Dopo la ripresa del campionato con la 19esima giornata, ultima di andata, torna anche la Coppa Italia. Il calendario quest’anno è più complesso: a fine gennaio conosceremo già il nome delle due finaliste che cercheranno di succedere al Napoli (già eliminato) nell’albo d’oro, a differenza di quanto era accaduto nella passata stagione quando le semifinali si erano giocate tra febbraio e marzo. Le sorprese lungo il cammino sono state poche: le migliori otto sono quelle che ci si aspettava, con l’unica eccezione del Bologna che agli ottavi ha fatto fuori il Napoli, peraltro battendolo al San Paolo per la seconda volta nel giro di pochi giorni. Il programma si apre dunque con Lazio-Catania, domani sera: i biancocelesti hanno avuto ragione del Siena ai calci di rigore, dopo aver raggiunto il pareggio con Ciani all’ultimo secondo del tempo di recupero. La gara sarà arbitrata da Domenico Celi di Bari e, a dispetto delle forze in campo, si preannuncia molto equilibrata. I biancocelesti infatti guardano più che altro al campionato, dove hanno rosicchiato tre punti alla Juventus e sono più che mai lanciati verso la rincorsa alla vetta ma, soprattutto, il terzo posto che qualifica in Champions League. Il Catania potrebbe approfittarne: al turno precedente ha già sovvertito il fattore campo vincendo a Parma (anche qui ai rigori, e anche qui rimontando lo svantaggio iniziale grazie ad un penalty trasformato da Lodi) e la Coppa Italia rappresenta un modo per entrare in Europa da una porta “secondaria”: viste le altre squadre presenti ai quarti di finale infatti agli etnei potrebbe anche essere sufficiente l’approdo in semifinale per avere la certezza di giocare in Europa League. Certo il Catania è reduce da due partite di serie A nelle quali ha conquistato un solo punto, ma Maran a differenza di Petkovic dovrebbe operare un minore turnover e inoltre in campionato i siciliani, pur se al Massimino, hanno battuto la Lazio addirittura per 4-0. Mercoledi sera il clou del turno: Juventus-Milan è la riedizione della semifinale del 2012. Un anno fa a imporsi furono i bianconeri che si imposero a San Siro per 2-1 e poi allo Juventus Stadium dovettero passare attraverso i tempi supplementari dove il gol di Vucinic regalò la prima finale dal 2004. Il decimo titolo però non è arrivato, e allora i campioni d’Italia ci proveranno in gara secca avendo il fattore campo dalla loro. Arbitra il signor Mazzoleni, anche qui pronostico incerto perchè i bianconeri sono sicuramente migliori dal punto di vista della qualità e della forza d’urto della rosa, ma intanto in campionato hanno perso giocando male (a San Siro) lo scontro diretto, e poi hanno aperto il 2013 nel peggiore dei modi, facendosi battere in rimonta da una Sampdoria rimasta anche in dieci già nel primo tempo. Il Milan invece ha battuto 2-1 il Siena e, grazie ai rallentamenti delle squadre avanti in classifica, ha rinnovato fortemente la sua candidatura ad un posto tra le prime tre. Qui ci aspettiamo poco turnover: sia Conte che Allegri sanno bene che Juventus-Milan è una partita che sfugge ad ogni criterio e che la rivalità tra le due formazioni impone di presentare, nei limiti consentiti, i migliori uomini. Nel turno precedente i bianconeri hanno avuto la meglio sul Cagliari per 1-0, mentre il Milan ha strapazzato la Reggina (3-0). Le altre due partite si giocheranno la prossima settimana: Fiorentina-Roma e Inter-Bologna, le due vincenti si affronteranno poi in semifinale. L’ultimo atto è in programma, all’Olimpico di Roma, il 26 maggio prossimo.
Martedi 8 gennaio, ore 21
Lazio-Catania: Domenico Celi (Galloni-Mussolino, IV uomo Russo)
Mercoledi 9 gennaio, ore 20:45
Juventus-Milan: Paolo Silvio Mazzoleni (Niccolai-Grilli, IV uomo Romeo)
Martedi 15 gennaio, ore 21
Inter-Bologna
Mercoledi 16 gennaio, ore 21
Fiorentina-Roma