Il Bologna batte il Chievo per 4-0, torna a vincere in casa (dopo un pareggio e una sconfitta nelle ultime due uscite allo stadio Dall’Ara) ed allontana in modo significativo la zona retrocessione. A quota 21 punti certamente si respira meglio, soprattutto se si sblocca un certo Alberto Gilardino, come in effetti è successo questa sera. Per il Chievo invece si è trattato della classica partita in cui tutto va male, e si torna a casa con un passivo eccessivo, ma la squadra di Eugenio Corini resta a quota 24 punti, dove si può ancora stare molto bene. Il Bologna è passato in vantaggio dopo soli 13 minuti grazie a un perfetto colpo di testa di Panagiotis Kone, che pure alla vigilia era in dubbio per qualche problema fisico. Il raddoppio si è concretizzato al 44′, quando Alberto Gilardino ha coronato con un bel tocco morbido il più classico dei contropiedi. La punta nativa di Biella firma la personale doppietta nel secondo tempo, andando a realizzare il gol del 3-0 in mischia al 14′ minuto: dopo qualche partita a secco, una doppietta che gli farà molto bene. Nel finale c’è gloria pure per Manolo Gabbiadini, che fissa il punteggio finale. Nella prossima giornata, la ventunesima e seconda del girone di ritorno, il Bologna giocherà a San Siro contro il Milan (facendo il bis della sfida di Coppa Italia con l’Inter che sarà martedì), mentre il Chievo ospiterà il Parma al Bentegodi.
Partita vivace fin dai primi minuti, e di questo va dato merito soprattutto al Chievo (e a Thereau). Ma il Bologna risponde subito, dando tono a questo scontro-salvezza: il gol di Kone e subito dopo l’ingresso di Paloschi segnano subito due momenti importanti dell’incontro, che resta sempre piacevole. Il primo tempo dunque si fa apprezzare per ritmo ed intensità, con il Chievo a condurre spesso il gioco ma il Bologna sempre velenoso quando recupera il controllo del pallone, come dimostra alla perfezione il gol di Gilardino, che pure punisce troppo gli ospiti. Anche la ripresa parte bene, ma lo schema è sempre quello: il Chievo non demerita, ma il Bologna è spietato e triplica il vantaggio. A quel punto la partita è di fatto finita, e il palo di Paloschi serve solo per la dignità degli ospiti, puniti oltre i loro demeriti. Nel finale poi c’è gloria anche per Gabbiadini, e il massacro diventa reale.
Dopo qualche minuto difficile, i rossoblu reagiscono benissimo e presto passano in vantaggio. Però la partita non è facile, perché il Chievo è molto attivo, e allora sale in cattedra Diamanti, che orchestra tutte le ripartenze in contropiede dei padroni di casa. Meno una, in realtà: quella con cui Perez lancia Gilardino al raddoppio in chiusura della prima frazione. Così il primo tempo esalta l’efficacia della squadra di Stefano Pioli, e d’altronde il secondo tempo non è da meno. Il punteggio non rispecchia affatto la differenza di valori in campo, ma davvero applausi al Bologna per come domina una partita in realtà non così sbilanciata. Inoltre avere ritrovato un bomber di razza come il ‘Gila’ consente di etichettare come trionfale il sabato, che Gabbiadini sigilla definitivamente.
La squadra di Eugenio Corini parte meglio degli avversari, poi soffre per qualche minuto e subisce quasi subito la rete di Kone però ha il merito di ripartire quasi subito. In effetti nella prima parte di gara sono i gialloblu a rimanere più di frequente in zona d’attacco, e non meriterebbero di stare in svantaggio. Soffrono però tutte le ripartenze di Diamanti, e allo scadere del tempo subiscono ingenuamente il gol del raddoppio, su un contropiede deleterio. E così va anche nella ripresa, quando il Chievo paga a carissimo prezzo la classica mischia in area. Bocciatura forse immeritata sul piano del gioco, ma non si può perdere così pesantemente in una partita giocata tutto sommato bene.
In una partita del genere l’arbitro non incide molto. I cartellini gialli sono corretti, giusto pure annullare un gol a Paloschi per un tocco con il braccio. Bene così.
Il Chievo spesso è in avanti nel primo tempo, e lui è sempre pronto. Sicuro anche nelle uscite. Partita per lui piacevole.
Rischia un clamoroso autogol a metà primo tempo, ma collabora anche lui al largo successo.
Nel primo tempo soffre un po’ ma non cede mai. Poi tutto diventa facilissimo.
Fa il suo fino a quando il Chievo ci prova.
Attento in copertura, qualche volta avanza: sufficienza piena.
L’azione del secondo gol mostra chiaramente la sua importanza: mezza rete è merito suo. Un pezzo di bravura che gli vale mezzo punto in più.
Lavoro importante in mezzo al campo, rischia di lasciarci il naso ma porta a casa la pagnotta.
Sempre insidiosi i suoi calci piazzati (vedi l’angolo per il gol di Kone e quello per il 3-0 del Gila), quando parte fa male e spesso il Chievo lo ferma solo con il fallo. Sempre decisivo.
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Con uno stacco perfetto di testa porta in vantaggio i suoi. Peccato per l’ammonizione, ma certamente fa in pieno una bella prova.
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Il primo tentativo rossoblu è suo, ma è il giocatore più in ombra dell’attacco bolognese. Almeno fino al 44′ del secondo tempo: il gol è un pezzo di bravura.
Lavora molto come punto di riferimento in attacco. Un lavoro a lungo oscuro, nobilitato dal tocco sotto che porta il Bologna al raddoppio. Nella ripresa triplica da grande rapinatore d’area. Aveva davvero bisogno di una serata di questo tipo. Applausi.
( Minuti finali per la standing ovation a Gilardino).
All. PIOLI 7 – La partita si mette subito bene, e il Bologna è davvero micidiale: non gioca meglio degli avversari, ma va al riposo sul 2-0. La concretezza al potere. Il secondo tempo conferma il teorema del primo, e finisce in trionfo.
Incolpevole sul gol di Kone, e sul 2-0 si ritrova davanti Gilardino. Il 3-0 nasce in mischia, e anche su Gabbiadini non può nulla: insomma, serataccia in cui davvero non può nulla. Serata davvero spiacevole per un portiere.
Nel primo tempo prova anche a spingere, poi finisce male come tutta la nave che affonda.
Non ha colpe specifiche sui gol, ma 4 sono davvero troppi…
Ammonito quasi subito per un brutto fallo, va in difficoltà davvero troppo spesso.
Anche lui ci capisce poco, male come i compagni di difesa. Ammonito nella ripresa.
Sfortunatissimo, si fa male dopo pochi minuti. Peccato.
( Ha a disposizione quasi tutta la partita, ma lascia il segno solo con un gol giustamente annullato per un tocco di braccio e poi per un bel tiro sul palo, ma a partita già finita).
Come altri, parte bene ma poi sprofonda. Ammonito nella ripresa.
Ammonito su Diamanti per evitare guai peggiori, non riesce a proteggere la difesa.
Si perde Kone nell’azione dell’1-0 del Bologna, il naufragio comincia così.
Subito attivo, vivacizza i primi minuti. Un pericolo costante per la difesa felsinea, meriterebbe il gol nel primo tempo. Peccato che poi perda il pallone del raddoppio rossoblu, ma è decisamente il migliore dei suoi. Insidioso ancora ad inizio ripresa, esce quando il Chievo si ritrova sotto di tre gol.
( Entra quando la partita è finita e con i suoi ex tifosi che lo bombardano di fischi. Almeno ci prova con una bella punizione)
Si fa apprezzare per i ripiegamenti difensivi, ma non riesce a lasciare il segno. Dunque fa spazio a Pellissier per aumentare il peso dell’attacco.
(Non riesce in alcun modo ad incidere sulla partita).
All. CORINI 5,5 – L’infortunio di Guana lo costringe a ridisegnare subito la squadra: dentro Paloschi, visto che sta perdendo. Il suo Chievo a lungo gioca meglio, ma va al riposo sotto di due reti: non è una bella cosa per un allenatore. Nela ripresa becca anche il terzo gol, e buonanotte ai suonatori… Finisce con una disfatta.
Agliardi; Garics, Antonsson, Portanova, Cherubin; Khrin, Perez; Diamanti (dal 42′ s.t. Sorensen), Kone (dal 40′ s.t. Pazienza), Gabbiadini; Gilardino (dal 34′ s.t. Acquafresca). All.: Pioli. A disp.: Curci, Stojanovic, Motta, Abero, Riverola, Pulzetti, Paponi, Pasquato.
Sorrentino; Sardo, Andreolli, Cesar, Jokic; Guana (dal 18′ p.t. Paloschi), L. Rigoni, Cofie; Vacek, Thereau (dal 20′ st Luciano), Stoian (dal 7′ s.t. Pellissier). All.: Corini. A disp.: Puggioni, Squizzi, Papp, Farkas, Costa, Rigoni M., Dettori, Moscardelli.
Arbitro: Massa.
Marcatori: 13′ pt Kone (B), 44′ pt Gilardino (B), 14′ st Gilardino (B), 44′ st Gabbiadini (B).
Ammoniti: Cesar (C), Cofie (C), Kone (B), Jokic (C), L. Rigoni (C), Antonsson (B), Paloschi (C).
(Mauro Mantegazza)