Catania-Fiorentina si conclude con il risultato di 2-1 per i padroni di casa, che trionfano al termine di una partita sofferta soprattutto a centrocampo contro una discreta Fiorentina, dimostrandosi più cinici in attacco rispetto agli avversari. La Viola, tranne nei minuti successivi al gol dove ha lasciato spazio agli avversari e concesso il pareggio, ha avuto sempre in mano il pallino del gioco con un possesso palla finale del 54% rispetto al 46 degli avversari. Ha avuto molte più occasioni rispetto ai padroni di casa con 13 conclusioni totali, di cui 5 nello specchio della porta, contro i 7 tiri totali del Catania, solo tre in porta, ma dai quali sono nati due gol. Anche per quanto riguarda i passaggi completati, circa il 67% per i viola contro il 60% degli etnei. Questo dato è confermato da Borja Valero, Savic e Aquilani che in toto hanno realizzato 155 passaggi riusciti, una media non male per il gioco dei viola. In difesa la differenza l’ha fatta l’autore del primo gol catanese, Legrottaglie, che ha recuperato 27 palloni, seguito dal viola Savic con 22. La Fiorentina dunque conferma il trend delle ultime uscite: i viola conducono la partita, hanno più occasioni e si fanno preferire sul piano del gioco, ma non sono brillanti nella concretezza e così prestano il fianco al contropiede avversario, che ne approfitta e chiude. Per Montella un ritorno amaro a Catania, per la squadra invece un’altra posizione persa in classifica: adesso la Viola è sesta, dando l’impressione di aver perso un po’ di quella magia che aveva caratterizzato le sue prestazioni iniziali. Niente è ancora compromesso, ma sicuramente il tecnico dovrà lavorare sulla sua squadra. Che però, vale la pena ricordarlo, sta giocando senza il suo “primo pilota”, David Pizarro: casualmente da quando il cileno è fuori per infortunio la Fiorentina ha perso continuità di risultati, ed anzi non ha più vinto. Il Catania invece sta facendo ancora una volta i miracoli: Maran ha un rendimento migliore di quello di Montella dell’anno scorso, e avanti di questo passo l’Europa può non essere più un’utopia.
Tutti colpi di testa, i tre gol che hanno caratterizzato la partita di quest’oggi al Massimino di Catania. Comincia la Fiorentina che al 21° sugli sviluppi di un calcio d’angolo, respinto dai difensori etnei, segna con Migliaccio, servito con un solito cross ben calciato da Pasqual, che da due passi deve solo appoggiare il pallone di testa in rete. Il Catania non ci sta e nel secondo tempo su punizione, battuta da Gomez, trova un gol fortuito con un colpo di testa di Legrottaglie, che finisce in rete grazie all’uscita inguardabile di Neto. Dopo il pareggio i viola cercano più volte il gol del vantaggio, sbattendo addirittura su due traverse prima con un colpo di testa schiacciato da Cuadrado e poi con Ljajic su punizione. Ma al’88° minuto arriva il gol che chiude la partita, su un contropiede Barrientos viene servito sulla fascia e sfoggia un cross perfetto per Castro che brucia Roncaglia anticipandolo di testa e mette dentro un gol che fa letteralmente scoppiare lo stadio.
Nel post-gara naturalmente c’erano emozioni contrastanti tra le due parti. Molta amarezza c’era tra le file degli ospiti, che hanno condotto la gara per parecchio tempo, ma che tornano a Firenze a mani vuote. L’allenatore Vincenzo Montella è intervenuto così ai microfoni di Sky Sport:“La squadra ha fatto una bella partita anche oggi, ha gestito il match anche in dieci e ha comandato, per bravura degli avversari però quando si concede qualcosa ci puniscono. Sarei contento se continuassero a giocare con questa abnegazione,sono soddisfatto per quello che vedo e amareggiato per quanto succede. Vedo la solita Fiorentina in questo senso, dobbiamo migliorare in fase realizzativa per raggiungere posizione europee. La squadra oggi è stata presente, mi piacerebbe vincere con 2 tiri solamente ma non c’è mai successo finora.”
Lasciamo la Fiorentina con l’amarezza di Montella e concentriamoci sulle parole dell’allenatore del Catania Rolando Maran, che per prudenza e un pizzico di scaramanzia, cerca di far tenere i piedi ben saldi per terra ai suoi giocatori:“Partita molto difficile, siamo riusciti soffrendo, alla fine non ho sfruttato la superiorità. La salvezza? Arriviamo a 40 per il momento, la classifica è migliorata e questo ci gratifica molto”. Cosi’ ha parlato ai microfoni di Rai Sport l’allenatore degli etnei. Successivamente è intervenuto sempre su Rai Sport, l’euforico presidente rossoazzurro Antonino Pulvirenti che ha risposto così anche a domande sulle varie polemiche di questa settimana:”La salvezza? E’ difficile sostenere che non lottiamo più per quella, ci siamo vicini, ma per noi si aprono prospettive diverse, vediamo. Le parole su Agnelli? Io sono stato provocato, sono uno che rispetta ma vuole essere rispettato, discorso chiuso. Sono stato deferito, ho fatto una battuta che è stata amplificata”.