Nigeria-Burkina Faso finisce 1-1 e conferma la ricetta del gioco africano: ingenuità e cuore distribuiti in egual misura nei profili tecnico e tattico di un calcio non sempre ricco di spunti, ma in grado di sorprendere. A 30 secondi dalla fine, col nigeriano Onazi a difendere il pallone alla bandierina opposta, non si poteva pensare al pareggio. Ed anzi già si poteva archiviare una vittoria dal sapore classico con una punta d’amaro, quella della squadra più forte, per blasone e tasso tecnico, su quella volenterosa ma sprovveduta, meglio (o peggio) ancora se dal nome simpatico come Burkina Faso. Al gol del nigeriano Emenike, al 23′ del primo tempo, ha risposto Alou Traore, nel ruttino dell’ultimo minuto di recupero (94′). Il pareggio lascia immutati gli equilibri nel gruppo C: tutte q quota 1, con 1 gol fatto e 1 subito (anche Zambia-Etiopia è finita 1-1). Nella prossima giornata, in programma il 25 gennaio, la Nigeria affronterà lo Zambia campione in carica, il Burkina Faso l’Etiopia.
Emozioni capo e coda: la Nigeria ha cercato di imporsi di forza e ha trovato il vantaggio tutto sommato presto; il Burkina Faso ha animato il finale, acceso anche dall’espulsione del nigeriano Ambrose che ha incrinato la retroguardia nigeriana, e concesso più spazi ed opportunità agli avversari. La fase centrale della partita non ha entusiasmato, perché la Nigeria non ha accelerato per chiudere i conti e il Burkina ha punto poco, perlomeno in parità numerica.
Le Super Aquile hanno scherzato col fuoco ed escono scottate. La partita andava chiusa prima e la Nigeria non ha dimostrato la cattiveria necessaria per farlo, accontendandosi di rintuzzare gli attacchi avversari con un mal celato senso di superiorità. La coppia d’attacco Ideye-Emenike ha buone possibilità: forse si potrebbe proporre un tridente per coinvolgere di più il talento Musa, apparso confinato sulla fascia destra. L’espulsione di Ambrose ha complicato i piani ma al 94′ non si può farsi trovare così scoperti, in una gara così importante.
Meglio nella ripresa, con l’inserimento di un’ala guizzante (Sanou) al posto di una punta in trappola (Hughes), e lo spostamento di Pitroipa sulla fascia sinistra, dove l’esterno del Lens ha fatto più male alla Nigeria. Pur approssimativo tecnicamente il Burkina ha avuto il merito di non mollare mai, raggiungendo all’ultimissimo respiro un pareggio meritato.
Non arbitra male ma sorvola su un contatto tra Ogude e Pitroipa nell’area nigeriana, che sembrava da rigore.
Nigeria
Una bella parata su diagonale di Dagano, sicuro nelle uscite sino alla beffa finale.
Controlla Bancè che deve accentrarsi per sfuggirgli, più in apprensione con Pitroipa che lo fa espellere.
Concede due occasioni a Dagano ma sgrassa diversi palloni dall’area.
Fa valere il fisico su Hughes e tiene botta sino all’ultima azione, che lo vede tentennare su un pallone da spazzare via.
Molto attento nel primo tempo, specie in copertura; nel secondo soffre il neoetrato Sanou e lascia più di un buco.
C’era attesa per il folletto del CSKA: non regala chicche e risulta quasi più utile tatticamente, per allargare il campo. Al netto pochi spunti utili però.
Rischia il rigore su Pitroipa, partecipa ai fraseggi di controllo ma non apporta granché alla manovra dal 73’ONAZI 6 Ci mette freschezza, poteva tenere l’ultimo pallone per sè visto com’è andata a finire.
Gioca quasi con superiorità, lui della Premier League. E’ un riferimento costante in mezzo al campo ma sembra giocare a marce basse.
Con buoni movimenti crea confusione nella difesa del Burkina, nella ripresa cala e lavora di contenimento.
Grande assist, di tacco al volo. Sfiora il raddoppio e lotta allargandosi sulle fasce dal 74’OMERUO 6 Dentro dopo l’espulsione di Ambrose, che rileva con diligenza.
Sblocca con un guizzo da rapace d’area, non riceve molto altro e “sportella” coi difensori dal 58’UCHE 5,5 Veloce, sfugge un paio di volte alla difesa ma ciabatta fuori il 2-0.
All.S.KESHI 5,5 Non infonde nei suoi la cattiveria necessaria a chiudere il match.
Burkina Faso
Esce in ritardo sul gol di Emenike.
Pizzetto d’argento è uno dei più attenti e propositivi in fase d’attacco, anche nel finale quando avanza più volte sulla destra.
Soffre la fisicità di Emenike che lo beffa in occasione del gol. Si riprende alla distanza ma la macchia resta.
Più roccioso e meno tecnico del compagno di reparto, si lascia infilare anche lui da Emenike.
Impreciso in alcune esecuzioni (controlli, passaggi) e timido nonostante il grigiore di Musa, che evidentemente teme.
Ci si aspettava un Burkina monotematico: palla a lui e pedalare. Non è così: nel primo tempo è solo un accessorio e si vede poco, nel secondo lievita, fa espellere Ambrose e firma l’assist.
Fastidioso perché spesso al posto giusto, intercetta più palloni e dà una mano in impostazione, pur con alterni risultati.
Sbaglia molto in fase di passaggio, nè brilla in quella di contenimento dall’82 ABDOU TRAORE s.v. Fa volume nel finale.
Fisico e modi da spaccone ma piedi spigolosi: non dà molto fastidio dal 65’A.TRAORE 6,5 Si piazza sulla trequarti, non combina granché ma è al posto e al momento giusti per pareggiare.
Ingabbiato dai centrali nigeriani, giustamente sostituito dal 1’st SANOU 6,5 Buon impatto, crea subito apprensione sulla destra. Poi cala ma riemerge nel finale con l’ultima volata.
Manca un buon colpo di testa, tenta un bel diagonale: sembra limitato tecnicamente ma non molla mai.
Riacciuffa la partita con i cambi: bravo ad inserire Sanou e Alain Traore e a spostare Pitroipa a sinistra.
Il tabellino
Marcatori: 23’Emenike (N), 94’Alain Traorè (B)
Nigeria (4-4-2): Eneyama; Ambrose, J.Yobo, Oboabona, Echiejilè; Musa, Ogude (73’Onazi), Mikel, Nosa; Ideye (74’Omeruo), Emenike (58’Uche). All.Keshi
Burkina Faso (4-4-2): S.Diakitè; Koffi, B.Konè, K.P.Koulibaly, Panandetiguiri; Pitroipa, Rouamba, D.Konè (82′ Abou Traorè), Bancè (65’A.Traorè); Hughes (1’st Sanou), Dagano. All.Put.
Arbitro: Mohamed Benouza (Algeria)
Ammoniti: Ogude (N), Nosa (N).
Espulso: 74’Ambrose (N) per somma d’ammonizioni, entrambe per gioco scorretto.
(Carlo Necchi)