L’Udinese ha battuto il Genoa per 2-0, portandosi a quota 61 in classifica. I friulani consolidano così il terzo posto solitario, e saranno padroni del proprio destino nell’ultima giornata, che li vedrà di scena a Catania. La vittoria dell’Udinese contro il Genoa è stata più che meritata, ma facilitata dalla doppia espulsione inflitta dall’arbitro Tagliavento contro i liguri. In particolare, l’episodio decisivo è stato il cartellino rosso inflitto a Juraj Kucka, cacciato dal terreno di gioco al 29′ del primo tempo per somma di ammonizioni. Sulla punizione seguente, Di Natale ha trafitto Frey, per la verità non immune da colpe, portando in vantaggio l’Udinese. Che da quel momento ha dominato il campo in lungo e in largo, gonfiando le proprie statistiche a scapito di quelle avversarie. A cominciare dal possesso di palla: l’Udinese ha manovrato 799 palloni raggiungendo il 70& di mantenimento della sfera, mentre il Genoa, in inferiorità numerica e tecnica, ne ha giocati 321 (30%). L’Udinese è arrivata spesso e volentieri al tiro contro la peggior difesa del campionato, non adeguatamente coperta dal centrocampo: alla fine saranno 27 le conclusioni, di cui però solo 8 in porta, per un indice di pericolosità del 68%. Viceversa il Genoa, privato anche di Palacio (misteriosamente espulso al 38′), è arrivato al tiro solo 3 volte, di cui una dello specchio. L’occasione più ghiotta per il Grifo è capitata proprio a Palacio, che prima di essere allontanato ha concluso fuori una volata in contropiede. Emblematica la statistica relativa alla supremazia territoriale, ovvero il tempo d’occupazione della metacampo avversaria: 22’56” per l’Udinese, 4’11” per il Genoa. A livello di singoli, molto attivi Di Natale, che ha calciato 8 volte in porta, e Asamoah, che ha distribuito 76 passaggi corretti ai compagni (bene anche Pazienza con 74).
Trequarti campo del Genoa, Basta s’invola sul lato sinistro ed arriva al limite, dove Kucka lo sgambetta da dietro: punizione e seconda ammonizione per lo slovacco, che raggiunge anzitempo gli spogliatoi del Friuli. Di Natale batte col destro a giro, scavalcando la barriera del Genoa e trovando il secondo palo; Frey si tuffa bene ed arriva sul pallone, ma quando lo respinge si trova dietro la linea di porta: la palla, già entrata, sbatte sul legno e rimbalza in rete. Ventiduesimo gol in campionato per Di Natale, un altro capolavoro per l’attaccante sempre più meritevole di convocazione azzurra. 2-0 Udinese al 66′: cross dalla destra di Pereyra, la palla spiove a centro area dove Di Natale si tuffa ma non ci arriva; sul secondo palo Floro Flores colpisce in allungo col sinistro insaccando senza troppi problemi. Per Floro quarto gol in campionato ed esultanza zero, in memoria degli ottimi sei mesi trascorsi a Genova l’anno scorso. Espulsione di Palacio al 38′: ricordiamo anche l’altro episodio decisivo della partita. Palacio in percussione si accentra da sinistra, va giù sulla pressione da tergo di Basta. Tagliavento lascia correre, l’argentino si rialza e si rivolge in malo modo ad un compagno di squadra vicino, probabilmente Jankovic; il direttore di gara interpreta l’insulto come rivolto a lui ed espelle Palacio, tra le proteste generali.
Francesco Guidolin ha commentato ai microfoni di Sky l’episodio dell’espulsione di Palacio, a cui ha assistito da distanza ravvicinata: “Ho visto Moretti e Palacio che stavano discutendo prima del rosso, poi c’è stata l’espulsione a metà campo, ma non ho sentito nulla ed è una decisione che può prendere solamente l’arbitro. Probabilmente è successo qualcosa, che però non ho visto o capito“. Sul match, l’allenatore bianconero ha espresso molta soddisfazione: “Oggi abbiamo comandato la gara, anche se dopo 50 partite una flessione ci potrebbe stare. Ci stiamo giocando la Champions nonostante ci sia in palio un posto in meno. Non era in programma la lotta per il terzo posto, ora siamo lì e lottiamo fino alla fine. Ora contro il Catania abbiamo una finale. Sarà difficile, loro sono una delle squadre più salute del campionato e dovremo prepararci al meglio“. Il Genoa ha invece annunciato il silenzio stampa.