Altro risultato a sorpresa nella Coppa d’Africa 2013: la seconda giornata del gruppo A riserva il pareggio tra Marocco e Capo Verde, che al Moses Mabhida Stadium di Durban fanno 1-1. Vantaggio di Capo Verde nel primo tempo, con l’esterno di centrocampo Platini su assist di Mendes; a dieci minuti dalla fine il pareggio del Marocco con l’attaccante Youssef El Arabi, servito da un bell’assist di Barrada. Risultato a sorpresa, si diceva, ma solo per chi non ha visto la partita. Capo Verde si è dimostrata squadra più organizzata meritando il punto se non qualcosa di più; il Marocco ha giovato dei cambi nella ripresa, che hanno alleggerito la squadra dai carismi -o presunti tali- depressi, i vari Belhanda, Amrabat ed Assaidi. La classifica del girone A vede il Sudafrica in testa con 4 punti, Marocco e Capo Verde secondi a 2 e l’Angola a chiudere con 1 punto. I prossimi incroci, previsti per il 27 gennaio, sono Marocco-Sudafrica e Capo Verde-Angola.
Il contenuto tecnico del match non è stato entusiasmante, ma nemmeno banale. Interessante e inaspettato il contributo di Capo Verde, che ha giocato per vincere sorprendendo il Marocco, evidentemente predisposto ad una gara da tiro al piccione. Non è stato così: gli isolani hanno imposto ritmi alti e il primo tempo, pur senza molte occasioni da gol, è stato godibile ed impreziosito dal vantaggio a sorpresa. Nella ripresa il Marocco s’è svegliato man mano, ma Capo Verde non si è rinchiuso generando un confronto aperto, e animato dal pareggio a 10′ dal termine.
4-2-3-1 a trazione anteriore per mister Taoussi, che ha schierato Amrabat, Belhanda ed Assaidi alle spalle dell’unica punta El Hamdaoui, oltre ad un altro elemento estroso come Barrada, arretrato nel duo davanti alla difesa. Tattica boomerang: troppi fantasisti hanno reso lunatica la fase d’attacco, in preda agli sterili assoli dei singoli. Le sostituzioni hanno migliorato le cose: El Arabi ha dato una mano ed El Hamdauoi in attacco, l’uscita di Belhanda ha sbrigliato Barrada che si è reso più utile, con meno assilli di copertura; gli altri due cambi, Belghazouani e Chafni, sono stati più pericolosi sugli esterni: più che per merito il pareggio è arrivato per logica. Per la prossima partita bisognerà studiare un altro modulo iniziale, magari con due punte di ruolo.
Primo tempo semplice ed efficace: 4-4-2 attento e dinamico che ha messo in crisi il Marocco, che tutto parevano aspettarsi meno che un avversario propositivo. I giocatori di Capo Verde sembrano tutti disposti al sacrificio: se manterranno questo spirito la qualificazione non resterà solo un sogno. Da segnalare il difensore Varela, atletico e puntuale, e l’attaccante Mendes, tecnico e sagace.
Sembra desideroso di mettersi in mostra: interrompe più volte il gioco a sproposito e distribuisce qualche ammonizione eccessiva.
Marocco
Tiene a galla i suoi con una parata per tempo, uscite poco ortodosse ma efficaci e indicazioni continue alla difesa.
Continuo in fase di spinta, meno in quella difensiva in cui lascia qualche libertà di troppo a Platini.
Tavares lo fa sudare: mette da parte l’eleganza, se la cava col mestiere.
Più in difficoltà sulle iniziative di Mendes.
Nel primo tempo si propone in avanti ma sbaglia passaggi e cross, nel secondo si appiattisce.
Unico a salvarsi nel primo tempo, emerge nel secondo in posizione più avanzata: suoi l’assist e qualche incursione che trascina i compagni.
Perde il pallone che porta al gol subito, non si riprende dopo.
Attivo ma poco efficace: meglio di corsa che in dribbling, ma sfonda poco a destra dal 46’EL ARABI 6,5 Allargale maglie della difesa, si batte e segna il gol del pareggio.
Prova a svariare ma finisce sempre lontano dalla palla; quando la riceve pasticcia: serataccia dal 65’CHAFNI 6 Accelera a sinistra, centra un paio di cross decenti.
Come nel Liverpool: tanto fumo ma non gli riesce un dribbling. Sopravvalutato? dal 54’BELGHAZOUANI 6,5 Si muove tra centrocampo ed attacco ed è utile, perché alla tecnica che già c’era aggiunge la fisicità che serviva per guadagnare metri.
Da punta unica riceve mezzo pallone, meglio in tandem con El Arabi, che gli toglie attenzioni e regala spazi.
All.TAOUSSI 6 La formazione iniziale è suggerita dalla logica ma fallisce: bravo a recuperare coi cambi.
Capo Verde
Attento nelle uscite ed un paio di sassate da lontano, ma non è serata di straordinari.
Nessun problema con Assaidi, dà anche una mano in mezzo al campo.
Già visto contro nel confronto Inter-Vaslui di Europa League: ha capacità fisiche e senso dell’anticipo, con cui blocca El Hamdauoi. Significa che è da serie A?
34 anni ma è ancora fresco: ottimo in marcatura su El Hamdaoui, più a disagio col più agile El Arabi.
Si dedica al controllo di Amrabat e tutto sommato riesce bene.
Non è solo un giocoliere: sa come tagliare dalla destra e trattare il pallone con finezza, come dimostra in occasione del gol. Al passivo un’occasione fallita dal 71’RONI 6 Largo a destra, protagonista di un paio di volate a squadra stanca.
Non appariscente ma utile nell’intrappolare Belhanda.
Corre per due, aiuta dietro e davanti a sè.
Si accentra spesso e per questo in fascia si vede poco, ma quando gli danno la palla la usa bene.
Un bell’assist vincente e tante buone iniziative, palla al piede o in movimento. Pericoloso anche su punizione dal 75’HELDON 6 Entra con voglia, tiene alta la squadra.
Pericoloso di testa al 1′, poi si spende in una lotta che sfianca la difesa marocchina e la rende più vulnerabile.
All.ANTUNES 6,5 Capo Verde avrebbe meritato di vincere, ma la prestazione resta.
Il tabellino
Marcatori: 35’Platini (CV), 80’El Arabi (M)
Marocco (4-2-3-1): Lamyaghri; Achchakir, Benatia, El Adoua, Bergdich; Barrada, El Ahmadi; Amrabat (46′ El Arabi), Belhanda (65’Chafni), Aissati (54′ Belghazouani); El Hamdaoui (Askri, Zniti, El Kaoutari, Noussir, Hermach, Hafidi, Hamdallah, Kaddioui). All.Taoussi.
Capo Verde (4-4-2): Vozinha; Gegè, F.Varela, Neves, Nivaldo; Platini (71’Roni), T.Varela, Soares, Babanco; Mendes (75’Heldon), Tavares (Rilly, Fock, Lima, Carlitos, Ramos, Pecks, David Silva, Santos, Djaniny). All.Antunes.
Arbitro: Janny Sikazwe (Zambia)
Ammoniti: Achachkir (M), Belhanda (M), Barrada (M), Neves (CV), El Arabi (M), tutti per gioco scorretto
(Carlo Necchi)