La Grecia batte la Russia per 1-0, grazie al gol del capitano Giorgios Karagounised accede miracolosamente ai quarti di finale di Euro 2012. La partita è stata quasi dominata dalla Russia, che ha totalizzato il 62% di possesso palla contro il 38% avversario. In particolare nel primo tempo, gli ex sovietici hanno schiacciato i greci nella loro metacampo, arrivando spesso alla conclusione ma incassando il gol decisivo per un buco difensivo, che ha consentito a Karagounis la conclusione vincente in area di rigore. Alla fine il dato dei tiri in porta è molto significativo: la Russia ci ha provato per 25 volte, centrando lo specchio della porta “solo” in 10 occasioni. Di contro la Grecia ha racimolato 5 tiri in porta, di cui due tra i pali di Akinfeev ed uno sufficiente per strappare tre punti e qualificazione. Alla squadra di Advocaat non sono serviti nemmeno i 12 calci d’angolo raccolti per sfruttare le situazioni di palla inattiva, generalmente propizie quando il gioco si fa duro. La Grecia ne ha collezionati 5, altrettanto ininfluenti: agli ellenici come detto è bastato sfruttare un buco concesso dalla difesa russa, sbilanciata in avanti a sostegno dell’azione. La partita è stata agonisticamente accesa ma generalmente corretta: al fischio finale sono 22 i falli sanzionati dall’arbitro svedese Eriksson, 8 della Grecia e 14 della Russia. Da segnalare un probabile rigore a favore della Grecia per fallo di Karagounis, reo di simulazione secondo il direttore di gara e conseguentemente ammonito: il numero 10 ellenico salterà i quarti di finale per squalifica. Interessante il confronto tra i due capitani: Karagounis ha speso una partita di corsa molto intelligente, percorrendo oltre 8 chilometri su larga scala di campo. Diversa la prestazione di Andrej Arshavin: l’ex giocatore dell’Arsenal ha corso di più, oltre nove chilometri e mezzo, ma senza riuscire a trovare i guizzi giusti o palloni giocabili in modo efficace. Karagounis ha tirato una volta verso la porta e ha fatto centro; Arshavin volte ma senza fortuna.
1-0 al 47′ del primo tempo, proprio allo scadere. Rimessa laterale per la Grecia sul lato destra, all’altezza della linea di metacampo. Gittata lunga del terzino, Ignashevic è in vantaggio su Karagounis ma tocca sciaguratamente di testa all’indietro, indirizzando il pallone verso la propria area e lanciandovi proprio Karagounis, che entra dalla destra e trafigge Akinfeev con un diagonale di collo destro. Non esattamente incolpevole il portiere russo: il pallone gli rimbalza sotto la pancia, ma imputati principali sono i centrali difensivi, che hanno concesso al greco un inserimento con troppo spazio. Nella ripresa da segnalare la traversa di Tzavellas, che con una splendida punizione mancina coglie il legno alto dai 25 metri.
Ecco alcune delle dichiarazioni di Fernando Santos, allenatore portighese della Grecia, nella conferenza stampa al termine di Grecia-Russia 1-0: “Siamo davvero felici. Dedichiamo questa vittoria ad Avraam Papadopoulos, il giocatore in fortunato che non è con noi adesso, e a tutti i greci. Abbiamo ritrovato quella concentrazione che è la caratteristica della nostra squadra. Dal primo minuto non gli abbiamo dato l’opportunità di sfruttare i loro punti di forza. Vorrei ringraziare tutti i giocatori, la partita era difficile, hanno dato tutto se non di più per farcela“. Ecco invece le dichiarazioni di Dick Advocaat, tecnico della Russia, dopo la sconfitta: “Abbiamo giocato abbastanza bene, abbiamo attaccato mentre loro si sono difesi e basta. Nella ripresa era difficile giocare contro una squadra come la Grecia. Noi non abbiamo avuto la furbizia necessaria per segnare, ma loro si sono affacciati avanti solo una volta“