Un momento di tensione a Genova, quando il presidente del Genoa ha strappato di mano la telecamera a Valerio Arrichiello, giornalista de Il Secolo XIX, quotidiano genovese. Preziosi è rimasto infastidito dall’azione “pedinatoria” del cronista, che lo stava filmando con la sua telecamera, e non ci ha visto più: si è scontrato con una certa veemenza contro Arrichiello prendendogli la videocamera a forza, e poi la ha scagliata per terra rompendola, si presume irreparabilmente. Successivamente il presidente del Genoa ha chiesto scusa al giornalista per l’accaduto, assicurando il rimborso dei danni all’oggetto spaccato. Queste le successive parole rilasciate da Preziosi a tgcom24: “Ho strappato una cinepresa che era posizionata in modo improprio. Ho anche detto che la pago, ho chiesto scusa. Ho strappato la cinepresa e gliel’ho buttata giù. Non è corretto avere gli agguati, stamattina si diceva di una vendita infondata. La situazione è ridicola. La mia reazione che può essere criticata quanto si vuole, è quella di una persona infastidita. Toccare i giornalisti? Per l’amor di dio, i giornalisti possono scrivere e fare di tutto, poi quando uno li tocca guai. Io quel giornalista non l’ho toccato, gli ho strappato al telecamera. Personalmente dico che la violenza che ho subito all’uscita di un ristorante è maggiore. Quelli sono agguati, non va bene venire a riprendermi di nascosto. Io quel gesto, in quel contesto lo rifarei, perché quello che ho subito è una agguato, un modo subdolo di fare informazione“. Intervenuto telefonicamente a SkySoprt24 inoltre, Preziosi ha specificato che non intenzioni di vendere il Genoa come si era vociferato, ma che farà spazio al numero uno del Varese, Antonio Rosati, per un ruolo in società.