Alle 21:05 il Chelsea riprende la sua marcia verso un finale di stagione da protagonista. I Blues hanno ancora la porta aperta su tre obiettivi: il terzo posto che qualifica in Champions League, la FA Cup (eliminato il Manchester United nel replay dei quarti, ora c’è il City) e l’Europa League, dove affrontano il Rubin Kazan nell’andata dei quarti di finale. Certo non sarà un’annata trionfale, ma Rafa Benitez, osteggiato dai tifosi e già in partenza a giugno, tutto sommato non ha fatto malissimo. I 180 minuti contro i russi non saranno comunque facili: non solo perchè hanno eliminato l’Atletico Madrid detentore del titolo, anche e soprattutto perchè il Rubin in questa stagione ha mostrato di avere qualità e carattere. Naturalmente, stasera non si decide nulla, ma il risultato di Stamford Bridge potrà già darci un’indicazione circa la squadra favorita nei novanta minuti da giocare in Russia.
Per Benitez e i suoi è un tour de force: ci saranno otto partite nel giro di 22 giorni, questa è la seconda. “Stiamo concentrati su una partita alla volta”, ha detto il manager spagnolo in conferenza stampa. “Metterò in campo una squadra che può vincere questa partita, i giocatori devono essere pronti per questa gara. Il Rubin Kazan è una buona squadra, sono ben organizzati e sanno sempre cosa fare: hanno eliminato Atletico Madrid e Levante, ho avvisato i miei ragazzi che non sarà per niente facile, anzi sarà dura”. Rispetto al doppio impegno di coppa, Benitez ha ricordato il doblete che realizzò in Spagna con il Valencia (nel 2003/2004): “Allora andammo in fondo in entrambe le competizioni, non vedo perchè non possiamo farlo adesso. Si possono vincere due trofei, perciò dobbiamo pensare di poter vincere tutte le partite. Siamo un top club: la mentalità giusta deve essere questa”.
Benitez va con il 4-2-3-1, il modulo con cui Roberto Di Matteo ha vinto la Champions League e che è utilizzato da tante squadre europee. Sarà Fernando Torres l’unica punta: Demba Ba ha già giocato l’Europa League con il Newcastle e quindi non è disponibile, dietro il Nino Torres agirà una linea da sogno composta da Eden Hazard (che parte sul centrodestra), Oscar e Victor Moses, il nigeriano protagonista del trionfo in Coppa d’Africa e che in Champions League aveva segnato un gol fondamentale contro lo Shakhtar Donetsk, poi rivelatosi inutile per la sconfitta rimediata contro la Juventus. Lampard e Obi Mikel formeranno la cerniera davanti alla difesa, composta invece dal giovane Bertrand e da Azpilicueta sulle corsie, con David Luiz e John Terry (Gary Cahill è indisponibile) come coppia centrale. Fuori dai giochi invece Ashley Cole, che si è infortunato in FA Cup.
L’allenatore del Rubin Kazan Kurban Berdiyev sa che la squadra è cresciuta tanto e che, dopo aver eliminato Atletico Madrid e Levante, si gioca le sue possibilità di arrivare fino in fondo. “Siamo migliorati, e a questi livelli abbiamo più esperienza. Ho buone sensazioni, il Rubin non è molto abituato a giocare contro squadre così prestigiose ma per noi è una grande occasione: non vede l’ora che inizi la partita”. Poi, per caricare ancora di più la squadra, ha riciordato che “ero già stato a Stamford Bridge in passato, ospite di Roman Abramovich: ricordo bene di aver pensato che un giorno sarei tornato con la mia squadra. Questa partita entrerà di diritto nella storia del club. Siamo sfavoriti? Sì, ma la cosa non ci preoccupa: siamo abituati”.
Naturalmente Berdiyev sistema la squadra con un modulo piuttosto difensivo: il Rubin sarà in campo con il 4-5-1, che poi potrebbe anche diventare un 4-2-3-1 in fase offensiva con gli esterni che si alzano. Da vedere: ad ogni modo, davanti al portiere Ryzhikov linea difensiva composta da Kuzimin, Marcano, Sharonov e l’argentino Cristian Ansaldi. A centrocampo agiranno sulle fasce l’israeliano Natkho e Alan Kasaev, forse il maggior talento della squadra; regia affidata a Karadeniz, poi come interni l’interessante spagnolo Orbaiz e il finlandese Roman Eremenko, che abbiamo visto anche in Italia con le maglie di Udinese e Siena. L’unica punta è il venezuelano Salomon Rondon, arrivato la scorsa estate dal Malaga. E’ una formazione dalla forte spinta internazionale, che però ha mantenuto anche una certa identità russa: un bel mix, del quale faceva parte anche il nostro Salvatore Bocchetti che però lo scorso gennaio è stato acquistato dallo Spartak Mosca.
P. Cech; Azpilicueta, Terry, David Luiz, Bertrand; Lampard, Mikel; Hazard, Oscar, Victor Moses; Torres. All. Benitez
Ryzhikov; Kuzimin, Marcano, Sharonov, Ansaldi; Natkho, Orbaiz, Karadeniz, R. Eremenko, Kasaev; Rondon. All. Berdiyev
Arbitro: Rocchi (Italia)