Il Varese supera il Brescia per 3-2 nel recupero della 26esima giornata, scongiura il sorpasso in classifica e anzi avvicina il Verona, ora distante sette punti: i lombardi si confermano al quarto posto nel migliore dei modi, e fanno un favore anche alle squadre che inseguono (anche il Brescia, ma soprattutto Empoli e Modena) perchè a oggi la distanza tra scaligeri e biancorossi consentirebbe di giocare i playoff. La squadra di Castori fa sei punti in quattro giorni: quelli di sabato erano una formalità (mancavano otto minuti alla fine della partita contro il Grosseto e il risultato era 3-0: Ebagua ha aggiunto il quarto gol), non così l’impegno di oggi, contro un Brescia in grande forma. Era Santo Stefano: il primo Boxing Day in campo per la serie B non aveva visto andare in scena il derby lombardo. Varese era stata colta dalla seconda nebbia fitta in due settimane, costringendo i biancorossi a doversi nuovamente fermare, non potendo replicare alla sconfitta di Crotone maturata nel finale. Si gioca oggi dunque: Castori propone Ebagua e Neto Pereira davanti, a sinistra sceglie Lazaar per sostituire Nadarevic andato a Genova. Scapuzzi parte dalla panchina. Nel Brescia Caracciolo non sta benissimo: gioca Mitrovic insieme a Corvia. I due iniziano alla grande: il primo minuto non si completa nemmeno e già l’ex attaccante del Lecce infila Bressan e trova il settimo sigillo personale. Ma il Varese è vivo: al quindicesimo minuto Magnus Troest stacca su una punizione di Zecchin e fa 1-1 con il secondo gol in campionato. Passano dieci minuti, il ritmo è frenetico: ne approfitta Mitrovic per colpire ancora e portare il Brescia sul 2-1. In questo momento le Rondinelle sarebbero al quarto posto con 34 punti, costringendo il Varese a quota 33. Poi però De Maio commette una grande ingenuità: nel giro di quattro minuti riesce a prendersi due gialli e lascia i suoi in 10. Si rientra in campo dopo l’intervallo: il Varese ci crede anche se Calori cerca di correre ai ripari inserendo Caldirola per Saba. Si riparte, i padroni di casa pressano il Brescia, ma anche Calori vuole i tre punti e, nonostante l’uomo in meno, manda in campo Caracciolo. Passano i minuti:
Castori punta su Martinetti e su Luca Scapuzzi, all’esordio in biancorosso. Sembra che il bunker bresciano possa reggere, si entra negli ultimi cinque minuti, una zona che al Varese è costata quattro punti in stagione (pareggi contro Bari e Empoli) ma che ha anche regalato gioie (Modena). Ancora una volta succede qualcosa, e stavolta il Franco Ossola festeggia: Martinetti trova il terzo gol in campionato, ancora di testa e ancora su assist di Zecchin da punizione. Ma il Varese, che ha fatto i playoff per due anni di fila, dimostra di essere squadra da alta classifica non a caso: quando tutto sembra chiuso ecco che Oduamadi, finora oggetto misterioso da valore aggiunto che doveva essere, riceve palla da Corti, decide di fare da solo e prova il tiro. La dea bendata tifa biancorosso, almeno per stasera: deviazione di Budel, e palla che passa Arcari. Il punteggio non cambia più: il Varese vince 3-2, e si appresta a ospitare il Lanciano per continuare a sognare.