Grecia e Russa giocano questa sera alle 20:45 a Varsavia, nell’ultima partita del gruppo A di Euro 2012. Gara cruciale per i greci che sono ancora in corsa per i quarti di finale ma hanno bisogno di un miracolo; la Russia, viceversa, è sostanzialmente qualificata, a meno che non ci siano incroci di risultati quantomeno improbabili. La Grecia al momento ha 1 punto in classifica, la Russia 4: naturalmente i greci, vincendo stasera, sarebbero davanti agil avversari per lo scontro diretto, ma poi ci sarebbe l’altra partita da prendere in considerazione. Sono tanti i precedenti tra Grecia e Russia, in totale 21: la Russia ne ha vinti 13, la Grecia 3, 6 i pareggi. Molte di queste sfide sono state qualificazioni a Europei e Mondiali, a cominciare dal 1965; nelle fasi finali delle manifestazioni internazionali gli incroci sono soltanto due, recenti. Nel 2004, vittoria russa 2-1 con i gol di Kirichenko, Bulykin e Vryzas; ma fu la Grecia a qualificarsi nel girone, la Russia uscì dalla competizione. Era l’anno d’oro ellenico, che proseguiì fino a vincere l’Europeo. Nel 2008 tutto invertito, tranne il risultato: sempre prima fase, sempre vittoria russa (1-0, gol di Zyryanov che sarà in campo anche stasera, pur se in dubbio), con la Grecia che torna subito a casa senza poter difendere il titolo e la Russia che invece va fino in semifinale sotto la guida di Guus Hiddink. Questa sera, molto probabilmente, accadrà la stessa cosa: una delle due andrà avanti, l’altra sarà eliminata. I pronostici della vigilia vorrebbero sicuramente la Russia favorita che dalla sua ha la possibilità di giocare anche per un pareggio, ma il calcio, e questa Grecia, lasciano aperto lo spazio per improvvisi ribaltoni.
La Grecia ha salutato l’era di Otto Rehhagel affidandosi al CT portoghese Santos. Qualificatasi agli Europei avendo vinto il suo girone davanti alla Croazia, la squadra ellenica aveva anche avuto una discreta dose di buona sorte con il sorteggio: Polonia e Repubblica Ceca non erano ritenuti avversari troppo ostici sulla strada verso i quarti di finale, l’unico spauracchio era la Russia, con la quale si sarebbe potuto avanzare a braccetto. La realtà dei fatti ha detto che non è andata così: gli ellenici hanno pareggiato all’esordio contro i padroni di casa della Polonia, complicandosi la vita da soli con un’espulsione nel primo tempo e poi gettando alle ortiche tutto sbagliando un rigore. Contro la Repubblica Ceca sono state fatali, nuovamente, le distrazioni di inizio gara: due gol subiti in sei minuti, che hanno reso inutile il gol di Gekas in avvio di ripresa. Adesso la Grecia è spalle al muro: deve vincere, e dall’altra parte sperare che non lo faccia anche la Polonia. Si qualificherebbe in caso di vittoria della Repubblica Ceca, o di pareggio, ma solo segnando tanti gol alla Russia. Non una situazione facile, per una nazionale che non ha mai avuto una grande tradizione, come dimostrano i precedenti agli Europei: naturalmente la vittoria del 2004 resta una perla clamorosamente insuperabile, ma prima c’era solo una qualificazione alla fase finale del 1980 (ed eliminazione precoce). Dopo il trionfo portoghese, invece, la Grecia ha centrato la partecipazione anche nel 2008, andando però a casa subito, con un solo pareggio. Come a dire: otto anni fa, fu davvero irripetibile e sembra destinato a rimanere tale anche per quest’annata.
La Russia invece è un passo dai quarti di finale. Basta un pareggio per avere l’assoluta certezza di qualificarsi, una vittoria per il primo posto nel girone, che ha molto valore perchè al 99% permetterà di evitare l’incrocio con la Germania. Dopo la vittoria netta conquistata sulla Repubblica Ceca all’esordio, la Russia ha fallito la possibilità di qualificarsi con un turno d’anticipo: in vantaggio sulla Polonia, si è fatta riprendere chiudendo sull’1-1, ma ha comunque lasciato ottime sensazione circa la solidità e la qualità della squadra. Questa sera giocherà comunque per vincere, per mettersi al riparo da possibili sorprese, soprattutto in ottica primo posto (c’è sempre la possibilità che la Polonia dilaghi contro la Repubblica Ceca). La storia della Russia agli Europei è ricca di tradizione, ma bisogna dire che la cosa è favorita dal fatto che fino al 1990 la squadra ha giocato come Unione Sovietica, dalla cui disgregazione è nata prima la Comunità degli Stati Indipendenti e poi, appunto, la Russia. Come nuovo stato, c’è la semifinale del 2008, persa nettamente contro la Spagna, in un’edizione che aveva visto esplodere Arshavin e Pavlyuchenko; come Unione Sovietica, abbiamo la vittoria nella prima edizione del torneo (in Francia, finale contro la Jugoslavia) e altre tre finali: 1964 (sconfitta dalla Spagna), 1972 (persa contro la Germania Ovest) e 1988 (0-2 dall’Olanda). Quest’anno la Russia proverà a bissare almeno il grande risultato della passata edizione, e c’è un elemento cabalistico che fa ben sperare: allora, la squadra era in mano all’olandese Guus Hiddink, quest’anno il Commissario Tecnico è Dick Advocaat, anch’egli un Orange.
Russia favorita dunque, ma la Grecia naturalmente vorrà giocarsela fino in fondo e, non avendo nulla da difendere, proverà ad attaccare alla ricerca del colpo grosso. Quello che ci auguriamo, comunque, è che sia una partita bella e piacevole da seguire. Grecia-Russia sta per cominciare: segui e commenta la diretta sul nostro sito.
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