Cesena-Palermo finisce 2-2: partita tutto sommato gradevole anche se il pareggio non è il risultato che le due squadre sognavano. Il Cesena conferma ancora una volta di avere grande dignità e di lottare sempre, onorando il campionato, ma ormai non può chiedere altro e da tantissimo tempo non festeggia una vittoria. Il Palermo fa un passo in avanti, ma sperava di sfruttare la partita contro l’ultima per sigillare la salvezza. La partita è stata sostanzialmente equilibrata, anche se il Palermo ci ha provato di più. Confermano l’equilibrio il pareggio 4-4 nel numero dei calci d’angolo e il possesso palla diviso quasi equamente, con un 51% in favore dei padroni di casa. Che sia stato invece il Palermo – come normale, avendo un obiettivo ben più concreto – ad attaccare di più è testimoniato dal dato dei tiri in porta, che vede gli ospiti in vantaggio 6-3, e quello dei tiri totali, che è stato invece di 15-8 per i rosanero. Ma non è bastato per vincere.
— Grande primo tempo, con quattro gol e forti emozioni. Il risultato non cambierà più nella ripresa. La prima rete arriva al 20’ minuto di gioco, ed è per il Palermo. Comotto scivola ingenuamente sul terreno di gioco e spiana la strada ad un ottimo Munoz. L’argentino entra in area e serve il pallone a Bertolo, che da buona posizione non sbaglia. Passano pochi minuti e Vazquez potrebbe chiudere la partita, ma il suo tiro colpisce la traversa. Gol sbagliato, gol subito: la rimonta del Cesena è fulminea e gagliarda. Prima Santana inventa uno slalom degno di Tomba nell’area siciliana e scarica alle spalle di Viviano il pallone dell’1-1, poi Rennella raccoglie un pallone vagante ed insacca la sua prima rete in Serie A con buon opportunismo. In questa fase gli uomini di Mutti vanno in crisi e rischiano il colpo di grazia ad opera di Mutu, ma la punta sbaglia e ancora una volta il vecchio proverbio viene rispettato. Siamo nel finale di frazione quando Silvestre svetta in area sul calcio d’angolo battuto da Miccoli e ristabilisce l’equilibrio.
— Mario Beretta si dichiara soddisfatto della partita dei suoi ragazzi, ormai condannati ma che continuano a lottare con dignità: “Il Cesena ha dimostrato di essere vivo. Abbiamo giocato una buonissima partita, anche se siamo calati nel finale: sono comunque contento per i ragazzi. Se andavamo in vantaggio all’intervallo, forse, avremmo poi vinto la partita ma sono ugualmente contento per come abbiamo giocato”. Bortolo Mutti invece commenta così questo pareggio che non dà ancora sicurezza: “Non siamo ancora tranquilli, perché vogliamo arrivare a quota 43 in classifica il più in fretta possibile. Riparliamo quando avremo conquistati questi altri due punti. Oggi siamo venuti a Cesena per vincere, siamo però andati in difficoltà per il caldo e per il campo sintetico. Abbiamo così pagato, e ci è mancata la brillantezza per attaccare gli spazi. Dobbiamo fare un paio di punti, non penso che sia impossibile perché abbiamo 3 partite in casa. Ma, prima di parlarne, dobbiamo arrivare in meta”.