Un punto per uno tra Atalanta e Catania: le due squadre non si fanno male, giocano una partita scarsa di emozioni e tornano a casa con la classifica che si muove. Per l’Atalanta pareggio che sa molto di salvezza quasi guadagnata, per gli etnei l’obiettivo è praticamente centrato e si continua a flirtare con l’Europa League, anche se con questo rendimento esterno sarà duro arrivarci.
Non è successo assolutamente nulla: la partita di oggi sostanzialmente sarebbe potuta finire dopo 20 minuti, quando cioè si è visto che non c’era troppa velleità di farsi male reciprocamente e che tutto sommato il pareggio poteva star bene a entrambe le squadre. Di sicuro l’Atalanta poteva e doveva fare qualcosa di più giocando in casa e stando sotto in classifica, ma anche il Catania non ha sfruttato le sue armi fatte di ripartenze in velocità. Insomma: non un bello spettacolo.
L’Atalanta ha combinato davvero poco, non è riuscita a imporre il suo ritmo e davanti si è dimostrata piuttosto spuntata. La volonta c’è anche stata, ma non quel furore negli occhi che forse avrebbe consentito di portare a casa la posta piena. I nuovi acquisti hanno giocato una gara in chiaroscuro, quantomeno si stanno inserendo bene
Gli etnei condivisono lo stesso voto: ha prevalso la tattica nella partita di oggi, e quando succede così il Catania è limitato, perchè fa di fantasia e rottura degli schemi il proprio punto di forza. Invece Lodi non ha inciso sulla partita, e così nemmeno gli ospiti sono riusciti a rompere l’equilibrio.
VOTO ARBITRO (MASSA) 6: Otto cartellini gialli sventolati ai giocatori danno l’esatta misura di quanto la partita sia stata giocata a centrocampo, spezzettata e incolore. Massa ha diretto tutto sommato bene, badando a non scaldare gli animi e non prendendo topiche.
Un solo intervento, su Gomez: se la cava, poi sicuro sulle uscite.
Gomez punge poco, non deve strafare.
Partita di autorità, sempre attento e sicuro soprattutto con il fisico.
Spalla ideale di Stendardo, i due sono già coppia affiatata.
Corre tanto ma non sempre con un costrutto. Scambio di “gentilezze” in area con Bergessio, esagera e viene ammonito.
Sembra più che altro che non sappia dove posizionarsi in campo, e così perde di qualità e intensità.
Niente di che, però risce comunque a dare ordine al centrocampo e sostituisce Cigarini senza farlo troppo rimpiangere.
( Entra per dare fosforo al centrocampo, ma fa un po’ di fatica)
Anche lui lotta e combatte in mezzo al campo ()
Bravo all’inizio, va anche al tiro; cala alla distanza, cercando di giocare troppo da solo.
La solita voglia e i soliti guizzi, ma finisce presto e soprattutto si intestardisce troppo in azioni personali.
Spento. Il gol della scorsa settimana e annessa fascia di capitano non l’hanno riacceso del tutto. ()
Praticamente mai impegnato, si limita a dare sicurezza con interventi in uscita.
Perfetto quando viene puntato, non lo saltano mai.
Denis e l’Atalanta non pungono, non deve faticare più di tanto.
E’ lui che in prima battuta si occupa di Denis: lo tiene a bada senza problemi.
Non demerita, poi un infortunio muscolare lo costringe ad abbandonare.
( Spinge meno del compagno, forse sarebbe servito più coraggio.
Bene negli inserimenti senza palla, ma non concretizza.
Un po’ sottotono per se fa circolare il pallone senza sbavature, il Catania non punge anche per quello
In contropiede è sempre temibile, ma di contropiede oggi ce ne sono pochi.
Gioca quasi da fermo, non incide mai nella partita, non dà una mano in difesa.
Oggi non bene, e a dire il vero è un po’ di tempo che non incide tanto sulle partite. ()
Si fa notare solo per storie tese con Del Grosso (giallo), fa tanto movimento davanti ma si limita a quello.
Consigli; Scaloni, Stendardo, Canini, Del Grosso; Giorgi, Carmona (dal 17′ s.t. Cazzola), Biondini (dal 28′ s.t. Radovanovic); Brienza, Bonaventura; Denis (dal 36′ s.t. Livaja s.v.). (Polito, Contini, Bellini, Brivio, Raimondi, Moralez, De Luca, Parra, Budan). All. Colantuono.
Andujar; Alvarez, Bellusci, Spolli, Capuano (dal 20′ p.t. Marchese); Izco, Lodi; Barrientos, Castro, Gomez (dal 35′ s.t. Biagianti); Bergessio (Frison, Terracciano, Potenza, Legrottaglie, Rolin, Almiron, Salifu, Ricchiuti, Keko, Doukara). All. Maran.
Arbitro: Massa
Ammoniti: Scaloni (A), Del Grosso (A), Bergessio (C), Bonaventura (C), P. Alvarez (C), Biondini (A), Livaja (A), Castro (C)