Iniziano oggi pomeriggio alle 18, con Polonia-Grecia, gli Europei di calcio 2012. Si gioca allo stadio Nazionale di Varsavia, al termine della cerimonia di apertura. E’ la prima giornata, ma trattandosi di un girone a quattro squadre la partita è già decisiva: una sconfitta vorrebbe dire essere costretti a fare almeno 4 punti negli impegni successivi. Può anche andare bene il pareggio, ma senza considerare la partita di questa sera, mentre chi vince fa un deciso passo avanti verso i quarti di finale, soprattutto perchè il girone non è dei più difficili e tutte le squadre hanno possibilità. Per oggi pomeriggio, la favorita d’obbligo è la Polonia: esordisce in casa, davanti al suo pubblico, facile darle il favore del pronostico. Attenzione però alla Grecia, che nel 2004 ha stupito tutti portandosi a casa l’Europeo. A favore degli ellenici gioca anche e soprattutto la consueta cabala: otto anni fa la nazionale allora guidata da Otto Rehhagel giocò la prima partita assoluta del torneo, e la vinse 2-1. Inutile dirlo, era contro i padroni di casa.
La Polonia non ha avuto bisogno di giocare le qualificazioni per essere qui: la regola prevede che le squadre organizzatrici di un torneo accedano direttamente alla fase finale. In questo modo la nazionale polacca si trova per la seconda volta nella storia alla fase finale di un Europeo. L’esordio assoluto risale ad appena 4 anni fa: in Austria e Svizzera non andò bene, la Polonia fu eliminata al primo turno riuscendo a raccogliere soltanto un punto. Il Commissario Tecnico Smuda ha a disposizione una rosa di giocatori poco esperti in ambito internazionale, modesta dal punto di vista tecnico e con solo 3-4 giocatori che possono fare la differenza: poco, forse, per sperare in qualcosa di più dei quarti di finale, che comunque restano difficili da centrare visto che Russia e Repubblica Ceca (ma anche la Grecia stessa) sembrano avere qualcosa in più. Stelle della formazione sono il portiere Szczesny, il centrocampista Blaszczykowski e l’attaccante Lewandowski: saranno loro a dover guidare una squadra che per il resto sarà spinta dall’entusiasmo del pubblico.
La Grecia è già più avvezza a queste manifestazioni: la prima volta è stata nel 1980, quando fece anche una discreta figura, pur venendo eliminata al primo turno (si giocava in Italia). Il grande colpo gli ellenici l’hanno fatto nel 2004: partivano da assoluta cenerentola del torneo, ma riuscirono a eliminare in sequenza Spagna, Francia e Repubblica Ceca, poi completarono il capolavoro battendo in finale i padroni di casa del Portogallo, che avevano già sconfitto all’esordio nel torneo. Come allora, stasera la Grecia inaugura la competizione contro la squadra di casa: porterà fortuna? Alla vigilia, la rosa a disposizione del CT Santos sembra migliore di quella che trionfò a Lisbona, ma non ha sulla carta le qualità per centrare qualcosa di più dei quarti di finale. I giocatori di maggior talento sono sempre gli stessi: Katsouranis e Karagounis. Attenzione al tridente d’attacco, con Salpingidis, Samaras e Gekas. Dietro c’è la solidità di Papastathopoulos e Papadopoulos, la squadra gioca con un 4-3-3 dalle intenzioni offensive, ma mancano i top player.
La partita inaugurale ha raramente regalato emozioni: nervosismo, paura di sbagliare, occhi di tutti puntati addosso. In più, i valori tecnici in campo non sono certo l’elite del calcio europeo. Ad ogni modo, ci auguriamo quantomeno di vedere tanto agonismo e buoni ritmi. Lo scopriremo presto: Polonia-Grecia sta per cominciare, segui e commenta la diretta della partita sul nostro sito.
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