posizione di centroclassifica.
Tra i giovani c’è Insigne che sta veramente stupendo. E’ lui il nuovo fenomeno del calcio italiano?
Aspettiamo a dare dei fenomeni a dei giocatori che hanno calcato comunque solo il campionato di serie B. Insigne è un buon giocatore e anche il suo compagno di squadra Verratti lo è, ma aspettiamoli in palcoscenici più importanti prima di giudicarli.
Quando vedremo invece Sonetti di nuovo su una panchina? Le piacerebbe diventare coordinatore tecnico di una società calcistica, come Boninsegna al Mantova, o allenatore di una nazionale?
Per ora lascio spazio ai giovani. Poi, rivedermi in futuro su una panchina? Dipenderà dove e che progetto ci sarà. Quanto alla veste di coordinatore tecnico non c’è solo Boninsegna, c’è anche Simoni al Gubbio. Sarebbe interessante, vedremo. Se mi piacerebbe poi allenare una nazionale? Dipende quale. Certo è una cosa che mi affascinerebbe molto.
(Franco Vittadini)